immagine ed "infanzia " da Wikipedia , clicca , ne vale la pena! "Nato in Italia da Luciano Capecchi e da Lucia "Lucy" Ramberg, Capecchi rimane presto orfano di padre, che verrà dato per disperso in Libia, dove era stato inviato come mitragliere contraereo. La madre, un'artista di origine americana, si fa ben presto notare dal regime fascista: dopo l'emanazione delle leggi razziali, la donna comincia a scrivere opuscoli antifascisti e antitedeschi. Quando Mario aveva cinque anni, Lucia fu prelevata dalla Gestapo e deportata a Dachau come prigioniera politica. La madre, prevedendo l'accaduto, riesce ad affidare Mario ad una famiglia di contadini, cui aveva dato i mezzi economici per mantenere suo figlio. Ma la guerra consumò rapidamente il denaro destinato a Mario, che un anno dopo viene abbandonato dalla famiglia che non può più mantenerlo. Si reca a piedi o con mezzi di fortuna a Verona alla ricerca del padre che riesce a trovare. Rifiutato da questi continua il suo vagabondaggio fino ad entrare in una banda di ragazzini di strada, che sopravvivono rubacchiando. Nel 1945 Mario comincia a stare malissimo, contrae il tifo e, raccolto da un ignoto "samaritano", si ritrova in un ospedale di Reggio Emilia, dove la madre, liberata da Dachau, lo ritrova."............. STAMINALI :La scoperta di Capecchi «La cosa più straordinaria di Mario Capecchi (nella foto) è che, a 72 anni, ha lo stesso entusiasmo di un ragazzo che inizia a fare ricerca». Così si è espresso Eugenio Sangiorgi, dell'Università Cattolica di Roma, commentando lo studio che lui e il premio Nobel 2007 hanno appena pubblicato su «Pnas» che, oltre a fornire informazioni e metodologie fondamentali per la cura delle malattie del pancreas, rimette in discussione la natura stessa delle cellule staminali. Servendosi di una proteina fluorescente, Capecchi e Sangiorgi hanno descritto, per la prima volta, un metodo per visualizzare le staminali all'interno del pancreas. E, hanno scoperto che a comportarsi da staminali non sono generiche cellule totipotenti, ma le cellule degli acini , deputate anche alla secrezione di enzimi fondamentali. Le staminali non servirebbero quindi solo come riserva, ma sarebbero dotate della capacità di generare nuove cellule secondo le necessità. Il metodo ideato, basato su frammenti di Dna attivabili con un farmaco, è potenzialmente utile in altri tessuti, (o.cod.)
Nessun commento:
Posta un commento