venerdì 27 settembre 2013

red key: neuroscienze: animali ed esseri umanipercepiscono l’odore della paura o della repulsione, una capacità utile in situazioni di imminente pericolo

da State of mind................Questa scoperta dimostra che l’odore della paura possa innescare una risposta del cervello emotivo in assenza di consapevolezza cosciente, dunque 
Responsabile della percezione olfattiva inconscia nel senso di timore sono i ferormoni, sostanze rilasciate per mezzo della sudorazione che segnalano a chi ci sta accanto, quali emozioni stiamo provando.Tra queste, l’insula, giro del cingolo, il fusiforme della corteccia e la corteccia prefrontale dorsomediale Questa scoperta dimostra che l’odore della paura possa innescare una risposta del cervello emotivo in assenza di consapevolezza cosciente, Infatti il senso dell’olfatto umano è molto più sensibile di quando finora si pensasse, e può contribuire a spiegare perché le sensazioni di panico si diffondono rapidamente in gruppo, dove alcuni individui sono particolarmente impauriti. Si è concluso che il cervello umano orienta automaticamente le regolazioni fisiologiche ai segnali di ansia chemosensoriali, senza dipendere da mediazione cosciente. Come gli animali anche gli esseri umani sono in grado di recepire l’odore della paura o della repulsione, una capacità che può essere utile in situazioni di imminente pericolo. L’essere umano in fin dei conti è un animale e ha mantenuto nel tempo alcune caratteristiche archetipiche che lo spingono a comportarsi in determinati modi a seconda della situazione.Il risultato ottenuto ha indicato che nessuno dei volontari ha individuato a livello cosciente una differenza tra il sudore di chi doveva sostenere l’esame e di chi aveva fatto semplicemente sport.L’odore di sudore tratto da studenti in trepidante attesa di un esame orale ha portato però ad una maggiore attivazione del cervello di una fascia di aree cerebrali note per essere coinvolte in empatia, emozione, rappresentazione degli stati mentali altrui. Tra queste, l’insula, giro del cingolo, il fusiforme della corteccia e la corteccia prefrontale dorsomediale.Questa scoperta dimostra che l’odore della paura possa innescare una risposta del cervello emotivo in assenza di consapevolezza cosciente, dunque potrebbe contribuire a spiegare perché siamo a volte mossi da paure apparentemente senza senso, senza registrare alcuna esperienza sensoriale di accompagnamento.Responsabile della percezione olfattiva inconscia nel senso di timore sono i ferormoni, sostanze rilasciate per mezzo della sudorazione che segnalano a chi ci sta accanto, quali emozioni stiamo provando.Infatti il senso dell’olfatto umano è molto più sensibile di quando finora si pensasse, e può contribuire a spiegare perché le sensazioni di panico si diffondono rapidamente in gruppo, dove alcuni individui sono particolarmente impauriti.

Si è concluso che il cervello umano orienta automaticamente le regolazioni fisiologiche ai segnali di ansia chemosensoriali, senza dipendere da mediazione cosciente. 

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