domenica 20 gennaio 2013

17/01/2013
Nasce la psicologia sostenibile. L'Ordine degli Psicologi della Lombardia e l'Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano inaugurano un nuovo modo di fare psicologia.  
Milano, 17 Gennaio 2013 – E’ stato firmato oggi presso la sede OPL il Protocollo d’intesa tra l’Ordine degli Psicologi della Lombardia e l’Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano per l’avvio di un servizio di Psicologia sostenibile per le fasce di popolazione meno abbienti. L’importante accordo si inserisce nel piano di sviluppo del welfare del Comune di Milano: in base al documento i due Enti avviano “un proficuo rapporto di collaborazione per garantire alla città l’indispensabile supporto delle competenze psicologiche”.
L’iniziativa, prima ed unica in Italia, non prevede impegni economici ma, oltre alle attività operative, include importanti dichiarazioni di principio che riconoscono da parte del Comune di Milano il ruolo degli Psicologi come professionisti della cura della mente, e sanciscono la necessità per i cittadini di un’offerta sociale di salute non solo fisica ma anche psicologica.
Il Protocollo d'Intesa è stato siglato da Mauro Grimoldi, presidente OPL e da Pierfranceso Majorino, assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano.
A Milano le liste d’attesa per i servizi di tipo psicologico e psicoterapeutico pubblici variano da 30 giorni a 6 mesi a seconda delle strutture (ASL, servizi ospedalieri). Salvo rare eccezioni, nel Servizio Sanitario Nazionale in Lombardia è possibile usufruire solo di percorsi psicologici brevi, di durata non superiore a qualche mese/un anno, mentre una presa in carico psicoterapeutica di maggiore durata non è più prevista. Ciò comporta che chi necessita di una psicoterapia e non ha la possibilità economica di rivolgersi ad un professionista privato, non ha di fatto nessun servizio a disposizione. Una situazione di questo tipo impedisce, tra l’altro, una presa in carico tempestiva e preventiva di soggetti o famiglie che vanno così incontro a una possibile cronicizzazione del disturbo, con il rischio, talvolta, di esiti anche drammatici o comunque invalidanti per la persona.
La Psicologia sostenibile e gli “Psicologi per Milano”
In base a queste premesse, l’OPL e l’Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute si impegnano a mettere in atto iniziative per promuovere servizi di carattere psicologico “sostenibili”, ossia accessibili in particolare per fasce di popolazione in difficoltà economica, in regime sussidiario al Servizio Sanitario Nazionale.
Nel corso del 2012, l’Ordine ha realizzato in proposito una ricerca sugli enti privati e del privato sociale che si occupano di “Psicologia sostenibile” e che desiderano promuovere delle offerte per i cittadini. L’indagine ha coinvolto circa 50 servizi privati e del privato sociale, di cui sono state prese in esame le modalità, sia tecniche che finanziarie, attraverso le quali il servizio viene reso disponibile all’utenza, cercando di operare una riflessione di ampio respiro su cosa si intende per sostenibilità per il cittadino, quali sono le strategie per garantirla e con quali criticità. Tale ricerca ha costituito la base per l’avvio del servizio, denominato“Psicologi per Milano”, che intende realizzare una rete di servizi caratterizzati da sostenibilità economica, flessibilità di intervento, orientamento al sociale e radicamento territoriale.
In seguito alla pubblicazione di un avviso pubblico, gli enti con sede sul territorio di Milano che ritengono di possedere i requisiti stabiliti dal Comune potranno fare richiesta per entrare nell’elenco di chi erogherà questa tipologia di servizi. Il Comune stesso, sulla base delle caratteristiche e della disponibilità offerta dagli enti, si occuperà di inviare loro i pazienti, che si trovino in una situazione di disagio economico e che necessitino di una presa in carico, utilizzando un database messo a punto dall’Ordine, consultabile attraverso chiavi di ricerca.
Tale database sarà comunque a disposizione del cittadino sul sito del Comune di Milano tramite un link all’Ordine degli Psicologi della Lombardia.
Gli enti, dal canto loro, metteranno a disposizione una quota di prestazioni a prezzi calmierati e una quota a titolo gratuito. Il numero minimo di queste prestazioni verrà stabilito proporzionalmente alla grandezza dell’ente stesso, ma si stima fin da ora di poter garantire da subito almeno 200 prese in carico gratuite,competenti e continuative ai cittadini milanesi che versano in stato di bisogno.
L’Ordine Psicologi della Lombardia, secondo gli accordi, avrà la funzione di garante nei confronti degli enti che presenteranno domanda per offrire servizi caratterizzati in tal modo.
L’erogazione di questo tipo di prestazioni non ricadrà in alcun modo sul singolo psicologo: sarà l’ente a farsi carico, con le risorse che riterrà opportune, del costo del servizio erogato. Per queste prese in carico, inoltre, non saranno previste limitazioni di tipo temporale e verrà garantita la continuità del rapporto con l’operatore.
Mauro Grimoldi, presidente OPL, afferma che: “questo accordo, ampio ed estremamente innovativo, riveste per noi e per l’intero mondo della Psicologia un’importanza notevole. Ringraziamo soprattutto l’Assessore Majorino che ha fattivamente collaborato per la realizzazione di questa intesa. La sfida è sulla sperimentazione concreta di forme nuove di collaborazione tra pubblico e privato sociale come strumento per fare fronte comune alla crisi. Il che significa valorizzare l’offerta di chi oggi si propone come titolare di competenze utili, chiedendo a costoro un atto di responsabilità specifico e mirato verso i cittadini in condizione di crisi. Noi psicologi usciremo da questa esperienza modificati da un rinnovato orientamento al sociale e Milano, grazie a questa sinergia. sarà in grado di offrire gratuitamente e a costi agevolati la cura psichica in situazioni ‘limite’ a soggetti individuati dal Comune talora anche con interventi territoriali. E domani abbiamo in mente di aprire questo modello ad altre città lombarde”.mantova

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