mercoledì 4 gennaio 2012

Carceri, Polizia polemica sul decreto.

In particolare il prefetto Francesco Cirillo denuncia che le camere di sicurezza oggi disponibili in Italia, in tutto 1057 che (in base alle norme contenute nel decreto svuota carceri in vigore dallo scorso 23 dicembre) dovrebbero ospitare, entro 48 ore dal fermo, persone arrestate per reati non gravi e in attesa di processo per direttissima, sono poche e inadatte a ospitare i detenuti in condizioni di minima dignità. Oltre a questo le forze di polizia non sono organizzate né attrezzate per la custodia degli arrestati.
Il vice capo della Polizia, ascoltato, in audizione informale, dalla commissione Giustizia del Senato, dove oggi parte l'iter per la conversione in legge del dl sull'emergenza carceraria, ricorda numeri e dati, giudicati inequivocabili, che lo portano a concludere ''il detenuto sta molto meglio in carcere". Delle 1057 camere di sicurezza 658 sono gestite dai carabinieri, 327 dalla Polizia, 72 dalla Guardia di Finanza. Non hanno il bagno, non consentono l'ora d'aria né la separazione tra uomini e donne e dunque non garantiscono ''condizioni indispensabili per rispettare la dignità delle persone''. I costi per un'eventuale adeguamento delle strutture sarebbero milto alti, sottolinea poi il prefetto Cirillo, che cita il caso di Torino, dove per 5 camere di sicurezza si sono spesi 450mila euro.''Nessuno ci ha spiegato come devono essere organizzate queste camere di sicurezza'', lamenta ancora il prefetto. E polizia e carabinieri, i cui organici sono fermi al'89 (114mila carabinieri e 107mila poliziotti) ''nascono per stare nelle strade''. Dunque i turni di sorveglianza sottrarrebbero forze consistenti al controllo del territorio.Cirillo, inoltre, è critico anche riguardo ai braccialetti elettronici per il controllo a distanza dei detenuti: attualmente quelli disponibili, 2000, non sono numericamente sufficienti per i detenuti agli arresti domiciliari. Sono inoltre strumenti tecnicamente non idonei, perché non dotati di sistema Gps e dunque non consentono la localizzazione. Sono solo 8 quelli attivi, ricorda il prefetto. E quanto ai costi, calcolati in circa 500 euro ciascuno, ''avremmo speso di più se fossimo andati da Burgari'', commenta con una battuta.
orso castano : anche qui' "la gatta furiosa fa i micetti ciechi. La Severino e' pragmatica e non priva di buone intenzioni, ma prima di fare mosse avventate (la strada dell'inferno e' lastricata di buone intenzioni"!)  deve ascoltare la voce di chi tutti i giorni con fatica ed umilta' affronta i problemi.
Diversamente rischia, mancandole il tempo necessario , di fare mosse che, come quelle della Fornero, stanno combinando piu' guai di quanto non ne risolvono, al punto che molti si augurano che la Fornero , che riesce a mettere zizzania tra tutti, invece di sostenere Napolitano, che alla sua rispettabile eta' (gli vanno dati grandi meriti) cerca di buttare acqua sul fuoco e di risolvere i problemi, la Fornero dicevo, se ne torni velocemente nella sua bella Torino, a sciare tra le sue belle montagne ed a respirare aria di montagna che fa tanto bene al pianto emotivo.

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