sabato 19 luglio 2014

orso castano : e' una lettera disperata quella del Presidente dell'Ass. Lavoro Over 40 . Se la disoccupazione giovanile e' un dramma enorme quello di chi ha 40 , 50 , 60 anni e' un doppio dramma , perche' assomma oltre alla perdita di identita' personale la preoccupazione di un futuro nero o al meglio precario , a termine, assolutamente incerto, per chi ha figli, dramma  profondamente segnato da un senso di impotenza per non riuscire , se non attraverso la consolidata ed "antica" emigrazione verso terre sempre piu' lontane dei propri figli. Vien da se che depressione , stress e disturbi psicosomatici sono li' ad aspettarli. La lettera , ed il documento pubblicato nel post successivo, da anche indicazioni su come dovrebbe essere costituito un welfare che affronti questo problema , ma le speranze che questi suggerimenti vengano recepiti e' molto lontana. Anche una certa sinistra "avanzata" come il "movimento delle stelle in ciel " o altra sinistra "smart" , quella che a Torino raccoglie in cerchi magici ed inaccessibili la meglio gioventu' ( a volte attempata)  che, spesso punta al "tanto peggio tanto meglio" ed all'abbattimento di un Stato ormai evidentemente inefficiente (la disoccupazione e la crisi del PIL ne sono una clamorosa prova)  , si esercitano in approfonditi dibattiti e confronti "assolutamente verticali" dove  la base non deve avere accesso, mi sembra svolazziono sopra i problemi.  



...Speravamo che dopo la manifestazione di interesse, sebbene debole, del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Ministro per il  Lavoro Giuliano Poletti sul tema della disoccupazione in età matura (over 40/50/60), questo grave problema venisse finalmente preso in considerazione dalla nostra classe politica, sollecitata anche dai sempre più frequenti richiami dei media al problema e le ferme prese di posizione di Papa Francesco...Invece abbiamo assistito ancora una volta ad un dietrofront anche del Presidente della Repubblica (dispiace dirlo), che in occasione della visita a Monfalcone del 6 Luglio 2014 rispondeva alla domanda di un cittadino  sulla gravità della disoccupazione giovanile “Senza lavoro per i giovani l’Italia è finita”. contraddicendo le affermazioni fatte nel discorso di Capodanno quando aveva sollecitato interventi energici in favore della disoccupazione in età matura. L’affermazione fatta  ha suonato molto male alle orecchie  di circa 4 milioni (over 40/50/60) di persone mature che hanno perso il lavoro e che hanno grandissime difficoltà di reinserimento,Senza vergogna e con molto risentimento  rispondiamo: “Senza lavoro alle persone mature over40/50/60 non c’è presente”. Il futuro si costruisce sulle  azioni che vengono sviluppate nel presente e non sulle parole ed intenzioni di cosa faremo nel futuro. In questa vicenda la cosa più grave  è che ancora una volta dobbiamo constatare quanto la classe politica sia distante dalle necessità della popolazione, e quanto sia sorda ai richiami quotidiani che essa propone!!! Come Associazione Lavoro Over 40 da oltre 10 anni seguiamo il problema della disoccupazione in età matura ma i politici hanno sempre sottovalutato, nonostante le continue lettere di protesta inviate ai Presidenti del Consiglio che si sono succeduti nel tempo, ai parlamentari delle Commissioni Lavoro, ai  vari Ministri del Lavoro ed altri, ed ai media. Questo ignorare il problema, questo essere dimenticati e considerati zavorra fa salire ulteriormente la rabbia. Eppure ci sentiamo cittadini. E quando ci chiedono di pagare le tasse o quando ci chiedono di votare lo facciamo. Poi invece quando cerchiamo di accampare i nostri diritti siamo cancellati e dimenticati dalle Istituzioni, dai sindacati e dal mondo degli imprenditori.. Forse non ci si rende conto di essere sopra una bomba ad orologeria il cui timer non si sa quando verrà innescato.E’ amaro constatare che non si fa neanche lo sforzo di abbozzare una seppur minima soluzione al problema. Ma la cosa più grave  è che non ci si rende conto che trascurando i lavoratori maturi, si perde un grande e prezioso Capitale Umano che è la vera  ricchezza delle aziende e di tutta una nazione. Andrebbe anche bene mettere la pezza temporanea, pur di aiutare le persone che al momento non sanno più dove sbattere la testa per affrontare la quotidianità,  ma la vera sfida  è bisogna ragionare in un’ottica di visione futura e stabile, avvicinandoci alla realtà dei paesi del Nord Europa, dove la discriminazione non è di casa.Fatta questa doverosa puntualizzazione ribadiamo che la nostra conoscenza del problema è decennale e conosciamo bene lo stato d’animo e il malcontento che serpeggia tra questi lavoratori. Per questo sarebbe auspicabile poter essere ascoltati al fine di esprimere le nostre considerazioni e dare anche noi un contributo costruttivo alla soluzione del problema o comunque ad intraprendere la giusta strada senza farsi travisare da promesse elettoralistiche o altro. Siamo a disposizione. Cordiali saluti
Giuseppe Zaffarano ,  Cell. 348-0791530
Presidente Associazione Lavoro Over 40   
  

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