martedì 28 agosto 2012

Procreazione, Corte europea boccia l'Italia

orso castano : meno male che c'e' la Corte Europea che di tanto in tanto bacchetta il legislatore italiano, "incoerente e quindi "ingiusto. In questo caso "la legge ha violato il diritto al rispetto della vita privata e familiare ", in sostanza chi attarevrso esami genetici accerta che il feto puo' essere affetto da malattia grave ereditaria, puo' accedere alla preselezione per la fecondazione assistita. Certo un monito per il legislatore italiano che dovrebbe sentire il dovere di modificare la legge. Lo fara? Vedremo, ma ne dubitiamo!! 


Messaggero logoSTRASBURGO - La Corte europea dei diritti umani ha bocciato la legge 40 per quanto riguarda l'impossibilità per una coppia fertile ma portatrice sana di fibrosi cisticadi accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni.

La sentenza. Secondo i giudici della Corte di Strasburgo, la cui decisione diverrà definitiva entro tre mesi se nessuna delle parti farà ricorso per ottenere una revisione davanti alla Grande Camera, «il sistema legislativo italiano in materia di diagnosi preimpianto degli embrioni è incoerente» in quanto allo stesso tempo un'altra legge dello Stato permette alla coppia di accedere a un aborto terapeutico in caso che il feto venga trovato affetto da fibrosi cistica.

La Corte ha quindi stabilito che cosi com'è formulata la legge 40 ha violato il diritto al rispetto della vita privata e familiare di Rosetta Costa e Walter Pavan a cui lo Stato dovrà versare 15mila euro per danni morali e 2.500 per le spese legali sostenute.

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