mercoledì 2 maggio 2012

da Ilsole24ore, Merkel: una Bei più forte?

orso castano : soldi dell'eurobanca per rilanciare gli investimenti anche in Italia. Forse questo spiega le pressioni di Napolitano per un'approvazione rapida dell'art 18 rivisto e spiegherebbe la nomina di Bondi per la Spending Review. Ma tanta fretta , troppa, suggerisce che c'e' una paura di fondo : la vittoria di Hollande in Francia che  ridarebbe fiato all SPD in Germania e fiato alla battaglia sindacale in Italia. Questo , forse, fa paura a chi voleva sterilizzare (Fornero? ma anche chissa' altro..) i diritti dei lavoratori in Italia per trasformaare il nostro in un paese in via di sviluppo, con la forza lavoro senza diritti certi ed alla merce' della finanza internazionale. L'unita' sindacale ed ancor piu' quella di una sinistra senza, a tuttoggi, un'alleanza chiara e' il punto debole su cui forzano la mano i vari Fornero e Monti , che credono solo alle ricette della finanza internazionale e non a togliere un po' di quattrtini ai piu' ricchi con una seria patrimoniale.

............ L'idea di una ricapitalizzazione della Banca europea per gli investimenti è al centro delle discussioni, grazie anche a una posizione della Germania più accomodante, fosse solo per motivi di politica interna. di Beda Romano .........«Posso immaginare il potenziamento ulteriore della Banca europea per gli investimenti», ha detto la signora Merkel alla Leipziger Volkszeitung. Di più, come fa di solito, il cancelliere non ha voluto aggiungere di Beda Romano ..............L'Italia sta facendo campagna sia per un rafforzamento del mercato unico, sia per un riorientamento del bilancio comunitario in modo da utilizzarlo per aiutare la crescita economica. «Sull'ipotesi di dare il via libera ai project bond, alle obbligazioni europee dedicate a specifici progetti infrastrutturali oggi in discussione con il Consiglio e il Parlamento non c'è ancora il benestare tedesco - spiega un esponente comunitario -, ma ci sembra che la posizione di Berlino si stia ammorbidendo»......................La Germania non vuole che un eventuale piano per la crescita si traduca in minori sforzi di risanamento dei conti pubblici. Al tempo stesso si rende conto della difficilissima situazione economica e sociale di molti paesi della zona euro. Non basta: il possibile (probabile?) arrivo all'Eliseo del candidato socialista François Hollande è fonte di nervosismo a Berlino, per l'impatto che potrebbe avere sia sul rapporto franco-tedesco che sul ruolo del partito socialdemocratico nella Repubblica Federale....................In questo contesto, al cancelliere tedesco fa comodo potersi affiancare al premier italiano. È un modo per evitare l'isolamento nel caso di vittoria di Hollande a Parigi e tentare di ammaliare l'opposizione socialdemocratica che potrebbe vincere nello Schleswig-Holstein e nel Nord-Reno Vestfalia. In un'ottica tedesca la partita ha obiettivi evidenti. Non è ancora chiaro quanto potrà ricavarne l'Italia. L'idea di Monti di non computare gli investimenti nel deficit pubblico continua a non piacere a Berlino. di Beda Romano - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/Hvxh5

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