martedì 6 dicembre 2011

La Svizzera legalizza P2P e streaming online


La Svizzera legalizza P2P e streaming onlineStorica decisione del Consiglio Federale Elvetico: nessun inasprimento dell’azione contro la pirateria. Un studio commissionato dal Consiglio ha infatti dimostrato che non esiste nessuna connessione tra il download illegale e la contrazione del mercato. La percentuale di reddito disponibile destinato agli acquisti di musica e film è rimasta costante. A cambiare sono solo gli ambiti di spesa. Il Consiglio Federale Elvetico ha deciso di non inasprire l’azione contro la pirateria digitale. I consiglieri federali hanno commissionato uno studio per esaminare a fondo lo scenario nazionale, anche alla luce dei risultati di un’indagine svolta in Olanda, che per quanto concerne i consumi di beni digitali viene considerata come gemella della Svizzera. Nel comunicato si legge: «In Svizzera fino a un terzo delle persone sopra i 15 anni scarica gratuitamente musica, film e giochi. Pare inoltre che, nonostante il grande interesse dei media e le numerose campagne di sensibilizzazione, la maggioranza degli utenti di Internet continui a non distinguere le operazioni lecite e illecite». In Svizzera, pertanto, scaricare contenuti pirata non sarà più un problema. È bene che gli operatori del settore e i detentori di proprietà intellettuali se ne facciano una ragione. Una posizione decisamente controcorrente, quella assunta dal Consigli Federale Elvetico, che usa le stesse argomentazioni delle comunità che praticano il file-sharing. Secondo lo studio, «La quota percentuale di reddito disponibile destinato ai consumi in questo ambito resta costante». A cambiare, sono solo gli ambiti in cui vengono spesi i soldi: più concerti, cinema e prodotti di merchandising; meno CD e DVD. Sempre secondo il rapporto, ad ogni sbarco di una nuova tecnologia dei media è sempre corrisposto un tipo di abuso. «Questo è il prezzo che paghiamo per il progresso. I vincitori saranno quelli capaci di usare le nuove tecnologie a proprio vantaggio e i perdenti quelli che mancheranno il treno dello sviluppo e continueranno a seguire i vecchi modelli di business.», evidenziano in consiglieri svizzeri. Il rapporto parla tra l’altro degli utenti P2P che scaricano contenuti pirata come i soggetti più assidui nell’acquisto di giochi e musica. Un dato che smentisce di fatto quanto sostenuto dalle Major. Il Consiglio Elvetico considera anche ingiustificati gli interventi legislativi repressivi, come la legge Hadopi francese. Secondo i consiglieri elvetici, sono sproporzionate e in palese contrasto sia con il diritto universale di accesso al web sia con quello che riguarda la privacy.
 orso castano :brava la Svizzera , in questo caso aperta e liberale (resta la pecca dei soldi dei paradisi nascosti. Attendiamo il governo Monti, alfiere delle liberalizzazioni!


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