mercoledì 24 ottobre 2012

geni e placebo


orso castano : importante scoperta , in prospettiva dopo un'accurato screening genetico si potra' stabilire se una persona puo' ricevere benefici dal placebo o no. 
Roma, 23 ott. (Adnkronos Salute) - Benché l'effetto placebo sia noto da decenni, la sua spiegazione resta ancora in gran parte un mistero: non si capisce perché terapie e farmaci inattivi possano alleviare i sintomi in alcuni pazienti, ma non in altri. Ora un team di ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston ha, per la prima volta, identificato precise differenze genetiche tra le persone che rispondono al placebo e quelle che non lo fanno. Fornendo anche importanti nuovi indizi sulla spiegazione dell'effetto placebo. Lo studio, pubblicato su 'Plos One', dimostra che le differenze genetiche responsabili delle variazioni nei livelli cerebrali di dopamina aiutano a determinare il grado di risposta al placebo di una persona. Una scoperta importante non solo per le sue implicazioni terapeutiche, ma anche per i ricercatori impegnati nel disegno e nell'esecuzione di trial clinici per determinare l'efficacia di un farmaco. "C'erano crescenti evidenze che il neurotrasmettitore dopamina venisse attivato quando le persone rispondono a un placebo - spiega Kathryn Hall, primo autore dello studio - Con questa nuova ricerca possiamo usare il makeup genetico di una persona per poter prevedere se questo particolare soggetto risponderà o meno" alla terapia inattiva. I ricercatori spiegano che le variazioni messe in luce si concentrano sul gene Comt. Non solo. Se gli stessi ricercatori evidenziano che questo è un piccolo studio i cui risultati devono essere replicati, i risultati offrono un importante primo passo nella gestione dell'effetto placebo nei trial clinici. Un fenomeno che, secondo le stime, oggi costa oltre 1 mld di dollari.

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