sabato 18 aprile 2009

ASL e Piani di Distretto

sogni nel cassetto? Da mesi esiste l'atto aziendale , quanti e quali gli interventi fatti?.....Un esempio di impegno dei Distretti a Torino

Stralcio dall'Atto Azienda ASL TO 2 di Torino delibera del 30/settembre/08 Art. 17 - Distretti I Distretti rappresentano i centri di produzione, di organizzazione e di costo fondamentali dei Servizi sanitari territoriali. I direttori dei Distretti sono in stretta collaborazione con la Direzione Generale per la realizzazione delle strategie aziendali. Ad essi rispondono i Direttori di Dipartimento ed i Direttori di Strutture sanitarie complesse per le attività svolte nei Distretti . Il distretto svolge funzioni di tutela ai sensi dell’art. 3 – quinques del D. Lgs. 502/92 e s.m.i.ed assicura attraverso i dipartimenti e le strutture semplici e complesse i servizi di assistenza primaria relativa alle attività sanitarie e socio-sanitarie quali: ƒ Assistenza sanitaria di base, che comprende la medicina di base e la pediatria di libera scelta e il servizio di continuità assistenziale; ƒ Assistenza specialistica ambulatoriale; ƒ Attività di cure domiciliari; ƒ Assistenza sanitaria per i cittadini domiciliati o temporaneamente presenti sul territorio; ƒ Attività sanitaria e sanitaria a rilievo sociale in ambito ambulatoriale, domiciliare, residenziale e semiresidenziale rivolte a: - Attività di tutela della salute della donna, della famiglia e dell’infanzia - Attività di tutela dei disabili - Attività di prevenzione cura e riabilitazione delle dipendenze patologiche e del disagio psichico - Attività di tutela della popolazione anziana ƒ Educazione sanitaria e tutela della salute collettiva in coordinamento con il Dipartimento di Prevenzione. Il distretto si configura quale centro di riferimento a cui affluiscono le istanze sanitarie e socio-sanitarie della comunità e luogo in cui si garantisce la ricomposizione dell’offerta degli interventi secondo principi di equità, efficienza e appropriatezza in relazione alle risorse assegnate dalla Direzione Generale. Il distretto rappresenta un centro di responsabilità e di autonomia tecnico-gestionale ed economico-finanziaria nell’ambito degli indirizzi e delle risorse assegnate dalla Direzione Generale. Il Direttore di Distretto, è nominato dal Direttore Generale.

17.a L’organizzazione della Struttura Complessa Distretto L’ASL TO2 ha individuato 4 distretti sanitari, ciascuno con una popolazione superiore a 80.000 abitanti, che costituiscono 4 strutture complesse. La struttura Complessa Distretto è dotata di organico composto da: ƒ Direttore di Struttura Complessa ƒ Personale amministrativo e tecnico per le funzioni di collegamento con i servizi amministrativi posti a livello centrale e le funzioni amministrative/tecniche di supporto alle strutture sanitarie territoriali; ƒ Personale sanitario (Responsabili Infermieristici di Distretto) per le funzioni di coordinamento delle professionalità tecnico-sanitarie e infermieristiche delle Strutture Complesse e Semplici Territoriali e dei Dipartimenti (per le funzioni d’integrazione sovraordinate previste per il Distretto) e per fornire elementi tecnici necessari per la gestione complessiva del personale sanitario del Comparto.

17.b Le funzioni del Distretto Il distretto svolge l’attività di tutela e controllo della produzione attraverso le seguenti funzioni: ƒ Assegnazione alle singole strutture produttive di risorse di personale, tecnico-strumentali e strutturali compatibili con il budget assegnato dalla Direzione Generale e negoziato annualmente. ƒ Assegnazione alle strutture complesse e semplici territoriali, nonché alle equipes di Assistenza Territoriale dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta e alle branche specialistiche dei Medici specialisti ambulatoriali interni, di obiettivi in linea con gli indirizzi strategici della Direzione Aziendale riguardanti: - La produzione delle attività - La qualità delle prestazioni - L’equità dell’erogazione del servizio - L’efficienza dell’organizzazione dei servizi. ƒ Monitoraggio continuo del processo di erogazione delle attività e controllo dei processi organizzativi finalizzato a garantire la trasversalità e l’interrelazione nella rete dei servizi; Monitoraggio e valutazione dell’attività e dei relativi costi indotti dei MMG e PLS (pediatri di libera scelta), nonché controllo dell’appropriatezza prescrittiva attraverso le commissioni aziendali a ciò preposte; Verifica della corretta applicazione dei vincoli contrattuali del personale, nonché adozione degli istituti previsti in caso di violazioni di obblighi disciplinari; Elaborazione del programma delle attività territoriali; Gestione del rapporto con la Conferenza dei Presidenti di Circoscrizione; Coordinamento e concertazione con gli organi tecnici e gestionali degli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali per la definizione delle modalità operative di integrazione rispetto alle attività socio-sanitarie integrate; Gestione del rapporto con i soggetti convenzionati e accreditati, con i Presidi sanitari ex art. 43 e le associazioni di volontariato; Coordinamento della propria attività con gli altri distretti, con i dipartimenti ed il presidio ospedaliero aziendale; Gestione del budget assegnato per la formazione e ripartizione dello stesso in base agli obiettivi aggiornamento e di riqualificazione del personale; Valutazione e verifica della congruità delle dotazioni tecnologiche e strutturali, in relazione alle risorse assegnate dalla Direzione Generale; Gestisce e verifica i flussi informativi dei dati di attività e di utilizzo delle risorse; Indicazione dei livelli di compatibilità organizzativa e gestionale nell’attività libero professionale intramuraria.

17.c L’Ufficio di Coordinamento delle attività distrettuali Gli operatori di distretto si avvalgono dell’Ufficio di Coordinamento delle attività distrettuali ai sensi dell’art. 3 comma 2, del D. Lgs. 502/92 e s.m.i., con funzioni propositive e tecnico consultive, nonché di azione funzionale e tecnico-operativa rispetto alla rete dei servizi e delle attività distrettuali. l'ufficio è composto da: Direttore del Distretto; Direttori di Dipartimento operanti anche a livello territoriale; Direttori di Strutture Complesse territoriali ; un rappresentante dei MMG ed un rappresentante del PDLS operanti nel Distretto eletti ai sensi dei rispettivi AA.CC.MM. e delle disposizioni attuative regionali; il Responsabile Infermieristico di Distretto; Responsabili di Strutture Semplici limitatamente alla trattazione di argomenti di specifico interesse. un rappresentante dei medici specialisti ambulatoriali convenzionati operanti nel Distretto, designato aziendali; coordinamento delle attività didattiche e di ricerca scientifica proponendo piani di un rappresentante dei medicispecialisti ambulatoriali convenzionati operanti nel Distretto, designato dalle OO.SS. maggiormente rappresentative della categoria; un farmacista titolare o direttore di farmacia convenzionata con il S.S.N., designato dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative delle farmacie pubbliche e private operanti nel Distretto; l’ufficio è integrato, nelle materie afferenti all’area socio-sanitaria, dal Dirigente del Servizio socio-assistenziale del Comune di Torino o da suo delegato; Può essere richiesta la partecipazione dei Responsabili di altre strutture aziendali o loro delegati per la trattazione di argomenti per i quali siano necessarie competenze o conoscenze specifiche; nelle sedute dedicate alla programmazione ed al monitoraggio delle attività distrettuali partecipano altresì: ƒ due rappresentanti dei MMG e un rappresentante del PDLS operanti nel Distretto eletti ai sensi dei rispettivi AA.CC.MM. e delle disposizioni attuative regionali; competono a tale ufficio funzioni propositive e tecnico-consultive relative alle seguenti attività: ƒ supporto alle competenze assegnate al Direttore del Distretto, in particolare per quanto attiene l’elaborazione della proposta relativa al Programma delle attività territoriali nell’ambito degli indirizzi strategici della direzione aziendale, del budget attribuito per l’espletamento di tali attività; ƒ supporto al Direttore del Distretto ai fini dell’analisi del fabbisogno di salute della popolazione, mediante la definizione di un unico piano di rilevamento, avvalendosi dei dati epidemiologici e degli indicatori di processo, di risultato e di qualità; ƒ promozione di strategie operative condivise fra i fattori produttivi territoriali, finalizzate a soddisfare il reale bisogno di salute, sempre nell’ambito della programmazione aziendale e del budget assegnato; ƒ coordinamento tecnico-operativo fra le attività socio-sanitarie di competenza dell’A.S.L. e quelle socio-assistenziali di competenza dei Comuni, svolte nell’ambito territoriale del Distretto. ASL TO 2 “Torino Nord” ƒ monitoraggio e valutazione di tutte le attività poste in essere nell’ambito del Programma delle attività territoriali-distrettuali nonché dell’attività e dei relativi costi indotti dai medici di base e dai pediatri di libera scelta; ƒ definizione dei presupposti tecnico-operativi per la stipulazione della convenzione per l’esercizio delle attività socio-assistenziali a rilievo sanitario; ƒ determinazione, nell’ambito del budget assegnato, delle risorse da destinare all’integrazione socio-sanitaria e delle quote rispettivamente a carico dell’A.S.L. e degli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali; ƒ assicura l’integrazione delle attività di salute mentale gestite dal Dipartimento di Salute Mentale,dal Dipartimento delle Dipendenze, dal Dipartimento Materno Infantile e dal Dipartimento dell’Anziano.

orso castano: dunque gli strumenti per operare sono stati dati dalla Direzione Generale dell'AsL to2 all'esercitino dei Responsabili dell'Organizzazione della Struttura Complessa dei Distretti (parolona importante e lunga) , ma a distanza di sette mesi circa non e' stato pubblicato sul sito dell'ASL TO2 neppure una bozza deglii interventi fatti dai Responsabili dei Distretti, cosi' come neppure ( almeno quelli si potevano portare a conoscenza dei cittadini (!) i dati articolati sul consumo dei farmaci (tutti!!), dagli antitumorali agli ansiolitici (l'AIFA ha dato piu' di 400.000 euro per la farmacovigilanza , ed i dati sulle prestazioni poliambulatoriali e non . Nulla di questo e' stato pubblicato sul sito internet dell0pASL. Dunque l'atto aziendale si pubblica (cum laude del dr........) ed i dati da cui si potrebbe desumere indirettamente (con le precauzioni del caso) lo stato di salute della popolazione di quell'ASL , bene quei dati, che pure esistono (per i pagamenti) , quelli no! Chissa che ne pensa il dr .........., che si e' mostrato acuto studioso dell'architetura istituzionale dell'ASL .........

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