sabato 12 maggio 2012

finalmente Spending Review ma la Casta Politica resta fuori, da l'Unita'

Obbligo generalizzato di rispettare i parametri Consip nell'acquisto di beni e servizi, sedute pubbliche per l'apertura delle buste negli appalti aggiudicati con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, possibilità di annullare d'ufficio le procedure d'acquisto che non risultano convenienti rispetto ai criteri nazionali.

A chi si applica
Sono le misure previste per contenere la spesa pubblica nel decreto legge sulla spending review, pubblicato l'8 maggio sulla Gazzetta Ufficiale (Dl 52/2012). Una cura, quella su cui vigilerà il commissario straordinario Enrico Bondi, che si applica a tutte le Pubbliche amministrazioni, compresi enti locali, società totalmente pubbliche partecipate in via diretta e indiretta e anche le Autorità indipendenti (dal Garante della Privacy all'Antitrust e all'Agcom). Fuori dal raggio d'azione del commissario taglia-spesa rimangono solo Camera, Senato, Quirinale e Consulta, tutelate da un'autonomia costituzionale che nemmeno l'emergenza-spesa pubblica può intaccare. Anche le Regioni godono di un'autonomia legislativa, ma più debole, per cui il decreto sulla spending review promette di occuparsi anche dei governatori impegnati nei piani di rientro dall'extra-deficit sanitario...............Acquisti e appalti
Acquisti e appalti sono i due capitoli cruciali su cui si dovrà esercitare l'azione del commissario alla spending review. Gli strumenti da azionare saranno quelli della trasparenza e dell'ancoraggio a parametri nazionali, per cercare di superare l'attuale situazione in cui ogni amministrazione si rivolge a fornitori "di fiducia" con il risultato di ottenere prezzi diversi per gli stessi beni e servizi. In pratica, i parametri di qualità e prezzo fissati dalla Consip diventano obbligatori per tutti gli acquisti effettuati dalle Pubbliche amministrazioni, e e gli strumenti telematici del ministero dell'Economia (Asta elettronica, portale acquistinrete e così via) vengono aperti a tutti con procedure più semplificate. Un'iniezione di trasparenza viene riservata anche agli appalti, attraverso l'obbligo di aprire le buste sempre in seduta pubblica.

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