martedì 24 luglio 2012

Germania, Pmi scende per terzo mese in luglio, peggio di attese


orso castano : in un'economia globalizzata , dove i prodotti vengono venduti in tutti i paesi del mondo, a parte, ovviamente, alcuni prodotti , il cui trasporto incide molto sul prezzo finale,  vedono un mercato lontano troppo sfavorevole e meno competitivo, bene , in un mercato di questo tipo e' ovvio che la perdita della capacita' di acquisto d questi prodotti nei paesi piu' vicini al produttore, si ripercuote negativamente sul produttore stesso che rischia la sovrapproduzione. Non salva, alla lungza,  neppure la delocalizzazione perche' la dinamica dei salari cresce man mano che il livello di benessere si diffonde in parallelo con le rivendicazioni salariali. Inoltre la robotizzazione delle tecniche produttive rende un'ora di un'operaio specializzato che lavora e produce tramite robot, molto piu' produttiva che non quella di un operaio che produce alla vecchia maniera.Ne consegue pero' che un robotizzazione spinta fa calare l'occupazione reinnestando tra i lavoratiri dei paesi piu' avanzati richieste per un welfare che tuteli dalle perdite dei livelli di benessere ormai da tempo acquisiti. >Pur nonj essendo cosa automatica, pure la "battaglia" per il mantenimento di un welfare efficiente , diventera' , sempre di piu', una dei temi caldi nella vita politica dei paesi piu' tecnologizzati e spingera' le parti politiche che difendono un wefare garantista e riequilibbratore di rticchezza ad alzare il tiro su questo obiettivo. All'inverso i produttori piu' tecnologizzati avanzeranno nei confronti dello stato politiche assistenziali rìspetto al supporto di innovazione tecnologica non potendo farcela da soli e dovendo trenere posizioni leader sui mercati per mantenere margini di profitto utili alla loro stessa sopravvivenza.

BERLINO (Reuters) - Il settore privato della Germania si è contratto per il terzo mese di seguito in luglio, segno che la maggiore economia europea potrebbe registrare una flessione nel terzo trimestre dopo un probabile calo nel secondo e trovarsi così indebolita dalla crisi del debito che sta ingolfando gran parte del Vecchio Continente.
L'indice Pmi composite di Markit è sceso a 47,3 questo mese da 48,1 di giugno, secondo la stima flash pubblicata oggi, nettamente sotto la soglia di 50 che separa crescita da contrazione.
E' il più intenso rallentamento da giugno 2009 e mostra un indebolimento delle nuove commesse sia nel settore manifatturiero sia nei servizi.
Secondo il capo economista di Markit Chris Williamson, i numeri fanno pensare a un Pil tedesco in calo dello 0,1% nel secondo trimestre.
"C'è un quadro abbastanza evidente che le condizioni della Germania stanno peggiorando marcatamente, soprattutto nella manifattura e questo è un sintomo che la domanda interna ed estera continuano a peggiorare", ha spiegato.
L'indice sul settore manifatturiero è sceso a 43,3 da 45,0 di giugno, sotto le stime di un sondaggio Reuters tra 32 economisti che si aspettavano in media 45,3 e sotto anche la previsione più bassa di 44,5.
Il dato sui servizi è sceso a 49,7 da 49,9 contro attese per 50,0. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

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