orso castano : vie solo da dire : CHE SCHIFO!!! RENZI MA COME HAI POTUTO, DI TE C'E POCO DA FIDARSI !

ORSO CASTANO : ALTRO CHE ROTTAMAZIONE , LO DICA CHIARO RENZI, LO DICA CHE E' DELLA DESTRA PIU' DESTRA , CHE SEGUE LE DIRETTIVE DELLA FINANZA INTERNAZIONALE E CHE STA LI' PER DISTRUGGERE LO STATO ed il welfare ITALIANO: VADA SUBITO VIA, VADA IN FORZA ITALIA , E SI UNISCA AI BERLUSCONIANI, QUELLO E' IL M SUO POSTO!!  IL PD SI STa sfasciando grazie a questo fiorentino ed ai suoi predecessori, tutti della stessa razza : la finanza ed i privilegi di casta vanno mantenuti attraverso "eredita'" di funzioni e di collocazione sociale: bisogna cha cambi tutto perche' non cambi nulla!!  Veltroni : non nominare il nome di Berlinguer invanol!! 

da Rit BLOG

La Madia ministro? Vergogna!!

Alle elezioni del 2008, Walter Veltroni usa le prerogative del porcellum per candidare capolista alla Camera per il Pd nella XV circoscrizione del Lazio la sconosciuta ventisettenne Marianna Madia. Alla conferenza stampa di presentazione, agli attoniti giornalisti la signorina dichiara gigionescamente di “portare in dote la propria inesperienza”.In realtà è una raccomandata di ferro, con un pedigree lungo come il catalogo del Don Giovanni. E’ pronipote di Titta Madia, deputato del Regno con Mussolini, e della Repubblica con Almirante. E’ figlia di un amico di Veltroni, giornalista Rai e attore. E’ fidanzata del figlio di Giorgio Napolitano. E’ stagista al centro studi Arel di Enrico Letta. La sua candidatura è dunque espressione del più antico e squallido nepotismo, mascherato da novità giovanilista e femminista. E fa scandalo per il favoristismo, come dovrebbe.
In parlamento la Madia brilla come una delle 22 stelle del Pd che non partecipano, con assenze ingiustificate, al voto sullo scudo fiscale proposto da Berlusconi, che passa per 20 voti: dunque, è direttamente responsabile per la mancata caduta del governo, che aveva posto la fiducia sul decreto legge. Di nuovo fa scandalo, questa volta per l’assenteismo. La sua scusa: stava andando in Brasile per una visita medica, come una qualunque figlia di papà.Invece di essere cacciata a pedate, viene ripresentata col porcellum anche alle elezioni del 2013. Ma poi arriva il grande Rottamatore, e la sua sorte dovrebbe essere segnata. Invece, entra nella segreteria del partito dopo l’elezione a segretario di Renzi, e ora viene addirittura catapultata da lui nel suo governo: ministra della Semplificazione, ovviamente, visto che più semplice la vita per lei non avrebbe potuto essere. Altro che rottamazione: l’era Renzi inizia all’insegna del riciclo dei rottami, nella miglior tradizione democristiana.La riciclata ora rispolvererà l’argomento che aveva già usato fin dalla sua prima discesa paracadutata in campo: “Non preoccupatevi di come sono arrivata qui, giudicatemi per cosa farò”. Ottimo argomento, lo stesso usato dal riciclatore che dice: “Non preoccupatevi di come ho ottenuto i miei capitali, giudicatemi per come li investo”. Se qualcuno ancora sperava di liberarsi dai rottami e dai riciclatori, è servito. L’Italia, nel frattempo, continui ad arrangiarsi..............
Un piano di prepensionamenti da parte del governo avrebbe un costo. A spiegarlo ieri in Commissione di vigilanza sulla previdenza, è stato Francesco Massicci, ispettore generale della spesa sociale della Ragioneria. Se si manda via una figura «diventata obsoleta, che non si deve rimpiazzare», il costo «Ã¨ neutrale», ha spiegato Massicci. «Ma la condizione viene meno», ha aggiunto, «se invece viene mandata via una figura che deve essere sostituita», perché «se prevedo un ricambio ho da pagare una pensione in più e uno stipendio. E poi ci sono gli effetti sull'anticipo dell'età pensionabile e quello della buonuscita, c'è un impatto».

Le osservazioni della Ragioneria sono arrivate proprio mentre il ministro della funzione pubblica Marianna Madia, stava illustrando alla Camera le linee programmatiche del suo dicastero ribadendo che il progetto di rinnovamento della pubblica amministrazione con lo sblocco del turn over e l’utilizzo dei prepensionamenti. In pratica quella «staffetta generazionale» di cui si è parlato nei giorni scorsi.

Il tavolo tecnico Le parole di Massicci non hanno impensierito più di tanto il ministro. Parlando con i giornalisti a margine della sua audizione, Madia ha chiarito che per risolvere i problemi tecnici è stato istituito un tavolo tecnico tra il ministero della funzione pubblica, quello del lavoro, l’Inps e la stessa Ragioneria dello Stato. L’ipotesi alla quale si sta lavorando, ha precisato, non è quella di uno scambio «uno a uno», ossia un prepensionato per un nuovo assunto che, come in effetti sostiene Massicci, comporterebbe dei costi per le casse dello Stato. Il rapporto sarà diverso, ossia ogni «tot» prepensionati ci sarà solo un nuovo assunto. Nei giorni scorsi era stato ipotizzato che questo rapporto fosse di uno a tre, ossia tre prepensionamenti per una nuova assunzione.

Ma ieri il ministro ha chiarito che si tratta solo di un esempio. Anche perché più sono i prepensionati e meno i nuovi assunti, maggiore sarà il risparmio per le casse dello Stato. Più probabile, insomma, che il rapporto finale tenda verso un nuovo assunto ogni cinque prepensionati. Questo significa che se gli esuberi fossero confermati negli 85 mila indicati dal commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, nel suo rapporto, i nuovi assunti nella pubblica amministrazione sarebbero un po’ meno di 20 mila. Madia ha anche chiesto che i rispami aggiuntivi della spending review, ove ce ne fossero, vengano destinati allo sblocco del turn over del pubblico impiego.!!!!
Giovedì 03 Aprile 2014 - 10:57