martedì 15 marzo 2016

due righe sul Piano Marschall

Nella primavera del 1946 Churchill lancia un appello agli Stati Uniti per la difesa della democrazia in Europa, resa tanto più urgente dalla situazione in cui versa una Gran Bretagna uscita talmente stremata dal conflitto da non avere più incidenza sulle sorti della politica mondiale. In uno storico discorso, Truman ribadisce la necessità di liberare l`Europa dalla miseria e dal bisogno per fermare l`avanzata del comunismo.
Il 2 aprile del 1948 il Congresso degli Stati Uniti approva il piano Marshall, così denominato per via del nome del segretario di Stato americano che lo ha ispirato. Si tratta di un programma di ricostruzione economica che gli Stati Uniti avrebbero finanziato, ponendosi in continuità con gli aiuti forniti sin dal 1943 alle popolazioni colpite dalla guerra. Contro l`attuazione del Piano alcuni movimenti politici e sindacali, in Europa, organizzano manifestazioni di protesta. L`America viene accusata di voler colonizzare l`Europa.
Al di là di ogni convinzione ideologica, è difficile negare che ragioni umanitarie si coniugano con strategie e obiettivi politici che gli Stati Uniti definiscono in chiave antisovietica. Tuttavia, appena due anni dopo l`approvazione del Piano, l`Europa mostra i segni di una rapida rinascita economica, che investe soprattutto i livelli della produzione industriale

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