martedì 24 luglio 2012

Cervello, linguaggio, comunicazione: le novità di San Diegoda


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"La comunicazione è il nostro modo di esprimere sentimenti, pensieri ed emozioni: oggi la ricerca non solo fornisce indizi preziosi su come il cervello affronti tale compito, ma dà anche spunti su come potremmo indirizzare le cure dei disturbi della comunicazione", ha dichiarato in conferenza stampa Steven L. Small, MD, PhD, della University of Chicago...................................
  • .....Nuove regioni del cervello deputate al linguaggio. La risonanza magnetica funzionale (fMRI), osservando l’attività cerebrale di persone sane e affette da problemi di comprensione del linguaggio, ha infatti evidenziato la presenza di un'altra area che si attiva durante l'ascolto verbale. E' una regione che si estende dal lobo temporale mediale sinistro fino alle cortecce frontali e laterali di entrambi gli emisferi. (Nina Dronkers, PhD, abstract 837.13).
  • Anche il cervello "balbetta". La risonanza magnetica per immagini ha rivelato che la corteccia uditiva di una persona affetta da balbuzie si attiva in modo anomalo durante l'ascolto e la lettura di un testo, interferendo con l'azione dell'area deputata all'articolazione del linguaggio (Kate Watkins, PhD, abstract 563.1).
  • Diverso accento, diversa elaborazione. Se una persona dialoga con un connazionale, il suo cervello attiva l'area temporale che processa il suono della voce. Se l'interlocutore, invece, è straniero, viene coinvolto anche il giro temporale superiore, l'area che permette di adattare una parola al proprio accento e che identifica una specie di "identità sociale" alla lingua di provenienza (Patricia Bestelmeyer, PhD, abstract 169.13).
  • Quando la balbuzie è donna... Applicando una tecnica in grado di visualizzare le connessioni tra le diverse aree del cervello - il neuroimaging a tensore di diffusione o DTI (diffusion tensor imaging), si è osservato che la balbuzie cronica risulta da un deficit di comunicazione tra le aree di pianificazione e quelle di esecuzione del linguaggio dell'emisfero sinistro, più accentuato nelle donne. In compenso, però, nelle donne le parti destra e sinistra del cervello risultano collaborare in maggior grado, garantendo loro una maggiore probabilità di correggere il difetto di comunicazione (Soo-Eun Chang, PhD, abstract 790.9).
  • "Me l’ha detto un uccellino". Coma riusciamo a distinguere un discorso nel bel mezzo di un locale, disturbati dalla musica e dal vociare di altre persone? Lo studio sui neuroni di una particolare specie australiana di volatili ha consentito di chiarire il cosiddetto effetto "cocktail party", svelando che ciascuna delle cellule che formano i nervi acustici è in grado di riconoscere una specifica lunghezza d'onda - connotante un rumore, un suono o una voce - da qualsiasi parte essa provenga (Frederic Theunissen, PhD, abstract 275.17)

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