lunedì 12 maggio 2014

La Russia e la schedatura dei blogger

..Punto Informatico.............Putin firma la legge che equipara i tenutari di diari personali ai direttori dei giornali. L'anonimato sarà solo un ricordo per i dissidenti. E anche i fornitori di servizio avranno nuovi obblighi da rispettare

Roma - Il Presidente russo Vladimir V. Putin ha firmato una nuova legge che obbligherà i blogger a registrarsi e che li vedrà trattati al pari delle testate giornalistiche.




Come la Cina, la Turchia e gli altri paesi autoritari che tengono strettamente le redini dei media tradizioni, la Russia è preoccupata dalla libertà di espressione e dalla velocità e pervasività della comunicazione offerta da Internet, e sta cercando il modo di vigilare a livello nazionale su una rete che si estende globalmente. Se i regimi dei Paesi arabi hanno imparato a loro spese il potere che un social media, come per esempio Twitter, può avere quando il focolaio della rivolta è pronto ad essere acceso, prima il Pakistan ed il Venezuela e da ultimo la Turchia, con i blocchi del tecnofringuello e di YouTube per fermare l'informazione sulla corruzione del governo di Recep Tayyip Erdogan, stanno cercando di mettere il guinzaglio a chi scrive e comunica attraverso Internet entro i propri confini.

Ora, dunque, è di nuovo il turno della Russia, già sotto i riflettori per la situazione ucraina: dopo le minacce di Putin e la proposta di legge per istituire una vera e propria black list dei siti indesiderati e/o pericolosi, il Governo di Mosca è passato all'azione approvando la nuova normativa, già ribattezzata "Legge sui blog", che considererà al pari di un giornale qualsiasi sito con più di 3mila visitatori giornalieri.

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