venerdì 6 luglio 2012

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Nervosismo premestruale.

Nervosismo premestruale
Quello del nervosismo premestruale è un problema che molto spesso tende ad essere sottovaluto, eppure è altissima la percentuale delle donne che soffrono di sindrome premestruale, alcune addirittura in modo talmente forte da subire pesanti ripercussioni sul loro normale stile di vita.
Sebbene il nervosismo venga in alcuni casi considerato come l’emblema dei sintomi che caratterizzano la sindrome premestruale,  questa in realtà è molto più articolata ed è costituita da un insieme di sintomi fisici e psichici.

Nervosismo premestruale: una vera patologia.

Questo tipo di disturbo, che in alcuni casi arriva ad essere una vera e propria patologia, è diffuso soprattutto nelle donne tra i 25 ed i 40 anni, e questo perché, soprattutto la sfera psichica dei disturbi premestruali, viene in qualche modo amplificata dallo stress che senza dubbio e più forte per le donne che in questa fascia di età devono affrontare responsabilità in campo lavorativo, familiare etc..

Quando si manifesta?

La manifestazione dei sintomi avviene di solito nelle due settimane precedenti la comparsa del ciclo, aumentando man mano che questo si avvicina, e si attenua poi una volta che questo è terminato.

Non solo nervosismo.

Oltre nervosismo, è possibile individuare tutta una serie di sintomi come:
  • sbalzi d’umore,
  • stanchezza e spossamento,
  • insonnia,
  • o al contrario sonnolenza costante,
  • difficoltà di concentrazione,
  • apatia nei confronti di quelle che sono le normali aree di interesse del soggetto,
  • improvvisi attacchi di fame con il desiderio di particolari generi di alimenti come pasta, biscotti, cioccolato o comunque di alimenti ricchi di carboidrati,
tutti sintomi che per molti versi ricordano quelli tipici della depressione.

Anche disturbi fisici.

Oltre alle alterazioni della sfera emotiva e psichica vi sono anche tutta una serie di disturbi fisici come: 
  • gonfiore al seno ed all’addome,
  • frequenti emicranie,
  • comparsa di brufoli o acne,
  • crampi e dolori muscolari.

Terapia farmacologica per la produzione degli ormoni?

Come già accennato in precedenza vi sono casi in cui questi sintomi sono talmente forti da diventare addirittura invalidanti condizionando in modo molto pesante la qualità della vita della donna e le sue prestazioni in ambito lavorativo ed affettivo, in questi casi è necessario ricorrere al parere di un ginecologo che prescriva un tipo di terapia adeguata magari con dei farmaci che regolarizzino la produzione di ormonale.
La maggior parte dei sintomi premestruali sia fisici che psichici infatti sono legati a squilibri ormonali, non sempre però è necessario ricorre a terapie farmacologiche per attenuarli, nella maggior parte dei casi infatti quando cioè la sindrome ed il nervosismo premestruale si presentano in forma lieve o media è possibile attenuarne i disturbi semplicemente seguendo poche semplici regole di vita.

Sindrome premestruale e alimentazione.

Alimenti da ridurre o evitare.

Uno dei modi con cui si può cercare di attenuare i sintomi della sindrome premestruale è l’alimentazione, sarebbe opportuno infatti cercare di limitare:
  • il consumo di alimenti ricchi di sale che possono favorire la ritenzione idrica e quindi il senso di gonfiore,
  • gli alimenti pesanti ricchi di condimenti e grassi e quindi difficili da digerire.
In questo periodo infatti il fegato è già sottoposto ad un duro lavoro per cercare di smaltire l’eccessiva produzione di ormoni, per cui sarebbe meglio cercare di non affaticarlo ulteriormente cercando di prediligere alimenti leggeri.
Andrebbe inoltre sensibilmente ridotto il consumo di caffè, tè e di tutte le bevande che contengono sostanze eccitanti e di quelle gasate che possono accentuare il senso di gonfiore.

I benefici delle fibre,  carboidrati, frutta, infusi e tisane.

Per contrastare gli sbalzi d’umore e la carenza di serotonina può essere opportuno incrementare leggermente le fonti carboidrati come pasta pane, riso, etc.. preferendo quelli integrali a quelli di grano duro inoltre si avrà anche un incremento dell’apporto di fibre molto utili per contrastare l’irregolarità intestinale tipica di questo periodo. Per lo stesso motivo può essere utile assumere anche abbondanti porzioni di frutta, soprattutto mele e pere, e verdura. Via libera invece ad infusi e tisane a base di erbe rilassanti e purificanti come ad esempio una bella camomilla prima di andare a letto.

L'importanza dell'attività fisica.

Oltre all’alimentazione altro elemento che influisce in modo determinante è l’attività fisica, fare movimento con regolarità infatti non solo è importante per mantenere più sano e reattivo l’organismo da un punto di vista fisico, ma contribuisce anche ad abbassare i livelli di stress e favorisce il rilassamento, riuscire a fare uno sport con regolarità sarebbe quindi un ottima terapia ma se non se ne ha la voglia o la possibilità può essere sufficiente anche fare delle lunghe passeggiate, un po’ di cyclette la sera davanti alla tv, purchè si cerchi di fare almeno 20 minuti al giorno di attività fisica.

Yoga, fitoterapia

Se dieta e movimento non fossero sufficienti è possibile usare altri strumenti per cercare di alleviare il nervosismo e la sindrome premestruale come lo yoga, disciplina molto utile per imparare a controllare e rilassare sia il corpo che la mente, terapie alternative come la fitoterapia , che sembrano essere molto utili per contrastare i disturbi premestruali in modo naturale.

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