domenica 27 gennaio 2013

Santa Intesa: storia della fusione di Banche, Fondazioni, Finanziarie, sotto l'occhio vigile Politica-Chiesa: bravi!!


Santa Intesa /2

C’è qualcosa di sinistro (sinistro e rosso, è proprio il caso di dirlo) nella solerzia con cui a mercati chiusi gli azionisti più importanti di Banca Intesa e Sanpaolo IMI si sono precipitati a comunicare alle agenzie il loro gradimento alla mega fusione bancaria con cui verrà a costituirsi un colosso da 60 miliardi di capitalizzazione.Contento il Credit Agricole che, dopo essersi pappata le attivitò di credito al consumo di Fiat (8 miliardi di attivi), diventa primo azionista del primo gruppo bancario italiano per numero di sportelli e di attivi. In Italia avrà la buona compagnia di altri francesi che governano Mediobanca, senza dimenticare BNP che controlla il 100% di BNL.Contenta la Compagnia di Sanpaolo che pare riesca a mantenere la sede legale a Torino e a traghettare il controllo della nuova entità verso mani cattoliche. Dovrà sacrificare sull’altare del vaticano l’AD Alfonso Iozzo, ma non sembra essere un problema.Sono contente le altre piccole fondazioni azioniste di Sanpaolo e Intesa che vedono allontarsi il pericolo che i loro gioiellini finiscano in mani straniere: forti di una quota intorno al 25% della nuova entità, il loro ruolo resterà indispensabile per il controllo di Santa Intesa.Contenta Mediobanca che attraverso Generali controllerà circa il 5% della nuova società garantendosi una presa ancora più forte sul mercato italiano dell’m&a.IFIL si farà una bella plusvalenza con il suo 5% di Sanpaolo comprato qualche tempo fa.Resta a bocca asciutta Santander, unico imbronciato della partita che a meno di colpi di scena come un’opa su Sanpaolo pre-fusione, sarà tagliato fuori dai giochi.Cosa c’è dunque di sinistro nella Santa Intesa? Il mercato è stato del tutto driblato con un’operazione organizzata alla chetichella tra le segreterie di partito. Significativa questa dichiarazione di Guzzetti (Fondazione Cariplo) a margine del Meeting dell’Amicizia (i CdA di Santa Intesa somiglieranno molto a consessi di Comunione e Liberazione): “Se hanno convocato i consigli è perchè avranno il consenso di tutti gli azionisti”. Insomma, tutti i maggiori azionisti già conoscevano l’operazione avendola benedetta. Tutti tranne quello più importante: il mercato.
C’è solo da augurarsi che non si facciano porcate sul concambio. Ne sapremo di più dopo il Weed-end…

Nessun commento: