mercoledì 17 ottobre 2012


orso castano : se l'economia americana ha il problema di uno scarso sfruttamento del sapere dei ceti medi che , non trovando occupazione o trovando solo scarsa occupazione , non consentono alla nazione (ed ai ricchi) di "ARRICCHIRSI) E' ANCHE VERO CHE LA FINANZA OGGI PREFERISCE ARRICCHIRSI NON NEGLI INVESTIMENTI INNOVATIVI, MA NELLE  SPECULAZIONI DI BORSA,  quindi se si vuole trovare la soluzione all'impoverimento generale bisogna mettere mano , anzi il bisturi, nel groviglio della finanza, ponendo re3gole piu' ferme alle speculazioni n ed agli arricchomenti facili, imponendo lòeggi patrimoniali che frenino la corsa alle speculazioni  e regole che frenino la fuga dei capitali che vanno trattenuti nei paesi di origine ed utilizzati  ad investimenti innovativi. Diversamente non se ne esce fuori e si corre il rischio di avvitarsi su una polarizzazione sempre piu' accentuata  poveri - ricchi.


stralci da 
….....l'economia statunitense era diventata incapace di creare lavoro e di soddisfare la domanda occupazionale della classe media. Ancor prima della recessione, insomma, si perdevano posti di lavoro a un ritmo allarmante, in particolare nell'industria. La crisi economica ha solo aggravato il problema, ma non bisogna dimenticare – ed è questa la terza questione in campo – che il mercato del lavoro americano ha sperimentato anche una crescente polarizzazione: il numero di persone collocate agli estremi – superiore e inferiore – della scala socioeconomica è andato aumentando costantemente a danno della media borghesia, che man mano si è ridotta. È un fenomeno che possiamo definire deficit occupazionale della classe media e che trae origine da un duplice difetto, ciclico e strutturale, nel meccanismo di creazione del lavoro. …...
Sulla tecnologia abbiamo assistito, negli ultimi anni, a notevoli sviluppi in vari campi, specialmente nelle telecomunicazioni. …..
Tuttavia, se questo è il quadro dal lato della domanda di lavoro, anche dal lato dell'offerta l'America non è riuscita a tenere il passo, soprattutto in termini di formazione e di competenze dei propri lavoratori. La spettacolare performance del Paese nel secondo dopoguerra fu dovuta in misura non trascurabile all'indiscusso primato educativo che vedeva gli Stati Uniti al primo posto per numero di diplomati e di laureati. Ora, invece, l'America è a livelli comparabili con quelli di altri Paesi occidentali: abbiamo i sessantenni più istruiti al mondo, ma se guardiamo ai trentenni ci collochiamo a metà della classifica stilata dall'Ocse. Questo è un problema: altri Paesi, infatti, hanno fatto molto più degli Stati Uniti per favorire la crescita, continuando a innalzare il livello d'istruzione e le competenze professionali della propria popolazione.
In questa situazione la classe media ha un problema specifico: anche chi ha un impiego guadagna spesso meno di prima. Ciò contribuisce notevolmente all'aumento delle disuguaglianze. La ricchezza si concentra nelle mani di chi si trova al vertice della piramide socioeconomica: gli individui più benestanti potranno certo investire parte delle loro fortune in innovazione, il che è un bene, ma queste sperequazioni estreme non sono nell'interesse dell'America, né degli stessi super-ricchi.
Quest'anno la relazione economica annuale del presidente ha rivelato che dal 1979 a oggi il reddito dell'1% più ricco della popolazione statunitense è cresciuto del 14%: in pratica, questa esigua minoranza ha visto le proprie entrate aumentare di una somma pari al reddito del 40% più povero della popolazione. …...... super-ricchi, infatti, spendono una quota nettamente inferiore del loro reddito rispetto al resto della popolazione: le stime più accurate parlano di circa il 50% confrontato con una media del 90% degli altri cittadini. La concentrazione della ricchezza nelle fasce di reddito più alte si è tradotta in una riduzione della spesa per consumi di oltre 400 miliardi di dollari all'anno: pur spendendo molto, i super-ricchi hanno infatti patrimoni tali che la loro propensione al consumo risulta decisamente minore rispetto a quella dei redditi medi, mentre il loro tasso di risparmio è di gran lunga maggiore.…........ Tuttavia, l'aumento esponenziale delle disparità di ricchezza rende molto più difficile l'accesso a un'istruzione valida per le persone di reddito medio-basso. Un ragazzo di famiglia agiata che totalizza 1.100 punti ai test d'ingresso universitari ha molte più probabilità di conseguire la laurea rispetto a un suo coetaneo di basso reddito, che vanta un punteggio di 1.300. …....


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