mercoledì 24 dicembre 2014

decrescita : i critici della filosofia del lavoro



orso castano: " Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America ; Documento Che segna la Nascita degli stati uniti d'America, ratificato a Filadelfia il 4 luglio 1776.

Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per sé stesse evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati Uguali, Che essi sono dotati dal Creatore di alcuni diritti inalienabili, Che fra questi ci sono la Vita, la Libertà e la Ricerca delle Felicità; Che allo Scopo di garantire questi diritti, sono stati creati fra gli uomini i governi, I quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; Che ogni qual volta una qualsiasi forma di governo, tende a negare tali fini, e' diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo Governo che ponga le fondamenta sul querelare tali principi e organizzi i suoi poteri nella forma che al popolo sembri più probabile possa apportare Sicurezza e Felicità ............... "

La nostra Costituzione e' 'fondata sul lavoro. C'e' una differenza tra La Dichiarazione degli Stati Uniti d'America e la Nostra Costituzione. Ma i problemi posti dalla globalizzazione dall'informatiz -zazioned dalla razionalizzazione, dalla robotizzazione, dalla delocalizzazione della produzione manifatturiera ripropongono il superamento e l'importanza dialettica di queste due visioni del mondo. La crescente mancanza di lavoro, la precarietà ' del lavoro stesso sotto la Spinta delle condizioni del continuo cambiamento del mercato, Il diritto del soggetto nel poter individuare un senso da dare alla propria esistenza,  il diritto "alla felicita ', pongono con forza il passaggio, in misura forte, della societa' della manifattura alla societa 'della scienza. Problema complesso........
  

Ereditando e Sviluppando il pensiero di Karl Polanyi e Ivan Illich, Serge Latouche ha Elaborato un'analisi critica dell'Economia occidentale, fatalmente destinata al collasso, e ha articolato Una Prospettiva economica alternativa Che, proprio per l'inversione di Tendenza Che Propone, E nominata "decrescita". 
Latouche Dichiara Essere ONU "obiettore di crescita", Ossia di opporsi a Quella Che definisce " la religione imperante della crescita " [1] , cultura  Che costringe una Ricercare, in modo irrazionale e distruttivo, Uno Sviluppo Economico continuo e sottile A se stesso. L'economia, Così intesa, riesce a funzionare Solamente Attraverso ONU Aumento continuo del Pil, comportandosi "Come un gigante Che Non E a Grado di guardare in equilibrio se non Continuando a Correre, ma Così Facendo schiaccia tutto cio Che incontra sul Suo percorso. " [2]  Un Sistema di this Tipo E del tutto insostenibile sotto il Profilo ecologico e sociale Perché destinato a scontrarsi con Una limitatezza di Risorse con la Quale, Ancora, rifiuta di Mettersi a confronto. Oltre a cio, this Sistema Presenta Un'altra Fondamentale Contraddizione: pur offrendo all'uomo (Quello occidentale) OGNI agio e  comfort,  lo Condanna Uno annuncio stile di vita frenetico, di perenne insoddisfazione e racconto da PRODURRE Una Società Malata di Ricchezza, impregnata di disuguaglianze ed ingiustizie. La critica di Latouche alla Società della Crescita si estende a Qualsiasi Proposta Che, con Qualche mistificazione in piu, non vada Verso una vera e propria inversione di Tendenza; Così Vienne smascherato il Concetto di "Sviluppo sostenibile", Espressione contraddittoria con la Quale si rifiuta di Uscire da un'economia di Crescita, Nella convinzione Che da ESSA dipenda il benessere dei popoli. La decrescita auspicata da Latouche, invece, costituisce Un'alternativa non da solo economica, ma Anche esistenziale, Che permettera di Uscire radicalmente da this distruttivo Sistema. Non Casualmente l'Espressione con cui ESSA E Tipicamente Presentata E proprio "decrescita serena". L'Intuizione della decrescita, infatti, Vuole ONU arretramento del Pil in please di ONU Aumento di benessere: benessere inteso da Latouche Come un  bien vivre  Che tiene Conto di Aspetti immateriali e normalmente "dimenticati", Quali la cultura, il tempo libero, le Relazioni umane. L'arretramento Necessario Che la strada della decrescita Richiede, però,  nulla non ha di nostalgico; Esso DEVE, al contrario, Essere Accompagnato da Cambiamenti qualitativi, resi Possibili da Tecniche e tecnologie innovative ma pur sempre caratterizzate da Equità ecologica e sociale. Richiamandosi al pensiero di Ivan Illich, Latouche osserva Che la Necessaria limitazione dei Nostri Livelli di consumo e di Produzione non riporterà ad Una vita di privazione e fatica, ma ad Una riscoperta di creatività e convivialità, Così da offrire a tutti la possibilita di condurre Una Degna vita e Meno stressante Di quella attuale. Per Raggiungere this Obiettivo Latouche Propone otto Punti programmatici, noti venire le "otto erre": rivalutare, riconcettualizzare, ristrutturare, ridistribuire, rilocalizzare, ridurre, riutilizzare, riciclare. Rivalutare significa riscoprire Valori Nuovi e Nuovi atteggiamenti Andando incontro, Inevitabilmente, ad Una Diversa visione del Mondo e della Società. In modo affine, Una riconcettualizzazione Richiede di significare Diversamente ALCUNI Concetti venire "Ricchezza" e "Povertà", "rarità" e "abbondanza". Cambiare I valori rende obbligatorio conseguente ONU adeguamento dell 'apparato produttivo Intero e della Gestione dei Rapporti Sociali, quindi Una "Ristrutturazione" completa della Società. This Richiede, Necessariamente, l'Uscita dal capitalismo e l'inquadratura delle Istituzioni Sociali in Una logica differente. La Ristrutturazione della Società DEVE permettere un'adeguata ridistribuzione delle ricchezze e delle possibilita di accesso alle Risorse della natura. Uno degli Strumenti Strategici su cui verte this Trasformazione E la rilocalizzazione delle attività produttive; this rendera possibile Una "riterritorializzazione" dei Luoghi e delle Nazioni Unite Più Diretto contatto chat con i prodotti ei Mercati Vicini. La rilocalizzazione Proposta da Latouche si spinge Fino All'Invito all'autoproduzione dei beni. Decrescita significa Anche, ineluttabilmente, "RIDUZIONE". La RIDUZIONE dovra Toccare, per Latouche, Diversi Ambiti: energetico, TRAMITE Una RIDUZIONE dei trasporti e degli scambi Commerciali assurdi; Lavorative ore, Così da riassorbire la disoccupazione e riscoprire proprio ONU tempo Personale; Produzione dei Rifiuti, quindi also dell'obsolescenza (Programmata e psicologica) dei beni. Per quest'ultimo punto DIVENTANO Allora Indispensabili Pratiche di riutilizzo dei beni Che Giungano a soppiantare Definitivamente la cultura favorendo "usa e getta" dell ', al contrario, il riciclo degli Oggetti, quindi il Recupero di Componenti da ritrasformare in prime Materie.
Perché tutto this Abbia Luogo bisogna Necessariamente Switch to Attraverso Una "decolonizzazione dell'immaginario", UN Cambiamento di mentalità Che permetta, prima di tutto, di " lontano Uscire il martello economico Dalla testa " [3]  per approcciarsi a Nuovi Valori, Nuovi modi di intendere il benessere e ad ONU nuovo atteggiamento verso la terra e la Società. This Transizione, Che non PUÒ Che Partire in modo locale e modesto, Richiede il Contributo Attivo di Intellettuali e artisti. QUESTI, infatti, con la Loro creatività, Sono Capaci di "reincantare Il Mondo", in Opposizione alla banalizzazione e al disincanto prodotto Dalla Società dei Consumi.
Venite Si Può Notare, La Proposta di Latouche (Sulla Quale verte la maggior Parte delle Sue opere) non ê Strettamente Uno studio di economico Quanto Più ONU Programma pratico e filosofico. Cosa SIA la felicità e da Quale tipo di Ricchezza ESSA dipenda E l'interrogativo basilare a cui la Riflessione di Latouche Vuole osare Una concreta Risposta. Interrogativo Che, vieni Latouche Ricorda, si fa sempre Più urgente È necessario.

Serge Latouche: Crisi e Decrescita Felice

l filosofo ed economista francese Serge  Latouche , ci racconta la SUA idea di Crisi, analizzando il rapporto di tra ecologia, economia e filosofia. Durante la Conferenza, svoltasi pressoterapia l'Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Roma Tre, E Emerso Che Quello che sta accadendo in campo Ambientale, economico e sociale, e Il risultato Località vicine di Una Concezione di progresso Che non tiene Conto dei Limiti naturali e Temporali e Che alla Cooperazione Sostituisce la Competizione ed Il conflitto. Secondo  Latouche , invertire la rotta prima di Emergenze e disastri a cui potrebbero corrispondere svolte autoritarie Forse E Ancora possibile, ma cio implica ONU Cambiamento culturale ed Una presa di Coscienza urgente e di Portata globale.


LAFARGUE, IL TEMPO LIBERO E GLI SVILUPPI DELLA TECNOLOGIA



P. Lafargue,  Il diritto all'ozio



QUESTE miserie Individuali e Sociali, per Grandi e innumerevoli Che Siano, per eterne Che appaiano, spariranno vieni Le Iene e sciacalli Gli all'avvicinarsi del leone, allorchè il proletariato dira: "Lo voglio". Ma perché pervenga alla Coscienza della SUA forza, È necessario Che il proletariato Schiacci sotto i Piedi i Pregiudizi della morale cristiana, economica, libero-pensatrice; È necessario Che ritorni Ai Suoi istinti naturali, Che proclami i  Diritti dell'ozio , Mille volte piu Sacri e piú nobili degli asfittici  Diritti dell'Uomo , escogitati Dagli avvocati metafisici della rivoluzione borghese; Che si costringa a non Lavorare piú di tre ORE al giorno, a non far niente bis bisboccia lontani per il resto della giornata e della notte.
Fin qui il mio Compito facile e Stato, non avevo Che da descrivere dei mali reali a noi tutti, ahimè, ben noti! Ma convincere il proletario Che La parola d'ordine di Che Gli has been inculcata E perversa, Che il lavoro sfrenato al which Si e date Dagli Inizi del secolo e Il piú tremendo flagello Che mai Abbia Colpito l'umanità, Che il lavoro diverra ONU complemento del piacere dell'ozio, ONU benefico Esercizio per l'Organismo Umano, una passione Utile all'organismo sociale solista when Sarà saggiamente regolamentato e Limitato un'ONU massimo di ore al giorno tre, QUESTO E UN Compito arduo al di sopra delle mie Forze; solista dei fisiologi, degli Igienisti, degli economisti comunisti potrebbero affrontarlo. Nelle pagine Che seguono, mi limiterò a Dimostrare Che, Dati i Mezzi di Produzione Moderni e la Loro illimitata Capacità riproduttiva, bisogna reprimere la passione aberrante degli operai per il lavoro e obbligarli a Consumare le merci Che Producono.

