martedì 6 settembre 2011

Lottare, in Italia e in tutta Europa, per non finire come la Grecia , da Facebook

......................In realtà la speculazione finanziaria viene consapevolmente utilizzata dalle classi dominanti europee per due motivi: innanzitutto per obbligare i governi dei vari paesi con minore produttività del lavoro a tagliare brutalmente lo stato sociale, gli stipendi e i diritti dei lavoratori. Senza lo spauracchio della speculazione Berlusconi non sarebbe mai riuscito a varare due stangate come quelle contro cui stiamo lottando. Non ci sarebbero riusciti il governo Greco, quello Portoghese, quello Spagnolo e via dicendo.
In secondo luogo, la speculazione finanziaria viene utilizzata per determinare un enorme spostamento di risorse dal basso verso l'alto, dai lavoratori alle banche. Stiamo vivendo nel mezzo del più gigantesco furto legalizzato che la storia dell'umanità abbia mai visto.
L'obiettivo delle classi dirigenti europee è semplice quanto brutale: determinare una pesante riduzione del tenore di vita del popolo e del potere dei lavoratori per aumentare la competitività dell'Europa a livello mondiale basandola sulla drastica riduzione del costo del lavoro. Non stiamo parlando di qualche sacrificio, ma di un vero e proprio salto all'indietro nella storia, del dimezzamento dei salari e delle tutele. La speculazione serve a costruire un "vincolo esterno" che permetta di fare questa vera e propria rivoluzione passiva contro i popoli europei. Per questo attaccano sia i diritti civili che i diritti sociali, la Costituzione come il contratto nazionale di lavoro e la sanità pubblica: vogliono cancellare il ‘45, quel gigantesco movimento di liberazione dal nazifascismo che ha cambiato la faccia dell'Europa e del mondo.
Per questo noi comunisti dobbiamo lottare contro il governo Berlusconi e costruire le alleanze necessarie per mandarlo a casa. Nello stesso tempo, però, dobbiamo costruire un fronte di lotta contro il capitale finanziario, le politiche europee e il neoliberismo. Solo sconfiggendo il neoliberismo è possibile uscire dalla crisi che il neoliberismo ha provocato. di Paolo Ferrero

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