domenica 23 settembre 2012

orso castano: non crediamo possa esserci una "uscita" dal "disagio" o dallo stress che segue ad un licenziamento o alla condizione di precario o disoccupato da sempre o di neet , che possa basarsi solo sull'intervento psicologico, perche' la condizione di disoccupato non e' in alcun modo un disturbo psicologico o psichiatrico. Anche se e' vero che persone con carattere piu' fragile possono subire conseguenze disastrose! Quindi l'ascolto ed il sostegno di chi si trova in questa situazione sono molto importanti, come altresi' sono importanti la denuncia pubblica dello stato di sofferenza che la disoccupazione provoca. Negli anni 80 il licenziamento e la cassa integrazione di  decine di migliaia di operai  della Mirafiori a Torino , provocarono circa 200 suicidi. Questo pezzo di storia operaia e sociale non deve essere mai dimenticato !

IV convegno nazionale “disoccupazione e disagio psicosociale”: Milano, 25 ottobre 2012

News pubblicata il 27/07/12 da Fabio Minerva
Accettare la disoccupazione: un compito arduo, ma possibile. Il 25 Ottobre 2012 Sipiss affronta il delicato e urgente fenomeno della disoccupazione, del conseguente disagio individuale, ma anche delle strade che è possibile percorrere per affrontare questo problema.


27/07/12 - Una delle ripercussioni più gravi e invalidanti della forte crisi economica che attanaglia i nostri tempi e la nostra società è la difficoltà a trovare un’occupazione e la perdita, per migliaia di persone, del proprio lavoro. I mezzi di comunicazione restituiscono quotidianamente un’immagine e una fotografia molto vivida di questo urgente e delicato problema ed è aumentato il numero di persone che si trovano a confrontarsi direttamente o indirettamente con questo fenomeno in misura estremamente concreta.
Se da un lato, tuttavia, la disoccupazione costituisce un problema invalidante, inibendo spesso la possibilità di realizzare il proprio presente oltre che di progettare il proprio futuro e paralizzando la società in un senso di precarietà ed incertezza, dall’altro accettare la difficile sfida di ripensarci come lavoratori, reinvestendo propositivamente su se stessi, sembra essere l’unica possibilità di salvezza di fronte a questo mostruoso fenomeno.

In occasione del IV Convegno Nazionale dedicato ai Rischi psicosociali, Sipiss sceglie di affrontare il delicato argomento della disoccupazione, parlando del difficile compito di coloro che , travolti da questo problema, si trovano impossibilitati a mobilitarsi per rivedere il proprio piano di vita , sviluppando, a causa del senso di frustrazione, del profondo disorientamento e della mancanza di punti fermi, una vera e propria patologia. Sipiss, sceglie tuttavia, di non limitarsi a restituire una fotografia brutale per quanto realistica del fenomeno della disoccupazione, ma di parlare di quel percorso di ricostruzione tanto difficile quanto necessario alla ripresa di una vita serena e soddisfacente, non solo da un punto di vista economico, ma anche personale e affettivo.

Attraverso la partecipazione d’importanti istituzioni e la collaborazione di validi professionisti, Sipiss si propone di mettere a fuoco quali interventi possono aiutare gli individui disoccupati a trovare in sé e fuori di sé nuove risorse e prospettive per affrontare il periodo contingente: l’outplacement, interventi educazionali e, nei casi di un disagio già esploso, percorsi di supporto psicologico ad hoc.

Un focus particolare sarà orientato a distinguere tra disoccupati e inoccupati, e cioè tra persone che hanno perso il lavoro e persone che non hanno mai affrontato un percorso lavorativo, come ad esempio i neo-diplomati o i neo-laureati. Emergerà come gli assetti motivazionali, le prospettive e i bisogni che li muovono sono estremamente diversificati e richiedono progetti di intervento personalizzati.


Mail: segreteria@sviluppopsicosociale.com
Web: www.sviluppopsicosociale.com

Nessun commento: