mercoledì 24 ottobre 2012

contro la proposta del governo per le cure primarie e contro il patto (solo tagli) di stabilita'


da univadis

Fnomceo a parlamentari medici, aderite a manifestazione
Roma, 23 ott. (Adnkronos Salute) - A una settimana dalla lettera aperta inviata a tutti i medici italiani, per esortarli a partecipare alla manifestazione del 27 ottobre in difesa del Sistema sanitario nazionale, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) lancia un nuovo appello. E lo fa, questa volta, nei confronti di tutti i camici bianchi che siedono in Parlamento, "chiamati a sfilare sotto lo striscione che riporterà i valori fondanti della professione: indipendenza, autonomia, responsabilità, a garanzia della libertà e dei diritti delle persone".
"In questo difficilissimo contesto che vede indebolirsi certezze e smarrire speranze - spiega nella lettera il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco - essere curati secondo i bisogni costituisce un limite etico, civile e sociale invalicabile e che oggi, invece, è fortemente minacciato e, da qualche parte del nostro Paese, già travalicato. Occorre cambiare paradigma, guardare cioè alla nostra professione come a una delle soluzioni ai problemi e non come alla causa degli stessi".
E ancora: "Siamo convinti - afferma Bianco - che i conti, anche quelli più ardui, possano tornare, senza eludere la centralità dei diritti della persona, solo dando dignità a quei valori professionali che oggi rilanciamo". In questo modo si potrà, secondo Bianco e secondo tutti gli Ordini, difendere il diritto dei cittadini alla salute, la cui tutela è sancita dall'articolo 32 della Costituzione. "Un principio - conclude la lettera - che la Costituzione definisce fondamentale, e che è posto sia a tutela del diritto dei cittadini ad essere curati sia del diritto-dovere del medico a curare".
Simg, sosteniamo manifestazione 27 ottobre
Roma, 23 ott. (Adnkronos Salute) - "Aderiamo alla manifestazione del 27 ottobre indetta dalle sigle sindacali dei medici. Condividiamo e sosteniamo pienamente le ragioni della protesta. La mancata riforma delle cure primarie priva il Sistema sanitario nazionale di parti essenziali ed espone i medici ad invadenza burocratica e ad attacchi alla autonomia professionale". Lo sottolinea Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg), invitando i soci ad aderire alla protesta.
"Difendiamo la medicina generale e il Ssn con la sola operazione possibile - continua Cricelli - trasparenza, qualità delle prestazioni, valutabilità dei risultati del nostro operato. Perciò chiediamo che il nostro valore sia misurato. Purtroppo non sono ancora utilizzati adeguatamente gli strumenti, peraltro oggi disponibili, in grado di distinguere e pesare qualità professionali diverse. Questo genera frustrazione e rabbia in chi, a parità di retribuzione, è in grado di offrire prestazioni migliori".
"Riteniamo - conclude Cricelli - sia giunto il momento dell'assunzione diretta di responsabilità individuali e collettive partecipando attivamente ad una civile e forte protesta per la difesa del Servizio Sanitario Nazionale e della nostra professione, della sua autonomia e dei suoi legittimi interessi".

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