venerdì 21 settembre 2012

Fiat lascia l'Italia?


orso castano : Curzio maltese in questo articolo ricorda  i suicidi operai degli anni 80, dopo i licenziamenti FIAT  di allora. Rinfrescare la memoria ai nostri governanti, tecnici che si allenano al poligono equitalia che gia' tanti suicidi ha provocato, nel silenzio della psichiatria degli asstone-chairs, e' doveroso

la Repubblica.it

Se la Fiat lascia l'Italia e governo e partiti non sanno che fare

di CURZIO MALTESE (clicca x art.)


Se la Fiat lascia l'Italia e governo e partiti non sanno che fareLa Fiat sta per annunciare la chiusura degli stabilimenti italiani e la fuoriuscita del nostro Paese dalla più importante attività produttiva del mondo, l'automobile, dopo oltre un secolo di storia. Non si capisce altrimenti che cosa significhi la mossa di archiviare il progetto Fabbrica Italia e di rimandare al 30 ottobre la decisione sul futuro....... siamo all'atto finale. ..... la Fiat di Marchionne ha smesso da tempo di investire in Italia. E ha ingaggiato ingegneri in mezzo mondo per non produrre un solo nuovo modello. Marchionne guarda all'America di Obama che gli ha regalato la Chrysler e aspettava soltanto l'occasione per tagliare gli ultimi rami in patria. 
L'occasione è adesso, con un governo di ottimati bocconiani, per i quali gli operai non esistono, e la politica assente. Anzi, molto peggio. Una politica cancellata dal trionfo del delirio narcisistico di venti leader, vecchi e nuovi guru, tanto più autoreferenziali quanto più mediocri. 
E non uno che metta in campo uno straccio di soluzione per le fabbriche che chiudono, un'idea di politica industriale per far crescere un Paese precipitato nella peggiore recessione d'Europa, 
dopo la Grecia. 
La chiusura di Fiat Italia significa decine di migliaia di famiglie di nuovi poveri, il default di Torino, già sommersa di debiti, la rabbia e le tensioni operaie di queste settimane moltiplicate per cento. Non la lotta di classe, ma la disperazione di classe. 
Significa agli occhi del mondo che l'Italia non è un luogo dove investire. Se scappa perfino l'ultima grande azienda, e la più italiana delle aziende, la più sovvenzionata dallo Stato, vuol dire che il declino è inarrestabile............. 

Nessun commento: