domenica 6 maggio 2012

da quotidianosanita'.itPubblico impiego. Ecco come cambierà. C'è l'accordo tra Sindacati-Governo-Regioni


orso castano : era ora , bene la Cosmed !!. Adesso vedremo se ci sara' concretezza e rispetto degli accordi, nonostante le  opposizioni delle varie caste e lobbies . Speriamo bene ,  ma riferiremo.E se fosse un modello per il Privato ? Camusso non mollare e ....speriamo che vinca HOLLANDE !!

Cosmed. Riforma pubblico impiego: "E' finito il periodo brunettiano"

04 MAG - "Almeno a parole il clima è cambiato, l’impianto punitivo della Brunetta è, almeno politicamente, intaccato. Adesso occorrono fatti concreti e conseguenti". Così, in una nota Costantino Troise, Segretario generale della Cosmed, che sottolinea come "è stato recuperato il ruolo delle Regioni come datori di lavoro, e come tale interlocutori indispensabili per ogni intesa che riguardi aspetti normativi ed economici del personale dipendente del Ssn".
 Per la Confederazione dei medici e de dirigenti della sanità "il protocollo segna indubbiamente una svolta dopo il periodo “brunettiano” e segna la fine di una lunga “guerra fredda” che aveva come obiettivo l’azzeramento del ruolo del sindacato, definendo per legge materie tradizionalmente oggetto di accordi sindacali".
In particolare, prosegue la nota "viene affermata esplicitamente la necessità di superare “la logica dei tagli lineari” e “l’approccio finanziario e ragionieristico”. 


lL Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Le Regioni,
le Province e i Comuni, le Organizzazioni sindacali, concordano quanto segue.
La pubblica amministrazione é stata oggetto negli ultimi anni di una serie
di interventi che hanno comportato una drastica riduzione della spesa
(attraverso i tagli lineari) e una profonda riorganizzazione. La logica dei tagli
lineari ha effettivamente ridotto la spesa pubblica, ma non ha favorito il
diffondersi della cultura dell’ottimale organizzazione delle risorse, secondo
principi di efficienza, efficacia ed ecohomicita. Gli interventi preannunciati in
tema di spending review debbono rappresentare un’occasione per superare
l'approccio finanziario e ragionieristico della spesa pubblica ed avviare un
processo di modernizzazione dell'amministrazione pubblica attraverso
un’attivita di proforlda razionalizzazione.
La situazione di crisi impone pero che siano create condizioni di
misurabilita, veriticabilita e incentivazione della qualita dei servizi e delle
funzioni pubbliche in modo da valorizzare le professionalita dei lavoratori
pubblici ed avere parametri significativi per le politiche premiali nei loro
confronti.
lnvestire nella qualita della Pubblica Amministrazione as indispensabile per
dare efficacia all'azione pubblica nel quadro di imparzialita, buon andamento e
legalita e come elemento essenziale per favorire e garantire la crescita socio-
economica del Paese. Alle risorse necessarie puo e deve concorrere la riduzione
degli sprechi e la responsabilizzazione dei centri di spesa.
ll miglioramehto delle funzioni pubbliche richiede una serie di interventi,
normativi e contrattuali, che riguardano:
un nuovo modello di relazioni sindacali;
.la razionalizzazione e la semplificazione dei sistemi di misurazione,
valutaziohe e premialita, honché del ciclo della perfomance;
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nuove regole riguardanti il mercato del lavoro nel pubblico impiego;
i sistemi di formazione del personale;
la dirigenza pubblica, rafforzandone ruolo, funzioni e responsabilita al fine di
garantirne una maggiore autonomia rispetto all'autorita politica;
- Un nuovo modello di relazioni sindacali.

Nel quadro del vigente modello di relazioni sindacali, va colta l’0ccasi0ne
per un importante patto sociale, che riguardi anche i datori di lavoro delle
Regioni ed Enti locali, al fine di favorire la partecipazione consapevole dei
lavoratori ai processi di razionalizzazione, innovazione e riorganizzazione delle
pubbliche amministrazioni. Questo percorso, prima della riapertura delle
trattative per i rinnovi contrattuali, va attuato rimodulando il quadro
legislativo per offrire alle parti, ad entrambi i livelli di contrattazione,
strumenti e criteri per raggiungere questi obiettivi, coerenti con le autonomie
costituzionalmente riconosciute.
In particolare le Parti concordano sulla necessita dell'emanazione di un
provvedimento legislativo che riguardi:
- il riconoscimento della contrattazione collettiva e del CCNL come la
fonte deputata alla determinazione dell'assetto retributivo e di
valorizzazione dei lavoratori pubblici nel rispetto dei ruoli organizzativi
e di rappresentanza delle parti, fermo restando quanto previsto all'art. 2
comma 3 del decreto legislativo 165 del 2001, relativamente alle
prerogative contrattuali attinenti il rapporto di lavoro;
- collegare ai processi di mobilita percorsi di qualificazione e formazione
professionale, coinvolgendo le organizzazioni sindacali, per garantire la
funzionalita e la qualita del lavoro nell’amministrazi0ne di destinazione;
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la predisposizione di vincoli e procedure per garantire trasparenza totale
sugli andamenti gestionali e finanziari degli enti per valutarne le ricadute
in termini occupazionali e retributivi;
- un coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nei processi di
razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni (ad esempio spending
review) secondo modalité coerenti con le autonomie previste
dall'ordinament0 (che comprenda anche una riflessione sulle societé
partecipate e controllate, Consorzi e Fondazioni) che accompagni anche i
processi di miglioramento ed innovazione nonché il sistema premiante e
incentivante al livello integrativo anche tenendo conto delle norme gié
vigenti in materia di risparmi derivanti da processi di riorganizzazione;
- la definizione di criteri trasparenti e il coinvolgimento delle
organizzazioni sindacali in tutte le fasi dei processi di mobilité
collettiva;
- il pieno riconoscimento del ruolo negoziale e delle prerogative delle RSU
nei luoghi di lavoro nelle materie previste dal CCNL;
- l’individuazione, nell’ambito delle materie di informazione sindacale,
anche di ipotesi di esame congiunto tra pubbliche amministrazioni e
organizzazioni sindacali;
Nell'ambito delle procedure di contrattazione collettiva il Governo si impegna
a:
fermo restando la riduzione del numero dei comparti e delle aree di
contmtmzione prevista dalla legge 4 marzo 2009 n.15, e fatta salva la
competenza della contrattazione collettiva per Findividuazione della
relativa composizione, individuare un numero di comparti e delle aree
che tenga conto delle competenze delle Regioni e degli enti locali - fermi
restando per questi ultimi i distinti comparti ed aree ed i relativi comitati
di settore - nonche di specifici settori;
rafforzare i poteri di rappresentanza delle Regioni ed enti locali nelle
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procedure di contrattazione collettiva, valorizzandone gli ambiti di
autonomia e di corresponsabilita nella definizione delle risorse destinate
ai rinnovi contrattuali.
- Razionalizzare e semplificare i sistemi di misurazione, valutazione e
premialita.
Le parti concordano sulla necessita di razionalizzare e semplificare i
sistemi di misurazione, valutazione e premialita nonché del ciclo della
perfomance previsti dal decreto legislativo 150 del 2009 anche mediante il
superamento del sistema della ripartizione dei dipendenti nelle fasce di merito
di cui all'artic0lo 19 del medesimo decreto, prevedendo di conseguenza
meccanismi atti ad assicurare la retribuzione accessoria differenziata in
relazione ai risultati conseguiti. Detti interventi saranno finalizzati a garantire,
anche con le competenze affidate alla contrattazione, un miglior bilanciamento
dei fattori valutativi in cui alla performance organizzativa venga assegnato un
ruolo pin signiticativo rispetto a quella individuale, tenuto conto dei diversi
livelli di responsabilita ed inquadramento del personale. ln particolare per i
dirigenti, in considerazione del ruolo rivestito rispetto alla perfomance delle
Amministrazioni, saranno comunque previsti rigorosi sistemi di collegamento
fra premialita e risultati individuali. Le Parti concordano altresi sulla necessita
di valutarne l’applicazi0ne in relazione alle peculiarita dei settori.
- Nuove regole riguardanti il mercato del lavoro
Visti gli ultimi interventi nell'ambito del mercato del lavoro privato, le
parti concordano di intervenire al fine di riordinare e razionalizzare le tipologie
di lavoro flessibile utilizzabili dalle amministrazioni pubbliche, anche mediante
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moditiche al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, con riguardo ai profili di
convergenza con il mercato del lavoro privato, di costituzione del rapporto di
lavoro, della responsabilita disciplinare, delle forme di mobilita, volontaria ed
obbligatoria, del personale.
Ijintervento normativo dovra riguardare, con riferimento anche alla
flessibilita in uscita, i seguenti punti:
a) salvaguardare e rafforzare nel mercato del lavoro pubblico i principi
previsti dall'articolo 97 della Costituzione;
b) individuare misure volte a favorire il piii ampio accesso ai pubblici uffici
da parte dei cittadini degli stati membri dell’Unione europea, senza
limitazioni derivanti dal luogo di residenza dei candidati;
c) confermare il principio dell'articolo 36 del decreto legislativo 165 del
2001, che il lavoro subordinato a tempo indeterminato é la forma
ordinaria per far fronte ai fabbisogni ordinari delle pubbliche
amministrazioni;
d] individuare e disciplinare le tipologie di lavoro flessibile utilizzabili nel
settore pubblico per esigenze temporanee o eccezionali, in relazione alle
diverse causali, con riferimento anche alle procedure di reclutamento e ai
limiti di durata;
A e] disciplinare, per specifici settori, percorsi di accesso mediante un
reclutamento ispirato alla "tenure-track", nel rispetto dell’articolo 97
della Costituzione e dei limiti alle assunzioni, definendo presupposti e
condizioni;
f) contrastare l’uso improprio e strumentale delle tipologie contrattuali di
lavoro ilessibile con disciplina della responsabilita dirigenziale e delle
sanzioni da applicare per il caso di abuso;
g) prevedere discipline specitlche per alcuni settori di attivita quali quello
della sanita e assistenza, della ricerca e dell'istruzione;
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h) valorizzare nei concorsi l'esperienza professionale acquisita con
rapp0rt0 di lav0r0 flessibile, tenendo c0nt0 delle diverse fattispecie e
della durata dei rapporti;
l) riordinare la disciplina dei licenziamenti per motivi disciplinari fermo
restando le competenze attribuite alla contrattaziorie collettiva
nazionale;
m) rafforzare i doveri disciplinari dei dipendenti prevedendo al contempo
garanzie di stabilita in caso di licenziamento illegittzimo;
n) fermo restando l'istitut0 della mobilita volontaria come uno degli
strumenti per far fronte ai fabbisogni di personale delle Pubbliche
Amministrazioni, garantire la possibilita, in particolari settori, di
derogare alla mobilita preventiva nel caso di indizione di c0nc0rsi per
figure professionali infungibili e nel caso di scorrimento delle graduatorie
concorsuali.
Le Parti convengono sulla necessita di attivare entro il 30 maggio
appositi tavoli di c0nfr0nt0 al fine di valutare appositi interventi per il
perscnale precario in servizio presso le Pubbliche Amministrazioni, fermo
restando la possibilita per le stesse di avvalersi, nel quadro della normativa
vigente, di norme ed accordi per la proroga 0 rinnovo dei contratti esistenti
l1€ll’3IIlbltO delle risorse disponibili.
- I sistemi di formazione del personale.
Le Parti concordano sulla necessita che la formazione riacquisti una
natura effettivamente funzionale volta ad incrementare la qualita e offrire a
tuttc il personale l’0pp0rtunita di aggiornarsi e di corrispondere all’ev0luzi0ne
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del fabbisogno di capacita. La f0rmazi0ne rappresenta infatti una leva decisiva
per fav0rire i processi di cambiamento, innovazione e profonda riforma della
pubblica Amministrazione, garantendo l’acquisizi0ne di nuove competenze, la
costruzione di nuove professionalita e l’affermarsi nelle strutture pubbliche
della cultura del servizio alla collettivita e della buona amministrazione.
ln tale contesto si concorda sulla necessita di riordinare il sistema delle scuole
pubbliche di formazione, sia centrali che l0cali, al fine di garantire l'0m0genea
f0rmazi0ne del personale pubblico, di migliorare il livello formativo
permanente dei dipendenti pubblici e ottimizzare l’all0cazi0ne delle risorse.
- La dirigenza pubblica: rafforzamento del ruolo, delle funzioni e delle
responsabilita anche al fine di garantirne una effettiva autonomia
rispetto all'0rgan0 di indirizzo politico politica.
Anche sulla dirigenza e necessario un intervento n0rmativ0
finalizzato a conseguire una migliore organizzazione del lav0r0 e di assicurare
alla dirigenza un'effettiva autonomia, rafforzando i meccanismi di selezione,
formazione e valutazione e qualificando le modalita di conferimento
dell'incaric0. A tal fine si dev0n0 rafforzare il ru0l0 e le funzioni e le
responsabilita dei dirigenti, garantendone una effettiva autonomia rispetto
all’0rgan0 di indirizzo p0litic0.
Occorre, altresi, il pieno riconoscimento del ru0l0 negoziale e delle prerogative
delle specifiche rappresentanze della dirigenza nelle amministrazioni e nei
luoghi di lav0r0.
E' necessario, poi, favorire la mobilita professionale e intercompartimentale
dei dirigenti. ll sistema di incentivazione dei dirigenti, infine, dovra essere
legato alla verifica della relazione fra le risorse disponibili utilizzate
[strumentali e umane] e realizzazioni ed effetti in termini di servizi, rispetto a
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obiettivi prefissati, ferme restando eventuali peculiarita nei singoli settori.
Al fine di attuare gli obiettivi della presente lntesa il G0vern0
promuovera appositi provvedimenti normativi, anche attraverso l’emanazi0ne
di una delega, concordati con Regioni, Province e Comuni, nonché apposite
direttive all’ARAN per le parti che d0vrann0 essere definite attraverso appositi
acccrdi da attuarsi nell’ambit0 della nuova stagione contrattuale.
Le Parti c0nc0rdan0 sulla necessita di momenti di verifica dello
stato di attuazione dell’intesa.


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