mercoledì 15 agosto 2012

Crisi: Ue schiva recessione; Berlino, no rinvio salva-Stati



orso castano : continuiamo a sperare per l'uscita dal tunnel, non tutti i tedeschi vogliono laa morte dell'euro. Certo che l'Italia deve     cambiare. troppi ladri, mafia diffusa al Nord ed al Sud. Siamo poco presentabili. La vicenda ILVA e' paradigmatica!! Come fanno i tedeschi a fidarsi di noi??


di Domenico Conti) (ANSAmed) - ROMA - L'Eurozona evita per un soffio la recessione grazie alla crescita migliore del previsto di Germania e Francia. Ma i Diciassette chiudono il secondo trimestre comunque in negativo, trascinati dai maxi-debiti e dall'austerity. Una schiarita, sul fronte della crisi, arriva dalla Corte costituzionale tedesca che - spiega un portavoce - non vede ragioni per rinviare il suo verdetto sul fondo salva-Stati oltre il 12 settembre. E così il ricorso di un gruppo di accademici non potrà bloccare l'atteso via libera dei giudici di Karlsruhe al fondo Esm, indispensabile per potenziare il 'firewall' anti-crisi europei e per far partire anche il contributo anti-spread della Bce. Parole positive sono arrivate anche dal Commissario Ue agli Affari Economici, Olli Rehn, che ha sottolineato l'irreversibilità dell'euro e promosso le misure "significative" dell'Italia "per rafforzare le riforme strutturali". Ora "é molto importante che continui".............Tuttavia Eurostat ha rivisto i dati del primo trimestre e stima ora una crescita piatta contro il precedente -0,1%. La recessione tecnica, due mesi consecutivi in rosso, è dunque evitata per un soffio, anche se gli economisti non cambiano più di tanto il quadro negativo dei mesi a venire, e in molti si aspettano un Pil in rosso nel periodo luglio-settembre, che certificherebbe la recessione. Ken Wattret, di Bnp Paribas, è convinto però che si tratti solo di una "tregua temporanea", mentre Martin Van Vliet di Abn Amro dice che "abbiamo già un piede nella recessione". E' la locomotiva tedesca a risollevare la crescita media d'Europa: il Pil tedesco è cresciuto dello 0,3% lo scorso trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, quando aveva segnato +0,5%, dunque una frenata che tuttavia supera le stime di un +0,2%. E un contributo arriva anche dalla Francia, seconda economica europea, che ha chiuso con un Pil invariato anziché negativo come si aspettavano gli economisti (-0,1%), e dall'Olanda, cresciuta dello 0,2% contro il -0,3% atteso...............

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