martedì 16 dicembre 2014

ladriorso castano: ecco il codicillo che il governo zitto zitto , buono buono inserisce in una legge, consentendo alle ASL , Regioni, Universita' (e relative "congreghe") di fare quello che vogliono con i soldi di tutti. Riteniamo che questo governo stia distruggendo anche la sanita' dopo aver fallito sul piano economico. C'e' il fondato sospetto che nulla avvenga per caso.!

Ecco "il codicillo "3. Emendamento per l’efficientamento del sistema sanitario
Dopo il comma 3 dell’articolo 2, del decreto legislativo 21.12.1999, n. 517, è inserito il comma: 3
bis - le Regioni e le Province autonome possono realizzare la collaborazione tra Servizio sanitario
regionale e Università, in deroga al modello unico aziendale di cui al comma 3, anche attraverso
modelli istituzionali che comportino diverse modalità organizzative delle funzioni assicurate dalle
aziende sanitarie, da definire nell’ambito dei protocolli d’intesa tra Regione e Università.”
Il comma 1 dell’articolo 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502 è sostituito dal seguente:
1. Le Regioni assicurano i livelli essenziali di assistenza attraverso:
a) le aziende unità sanitarie locali, avvalendosi anche delle aziende di cui all’articolo 4; b) i modelli
istituzionali, di cui all’articolo 2, comma 3 bis del decreto legislativo 21 dicembre 1999, n.517.”

Anaao, no a devolution Ssn

Roma, 12 mag. (AdnKronos Salute) - "L'emendamento delle Regioni alla legge di Stabilità titolato, in maniera pomposa quanto ipocrita, 'efficientamento del servizio sanitario', in realtà assesta un ulteriore colpo al suo carattere unitario. Dopo la balcanizzazione delle competenze professionali, affidate a variabili intese locali, oggi la devolution tocca un aspetto centrale di ogni sistema sanitario, quale i rapporti tra servizio sanitario e Università, tra assistenza e formazione dei medici e delle altre professioni sanitarie, delegati a protocolli di intesa tra le singole Regioni e le singole Università".
"Siamo al baratto - spiega l'Anaao Assomed - tra i tagli chiesti dal Governo, la perdita del carattere vincolato del Fondo sanitario regionale, che diventa il bancomat per le inefficienze organizzative e gli sprechi delle singole Regioni, e una delega legislativa in bianco, addirittura sugli assetti istituzionali di un complesso sistema che riguarda non solo la formazione, anche quella post laurea oggi nell'occhio del ciclone, ma anche le sue ripercussioni sulla qualità e quantità delle attività assistenziali erogate ai cittadini. Si accentuano le differenze tra le Regioni e tra i cittadini, creando un cortocircuito a tutto vantaggio della vanagloria di qualche governatore e del potere universitario".Le organizzazioni sindacali fanno appello ai senatori affinché "non si facciano complici di uno scempio che si intende realizzare con un colpo di mano che, violentando logica e regolamenti parlamentari, pretenderebbe di introdurre provvedimenti ordinamentali in una legge finanziaria. Contro il presente e il futuro di un sistema che solo noi, evidentemente - conclude l'Anaao Assomed - ci ostiniamo a volere e chiamare nazionale".

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