lunedì 24 settembre 2012

Marchionne, "ho fallito nel cercare un partner"il governo deve rimuovere le zavorre

orso castano: Marchionne senza peli sulla lingua. L'Europa e' in crisi, non conviene investire sul mercato europeo , meglio l'America. A meno che il governo Italiano non elimini la "zavorra". Ma cosa
significa per Marchionne la "zavorra"? La Fornero (vedi post seguente) si incarica , con la consueta faccia "'angelo" che "chiagne e fotte" di spiegarcelo. I diritti degli operai devono essere abbattuti come quelli degli impiegati del pubblico impiego. Otterra' solo il risultato di sfasciare definitivamente le strutture dello Stato con drammatiche conseguenze sociali ed umane . Rischiando di affossare l'Italia che non si risollevera' . Ancora una volta ricordo che nell'80, a seguito dei licenziamenti FIAT mascherati da cassa integrazione ad libitum ci furono a Torino 200 operai che si suicidarono!! Lo ricordi questo governo e vada via se non glie ne importa niente . Non ricordare questo vuol solo dire essere dei Killer senza pieta' . Non si capisce perche' Bersani debba (se ci saranno casse integrazioni che mascherano licenziamenti di massa) deve ancora appoggiare questo governo. Che Monti vada via a fare ilo professorone alla Bocconi , UIniversita' nota per essere frequentata da molti  figli di papa' col futuro assicurato in tasca.'  
da (stralci) di oggi
....................Il Paese è in un momento cruciale, secondo Marchionne. "Siamo davanti a un bivio - ha premesso - la nostra scelta è tra ridurre la capacità produttiva e licenziare migliaia di dipendenti, con danni incalcolabili per il sistema italiano, oppure cercare di sfruttare le competenze che abbiamo, la nostra conoscenza di prodotto e di processo, il livello tecnico dei nostri impianti, per aprici la strada verso i mercati esteri. La seconda alternativa non è priva di rischi ma è l'unica strada possibile per evitare una catastrofe. Anche ora c'è bisogno che questo diventi un progetto condiviso". Il messaggio è rivolto al governo Monti. L'amministratore delegato di Fiat giudica "soddisfacente" l'incontro avuto sabato scorso con il Governo, nel senso che "abbiamo messo sul tavolo la situazione. Capiscono benissimo le condizioni di mercato e credo che ci sia un livello di comprensione per le scelte che dobbiamo fare: nessuno può investire in un mercato che perde"......... "negli ultimi 8 anni e mezzo ho cercato costantemente, in ogni modo, di coinvolgere un partner nelle nostre attività in Italia, non ho avuto successo. Dichiaro - ha aggiunto - il mio completo fallimento. Non c'è nessuno che voglia accollarsi anche una sola delle zavorre italiane". Ma le zavorre ha chiarito non sono i lavoratori, ma il sistema Italia. "Dobbiamo ricordarci che abbiamo davanti - ha detto Marchionne - un'Italia che è ancora tutta da ricostruire......... "L'Alfa Romeo non è in vendita". Secondo indiscrezioni, ci sarebbe l'interesse di Volkswagen. "Non sarò certo io - ha detto Marchionne - a deludere quelli che inneggiano a un intervento della Volkswagen. Per quanto mi riguarda do loro il benvenuto come produttori in questo paese e farò tutto il possibile per facilitare il loro ingresso. Ben venga uno stabilimento Volkswagen nel nostro Paese. Ma, a quelli tra voi che sono sul libro paga di Wolfsburg, chiedo gentilmente di ribadire  ai vostri proprietari tedeschi un concetto semplice e chiaro: l'Alfa Romeo non è in vendita. Ho pensato di dirvelo in piemontese per rendere efficace il senso di quello che intendo. 'Monsu' Piech, lassa perde, va cantè 'nt n'autra cort'" (Signor Piech, lascia perdere, vai a cantare in un'altra corte, ndr). "Per raccontarvi tutta la storia - ha detto ancora Marchionne - sembra che Piech abbia detto che non hanno fretta e che per ora Fiat non è ancora abbastanza malconcia. Quando lo sarà, allora lui si prenderà l'Alfa. "Le spacconate dei tedeschi - ha poi aggiunto - non mi sorprendono.......... "Il mercato europeo dell'auto è un disastro, si è infilato in un precipizio che non sembra avere ancora toccato il fondo". "Le previsioni più recenti indicano che quest'anno la domanda di auto in Europa andrà non oltre i 12,5 milioni di unità, il secondo livello più basso in 20 anni. L'andamento nei cinque mercati più importanti d'Europa, Italia, Francia, Regno Unito, Spagna e Germania è ai livelli minimi storici come non si vedeva da circa 30 anni, Germania a parte e le prospettive -ha concluso Marchionne- sono tutt'altro che rosee", ha concluso.

Reuters IT

TORINO (Reuters) - L'apertura verso mercati esteri è l'unica via per evitare la riduzione della capacità produttiva e migliaia di licenziamenti con danni incalcolabili per il sistema italiano..........."Siamo davanti a un bivio, la nostra scelta è tra ridurre la capacità produttiva e licenziare migliaia di dipendenti, con danni incalcolabili per il sistema italiano, oppure cercare di sfruttare le competenze che abbiamo, la nostra conoscenza di prodotto e di processo, il livello tecnico dei nostri impianti, per aprirci la strada verso i mercati esteri", ha spiegato..........."La seconda alternativa non è priva di rischi ma è l'unica strada possibile per evitare una catastrofe. Anche ora c'è bisogno che questo diventi un progetto condiviso", ha proseguito.

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