sabato 7 gennaio 2012

Sclerosi multipla. L’approccio di genere svela i segreti della malattia

 .   stralcio :
.............La prima si riferisce ai geni associati al sesso: la sclerosi multipla sarebbe caratterizzata da diversità significative sia nella quantità che nel tipo di geni espressi nel sangue degli uomini e delle donne. La patologia quindi stravolgerebbe il normale mantenimento delle differenze di genere nel sangue.
Una seconda osservazione emerge invece dal confronto tra i geni espressi nella popolazione sana e malata. Sono state infatti identificate delle “firme molecolari” associate alla patologia diverse negli uomini e donne con sclerosi multipla. Come dei “codici a barre” distinti, che hanno però fornito informazioni sugli stessi processi biologici sottesi alla malattia: analisi bioinformatiche “in silico” hanno permesso di ipotizzare un nuovo meccanismo patogenetico legato alla trascrizione genica dipendente dal fattore SP1, proteina che regola l’espressione dei geni nelle prime fasi dello sviluppo. L'esistenza di un inibitore farmacologico specifico per SP1 ha consentito di svolgere esperimenti in vitro ed in vivo nel modello della sclerosi multipla. Nell’animale l’inibizione di SP1 sembrerebbe migliorare in maniera significativa il decorso della malattia.
 
 “L’approccio di genere ci ha consentito di ottenere marcatoriin grado di distinguere in maniera molto precisa i malati dalla popolazione sana”, ha spiegato ancora Farina. “In altre parole, andando avanti nella ricerca sarà possibile, un domani, capire da un prelievo di sangue se una persona è affetta da sclerosi multipla oppure no. Inoltre, l’utilizzo di vari approcci bioinformatici e di biologia dei sistemi ha permesso di andare oltre la presenza di singoli geni come marcatori della patologia, e di decifrare informazioni biologiche complesse che risultano dall’interazione di questi marcatori tra loro.”

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