giovedì 18 dicembre 2014

genetica : cellule Peter Pan


orso castano:questo genere di studi , biologici molecolari (un tempo li si definivano organicisti, a voler significare che l'ipotesi dipartenza era organica e l'autismo una "malattia su basi organiche") hanno sempre accompagnato le teorie psicologiche che all'opposto partono dal presupposto che l'ipotesi di partenza sia di natura psichica (psicodinamica, relazionale, o un intreccio di tutte e due le cose) . Questa dicotomia e' difficile da superare e comunque la sua dialettica ha portato a sempre nuove comprensioni del problema autismo. Comunque questi opposti punti di vista (non mancano i tentativi di conciliazione) cadono al di fuori dell'"essere" persona che sfortunatamente ha il problema dell'autismo. Cioe' il suo mondo , le sue emozioni, le sue speranze, le sue fantasie, i suoi affetti meritano tutta la nostra attenzione.


  • ADNKronos Salute

Roma, 11 dic. (AdnKronos Salute) - Cellule eternamente giovani come Peter Pan, capaci di trasformarsi nei 'tasselli' che compongono il nostro organismo. Tutti i segreti di queste 'cellule Peter Pan' arrivano da un guida per scienziati, che insegna a riprogrammarle trasformandole in simil-staminali. Obiettivo, fra l'altro, generare una diversa classe di cellule pluripotenti, con la capacità di trasformarsi in quasi tutti i tipi di cellule, come si legge in una serie di studi pubblicati questa settimana su 'Nature'.
I risultati fanno parte di una raccolta di articoli, pubblicati dal consorzio del progetto Grandiose, che svela nuovi dettagli sulla catena di eventi che guidano la riprogrammazione delle cellule a uno stato di pluripotenza.
La comprensione di questi meccanismi, spiegano i ricercatori, fornisce la chiave di un migliore controllo sul processo di riprogrammazione, con un potenziale interessante per le applicazioni cliniche. E' possibile, infatti, riprogrammare cellule adulte differenziate riportandole a uno stato pluripotente - che le rende in grado di specializzarsi in una vasta gamma di tipi cellulari - forzando l'espressione di alcuni geni chiamati fattori di trascrizione.
Queste cosiddette cellule staminali pluripotenti indotte sono la grande promessa nel campo della medicina personalizzata e rigenerativa. Ora due studi firmati da Andras Nagy del Mount Sinai Hospital di Toronto, in Canada, svelano nuovi dettagli sui passaggi chiave della riprogrammazione cellulare, ed esplorano risultati alternativi per questa riprogrammazione.
I ricercatori del gruppo, in particolare, descrivono una nuova famiglia di cellule: la 'classe F', a causa dell'aspetto crespo (fuzzy) delle colonie formate da queste cellule. Si tratta di elementi stabili, e questo - spiegano gli studiosi - ne facilita il potenziale utilizzo in futuro per i trattamenti a base di cellule.
I tre altri lavori collegati, alcuni pubblicati su 'Nature Communications', consentono di dare un'occhiata più da vicino ai vari processi cellulari che sono alla base riprogrammazione, come gli eventi molecolari che influenzano l'induzione di pluripotenza o l'individuazione di cambiamenti nell'espressione delle proteine che si verificano durante la riprogrammazione. I risultati offrono nuovi dettagli sul processo di riprogrammazione e aprono alla possibilità che ci possano essere altre cellule in stadi alternativi, che potrebbero essere utili per lo sviluppo di cellule artificiali con proprietà utili per la medicina rigenerativa e per la scoperta di nuovi farmaci.


Molecularlab.it - News, eventi, animazioni e didattica su biologia molecolare, ingegneria genetica e ricerca

I ricercatori hanno scoperto che i geni Peter Pan possono orchestrare la dinamica di eventi che assegna un destino irreversibile alle staminali, ma nello stesso tempo le costringe a rimanere indifferenziate fino a nuovo ordine. I ricercatori hanno compiuto i loro studi su un gruppo di cellule della pelle che. per maturare hanno bisogno di una proteina chiamata Mitf. Gli esperti si sono accorti che un gene della nuova famiglia Peter Pan da loro caratterizzata, chiamato Pax3, decide il destino delle staminali producendo Mitf. Ma poi lo stesso Pax3 congela lo sviluppo delle cellule per impedirne la maturazione definitiva, mantenendo la proteina Mitf inattiva. Quando c'e' bisogno di nuovi melanociti un terzo comando, inviato dalla beta-caderina, libera Mitf dal giogo di Pax3 e la maturazione delle staminali adulte si completa.
 

Nessun commento: