(ASCA) - Roma, 25 lug - ''Il maxiemendamento non cancella la rottamazione dei medici, si vuole demolire la sanita' pubblica Il maxiemendamento del Governo al DL Anticrisi, approvato ieri dalla Camera, non cancella la facolta' per le aziende di prepensionare obbligatoriamente i dirigenti medici con 40 anni contributi compresi gli anni riscattati e suscita in primo luogo una profonda amarezza per la sordita' e la mancanza di rispetto per le proteste unitarie delle OO.SS mediche e veterinarie''. Lo ha dichiarato segretario nazionale FP CGIL Medici Massimo Cozza. ''La promessa di alcuni esponenti del Governo di una circolare che dovrebbe condizionare la discrezionalita' delle amministrazioni, prevista invece nella legge, appare tardiva e poco incisiva, anche a fronte dell'autonomia regionale ed aziendale. Oltre l'amarezza c'e' pero' la ferma volonta' di combattere questa norma iniqua che potrebbe vedere oltre 10.000 dirigenti della sanita' pubblica prepensionati gia' all'eta' di 59 anni. Se al Senato non ci saranno cambiamenti - conclude Cozza - ci opporremo nelle piazze e nei tribunali, certi della sua incostituzionalita'. red/cam/ss
0rso castano : passera' forse anche al senato questa norma sulla rottamazione medici. Vedremo se le organizzazioni sindacali partiranno subito con la richiesta alla consulta sulla costituzionalita' dello stesso. Brunetta , lo abbiamo visto, punta allo sbaraccamento del pubblico a favore del privati. Forse vuole svendere un SSN indebolito al peggior offerente. Staremo a vedere.
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