mercoledì 8 agosto 2012

Taranto : fabbrica di cancro sotto il ricatto del laboro, da decenni . Brava ILVA e chi la protegge. Lavoro e mortte!!!


Ilva o si cambia o si chiude. I paletti... 
 
orso castano : Taranto, il suo mare, una fabbrica di cancro al centro della citta' 
di DOMENICO PALMIOTTICon la decisione dei giudici del Tribunale del Riesame si conferma il sequestro dell’Ilva di Taranto ma si allontana sicuramente la chiusura della fabbrica e si rende più stringente e vincolante l’obbligo di risanarla, mettendola a norma sotto il profilo ambientale. È vero che le motivazioni dei giudici ancora non ci sono e che sarà fondamentale leggerle per valutarle e quindi capire in quale direzione si andrà, ma il fatto che si sia voluto inserire anche Bruno Ferrante accanto ai custodi giudiziari già nominati dal gip di Taranto è un passaggio di non poco conto. Perché Bruno Ferrante resta sì presidente dell’Ilva e legale rappresentante dell’azienda ma adesso è anche «custode e amministratore» degli impianti e delle aree sequestrate.

In altri termini, non è più, o meglio non è solo l’uomo messo dalla proprietà, dai Riva, col compito di salvare la nave Ilva dal naufragio, ma è anche il riferimento diretto della Magistratura. Cioè colui che insieme agli altri tre custodi giudiziari dovrà dar conto alla Procura di quello che si sta facendo per migliorare l’acciaieria e ridurre l’inquinamento. E Ferrante, oltre a cercare una sintesi con i suoi colleghi «custodi» sugli interventi da realizzare, è anche quello che dovrà farsi staccare l’assegno dai Riva per consentire che le misure individuate vengano attuate. Ieri, nella conferenza stampa, Ferrante non ha fatto salti di gioia. E non li ha fatti non solo perché tre degli otto indagati (e fra questi Emilio e Nicola Riva) restano privati della libertà personale, ma proprio perché il provvedimento del Riesame rischia di avere un impatto economico nient’affatto trascurabile sull’Ilva.................... 

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