lunedì 20 luglio 2015

stress ossidativo e parkinson

orso castano : occhio dunque allo stress ossidativo ! Noi medici dovremmo prestare molta attenzione allo stress ossidativo e non!
Le cause di questa malattia ancora oggi non sono note, ma sappiamo che a farne le spese sono le cellule che producono la dopamina, una catecolamina che nel nostro corpo funge da neurotrasmettitore. Ad essere coinvolta pure è una proteina chiamata alfa-sinucleina, che insieme alla dopamina forma aggregati anormali (e tossici), detti corpi di Lewy, nei neuroni delle persone affette da Parkinson.
Struttura del neurotrasmettitore dopamina, via Wikimedia Commons (Autore: Harbin)
È recente la notizia che alcuni ricercatori dell’UTSC hanno usato una innovativa tecnica voltammetrica per studiare in vitro l’interazione tra la dopamina e l’alfa-sinucleina, aspetto fondamentale nell’ambito della progressione del morbo di Parkinson. Con questa tecnica è stato possibile osservare come cambia l’interazione tra le due biomolecole al variare del pH e della forza ionica della soluzione.
I ricercatori hanno scoperto che ad alti livelli di pH (tra 7 e 11) e di forza ionica, in condizioni di stress ossidativo, il neurotrasmettitore catecolaminergico si lega più intensamente all’alfa-sinucleina, accelerando la formazione degli agglomerati proteici.
La tecnica adottata per questo studio, che è pubblicato su Chemical Neuroscience, potrebbe essere utilizzata anche per altre ricerche sul misfolding proteico e potrebbe inoltre essere automatizzata per lo screening di farmaci.

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