lunedì 11 gennaio 2010

Patto 2010-2012: i soldi della sanità (da Dirigenza Medica n° 8/9 del 2009

Patto 2010-2012: i soldi della sanità
Un documento asciutto, che sta tutto in due paginette centrate sulla definizione dei finanziamenti per il triennio 2010-2012 e sulla gestione dei Piani di rientro per le Regioni in difficoltà, che sintetizziamo di seguito.
Fondo sanitario nazionale : Rispetto alla proposta del Governo le Regioni hanno ottenuto, per il cosiddetto Fondo sanitario nazionale, circa 4,5 miliardi di euro in più per il biennio, cui vanno aggiunti i fondi per il 2012. Dunque ci saranno 106,214 mld di euro per il 2010,108,653 mld per il 2011 e 111,695 mld per il 2012.
Investimenti : Impegno del Governo a garantire, nel triennio, 4,715 mld per gli investimenti strutturali (ex art.20), che si aggiungono ai 1.174 previsti a questo scopo per il 2009.Viene innalzata da 23 a 24 mld la quota di accessibilità a questi fondi per ciascuna Regione, consentendo così di partecipare anche a quelle che avevano già utilizzato tutta la loro quota.
Fondi dedicati : Finanziato per 400 min di euro il Fondo per la non autosufficienza (solo per il 2010], mentre il Fondo per le politiche sociali verrà incrementato di 30 min di euro rispetto alla cifra già stanziata nella Legge Finanziaria per il 2010, arrivando ad un totale di 1.094 min.
Contratti e Convenzioni : II Governo si impegna a garantire un ulteriore finanziamento a copertura di eventuali incrementi di contratti e convenzioni del personale del Ssn eccedenti l'indennità di vacanza contrattuale.
Piani di rientro: Se il deficit di una Regione è maggiore del 5% del suo bilancio scatta l'obbligo di presentare un Piano di rientro, che sarà elaborato in collaborazione con Agenas e Aifa e valutato da una nuova struttura tecnica a composizione paritetica tra Governo e Regioni, che lo trasmetterà poi alla Conferenza Stato-Regioni e quindi al Consiglio dei Ministri. Nel caso in cui il Consiglio dei ministri non consideri adeguato il Piano, scatta il commissariamento della sanità regionale, affidata al presidente della Regione che dovrà mettere a punto un nuovo Piano.Stessa procedura nel caso in cui la Regioni non realizzi il Piano di rientro concordato.Il passaggio al commissariamento comporta anche l'entrata in vigore dialcune misure già previste nei precedenti accordi (aumento delle aliquote Irap e Irpef, blocco delturn-overe di qualsiasi spesa non obbligatoria e di altre misure indicate nel nuovo Patto (sospensione dei trasferimenti erariali a carattere non obbligatorio, decadenza dei Dg di Asl e Ao).

orso castano : un piano stringato , troppo , che le Regioni hanno ampliato  (vai al documento, clicca)    

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