P. Lafargue,  Il diritto all'ozio , Feltrinelli, Milano, 1971, pagg. 124-125

http://www.archeobo.arti.beniculturali.it/mostre/RavennAntica/otium_ravenna.htm
L'otium ha sempre suscitato Sentimenti contrapposti. Condannato a Più riprese e poi bandito Dalla cultura industrialista, per SECOLI e Stato nell'impero romano Uno stile di vita ELEVATO, considerato di pari Valore RISPETTO al negotium. Insomma, piano per i Cittadini dei Primi SECOLI dell'Era cristiana vita pubblica e vita privata erano sullo Stesso, in perfetto equilibrio.  Per le classi Dominanti dell'epoca, l'otium E Complesso delle Nazioni Unite di Attività Intellettuali e meditativo, RICREATIVE e ristoratrici Che rappresenta non Solo Un bisogno Essenziale, ma also element caratterizzante dello stile di vita, della libertà Personale, della tempra morale ............. Lungi dall'essere disprezzato e demonizzato, l'ozio era considerato venire Essenziale libertà e venire completamento RISPETTO Agli obblighi del lavoro e Agli impegni di Carattere Pubblico - ma non in contrasto con Quelli - e quindi venire possibilita di dedicarsi alla cura di sé. L'era otium lo spazio dell'anima e Il Luogo dei piaceri del Corpo. Era arte di vivere. Una Condizione Privilegiata e invidiabile. La Massima Aspirazione Per un uomo che Fosse in Grado di trovare il giusto equilibrio fra la Dimensione pubblica e privata Quella della vita .............. L'otium s'identifica quindi con ONU ideale culturale e filosofico volto a Raggiungere la Conoscenza venire superiore Valore etico e morale ............ Accanto alla cura dello spirito C'è poi la cura del Corpo Nelle terme private, Che fioriscono Nelle ville di campagna e Nelle domus di città, per soddisfare i piaceri del Corpo in ambito ONU di riservatezza ...... DALLA tryphé DEGLI ETRUSCHI ALL'OTIUM DEI LATINI di Luigi Malnati
La cultura dell'otium degli strati Sociali Agiati Nel tardo Periodo repubblicano e dei Primi SECOLI dell'Impero romano s'inserisce nell'eclettismo di origine ellenistica, il Che TROVA il Suo Rappresentante Più autorevole in Cicerone. L'otium cui l'Intellettuale, ma Meglio sarebbe dire il "perfetto gentiluomo", dell'epoca aspira E ONU Modello di vita Che Concilia buone letture filosofiche, gusto per l'arte, Esercizio fisico, vita sociale e conviviale e Una Partecipazione alla Politica Che, con l'avvento del regime imperiale, si Andrà trasformando in Un impegno nell'amministrazione civile e militare.
La Posizione di Cicerone e di Sallustio riflette tuttavia il rammarico di Uomini che avevano Avuto altera parte rilevante Nel Gioco politico romano e il Che erano STATI costretti Dalle circostanze di ritirarsi a "vita privata" nell'otium ea rifugiarsi, per Quanto operoso. Già Diversa E La Posizione di Seneca, Ormai in Piena Età imperiale; l'otium per lui non e Piu Solo Un rifugio, MA e ONU ideale di vita, l'unico Degno dell'Uomo colto, del raffinato Intellettuale, in contrasto con la DeGenerazione della vita civile, in cui prevalgono i "Nuovi Ricchi".
Tuttavia, l'elogio di this ideale di vita "filosofica", Che prendeva un Modello lo stoicismo e l'Epicureismo, non era sempre Stato ONU patrimonio tradizionale della cultura latina. Anzi, in eta repubblicana i Latini avevano venire Riferimenti Negativi popoli venuti Gli Etruschi, Che venivano accusati di Avere perso l'originaria Virtù militare un Vantaggio di Uno stile di vita eccessivamente dedito ia Piaceri.
Il giudizio sprezzante Sugli Etruschi venire popolo dedito non solista al lusso e Ai piaceri (alla tryphé), ma all'immoralità Sessuale ea costumi sfrenati e Imbelli, risente Certamente di ONU Giudizio Che i Greci avevano Elaborato da tempo ma raccoglie also Tradizioni diffusa NEGLI ambienti italici della tarda Età repubblicana.
In Sostanza, il tema della tryphé etrusca non ê solista un'invenzione della propaganda greca ostile, ma affonda le radici in Una Più generale VALUTAZIONE da altera parte dei Romani e, Certo, Anche DEGLI ALTRI popoli italici Di quella Che era Stata la potenza del nomen etrusco, il Che AVEVA tempo ONU Dominato l'Italia, Ma che poi AVEVA perso la SUA forza e il Suo prestigio.
Di Potere e Ricchezza facevano sfoggio i principes etruschi Fino Dalla multa dell'VIII Secolo e Certamente Nel VI Secolo aC Che rappresenta, con l'affermarsi della monarchia etrusca a Roma, l'apogeo politico degli Etruschi in Italia. QUANDO this tenore di vita non Trovò Più Corrispondenza con Una pari Autorità politica, si diffuse da altera parte dell'élite romana Una VALUTAZIONE spregiativa del Loro modo di vivere.
E infatti C'è La reazione della classe dirigente romana a Partire Dalla presa di Potere oligarchica del V Secolo. Tra le Disposizioni delle XII tavole netta E infatti La condanna delle Manifestazioni Esteriori del lusso, con il Divieto di esibizioni Nelle cerimonie funebri.
Con l'espandersi della repubblica e Nella fase di Transizione all'impero, also nell'élite romana si diffondono Nuovi Stili di vita, il Che in Parte Vanno un Recuperare le Tradizioni dell'aristocrazia etrusca. InOLTRE, molte delle Grandi Famiglie etrusche si erano Progressivamente Inserite di Nel tessuto del patriziato romano e lo influenzavano.
In definitiva, Si Può dire Che l'otium acquista Dignità e diventa stile di vita delle classi Privilegiate grazie alla doppia influenza esercitata a Roma Dalla Tradizione culturale etrusca e Dalle concezioni filosofiche dell'ellenismo.


Nessun commento: