dal blog jobtalk
..................In effetti il consulente, ma anche il dipendente, vale per quello che sa, e più sa prima raggiunge l’obiettivo. Tuttavia viene di solito pagato a tempo: a giornata o a ora. La retribuzione a giornata, o ciò che i suoi clienti sono disposti a pagare, tiene conto della qualità del lavoro e delle capacità della persona? Oppure, dal punto di vista del consulente, ha senso fermarsi dei giorni per studiare o approfondire un argomento per migliorarsi e perfezionare le sue tecniche, o alla fine prevale sempre il “learning on the job” a spese del cliente, ma non con lo scopo di eccellere in un argomento quanto piuttosto quello di imparare il minimo indispensabile per raggiungere l’obiettivo?.......................
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