venerdì 13 luglio 2012

sostegno alla piccola autoimprenditorialita' del Comune di Torino


Imprenditorialità

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Aggiornamento: 
 Novembre 2011
Ultima modifica: 
 Gennaio 2012
Notizie e informazioni utili per chi intende avviare un’attività imprenditoriale.

Premessa

L’obiettivo di questa scheda è fornire a chi sta pensando di mettersi in proprio:
  • le informazioni di base per valutare in autonomia la fondatezza della propria idea imprenditoriale;
  • una serie di spunti utili all’orientamento e a individuare gli uffici e i servizi dedicati esistenti sul territorio;
  • la messa a fuoco delle prime incombenze e criticità legate all’apertura di un’attività.
Questa scheda quindi NON è un manuale per aspiranti imprenditori.
Non intende consegnare al lettore informazioni dettagliate e valide universalmente su quante e quali siano le fonti di finanziamento pubblico legate a un tipo di attività, o su quali siano le dieci mosse fondamentali per diventare perfetti imprenditori. Riteniamo che una fonte di tale natura non possa esistere proprio in virtù dell’argomento trattato, in quanto nessun documento a carattere divulgativo/teorico può sostituirsi allo spirito imprenditoriale e alle capacità del singolo individuo.

Presupposti minimi per la creazione d’impresa

Quando si decide di mettersi in proprio è opportuno effettuare una serie di valutazioni a carattere personale, strategico ed economico, per ridurre al minimo le possibilità di fallimento della propria idea imprenditoriale.

Analisi delle proprie motivazioni e conoscenze professionali

Innanzitutto, è importante svolgere un'attenta analisi di quelle che sono le proprie capacità e i propri requisiti specifici e valutare se essi corrispondono alle caratteristiche che un imprenditore dovrebbe possedere.
Oltre all’esperienza e al profilo professionale del potenziale imprenditore, che dovrebbero essere coerenti con il tipo di attività che si desidera intraprendere, in un contesto simile sono proprio le caratteristiche personali - quali ad esempio l’attitudine alla negoziazione e al cambiamento oppure la predisposizione ad assumere il rischio e a saperlo valutare - a svolgere un ruolo di primaria e sostanziale importanza e a fare da premessa al buon esito di una qualsiasi iniziativa in ambito imprenditoriale.
Ecco alcuni tratti caratteriali che possono definire il profilo di un soggetto adatto all'attività imprenditoriale:
  • desiderio di realizzare qualcosa con le proprie forze;
  • capacità di sostenere ritmi di lavoro serrati;
  • bisogno di autonomia;
  • fiducia nelle proprie capacità di controllo degli eventi esterni;
  • moderata propensione al rischio;
  • capacità di leadership;
  • attitudine alle relazioni umane;
  • capacità organizzativa.

Ricerca dell'idea e sua successiva verifica

Altro elemento fondamentale, e all’apparenza ovvio, è l’esistenza di una chiara, coerente e realizzabile idea d’impresa, fondamentale per la stesura di un buon progetto o Business Plan.
L'idea può essere originale e innovativa, anche se non è detto che per avere successo una nuova impresa debba basarsi unicamente su idee nuove. Essa, pur avendo aspetti profondamente innovativi può, infatti, riguardare mercati già sondati e sviluppati da altre aziende.
Tre sono le possibili alternative:
  1. avvio di una nuova impresa;
  2. acquisizione di un'impresa già esistente;
  3. avvio di un'impresa in franchising.
Per la verifica dell'idea ci si può rivolgere a quei servizi che offrono consulenza e assistenza tecnico-burocratica.
  • Invitalia - Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa ricopre, a livello nazionale, il ruolo di unico referente istituzionale per i giovani che intendano mettersi in proprio, da soli o in società, svolgendo tutte le funzioni e i compiti necessari per sostenere l'intero processo di creazione d'impresa.
    http://www.invitalia.it
  • I BIC - Business Innovation Centre sono nati nel 1984 per dare un impulso alla creazione e allo sviluppo di piccole e medie imprese a carattere innovativo. Nell'ambito del sostegno allo sviluppo d'impresa forniscono assistenza nell'elaborazione di idee e progetti; tutoraggio ai nuovi imprenditori; ospitalità negli incubatori; consulenza specializzata in marketing, tecnologia, gestione aziendale; formazione e consulenza specialistica per lo sviluppo d'impresa; assistenza per l'accesso ai programmi UE.
    http://www.bic-italia.net
  • Il Settore Nuove Imprese è uno sportello d'orientamento pubblico creato dalle Camere di Commercio, che mette a disposizione informazioni e assistenza in grado di coprire un ampio fronte di esigenze. In particolare, offre supporto per le procedure necessarie all’avvio di un’attività, consulenza sulle opportunità di finanziamento, formazione sulle più importanti tematiche/materie gestionali o organizzative. Sul Portale Servizi per le Imprese e il Territoriohttp://serviziterritorio.retecamere.it sono disponibili test di autovalutazione delle potenzialità imprenditoriali, test per valutare il rischio d’impresa, test sulla redazione del bilancio d’impresa, banche dati sulle autorizzazioni necessarie all’avvio di un’attività, sugli incentivi esistenti. E’ possibile richiedere informazioni e assistenza on-line gratuita compilando l’apposito modulo, anche se è comunque opportuno rivolgersi alla Camera di Commercio competente territorialmente.
    http://www.camcom.gov.it
  • La rete Enterprise Europe Network, coordinata dalla Direzione Generale per le Imprese della Commissione Europea, ha unificato le due reti EIC - Euro Info Centre e IRC - Innovation Relay Centre. Ha come obiettivo quello di fornire supporto all'attività imprenditoriale e alla crescita delle imprese in Europa. Essa costituisce, infatti, un'interfaccia tra le istituzioni europee e quelle locali, svolgendo attività di informazione, orientamento e assistenza agli operatori economici pubblici e privati su tutte le materie comunitarie riguardanti le imprese.
    http://ec.europa.eu/enterprise-europe-network
L'idea imprenditoriale è un'idea capace di dar vita a un'impresa economicamente autonoma e in grado di vendere un prodotto o un servizio sul mercato. Nella fase iniziale la questione più difficile, in un mercato libero, non è produrre ma vendere. L'idea imprenditoriale, ovvero l'intuizione iniziale, nasce dall'osservazione della realtà e corrisponde, sostanzialmente, alla percezione di uno spazio di mercato che potenzialmente può essere conquistato. Significa, per esempio, individuare domande di beni e servizi non adeguatamente soddisfatte per prezzo, ma anche per qualità. Oppure riuscire ad individuare fenomeni di concentrazione dell'offerta che potrebbe, invece, essere spezzata.

Analisi del mercato

L'obiettivo base che un neo imprenditore deve prefiggersi è quello di capire se esiste un mercato per il prodotto/servizio che l'azienda intende produrre. E' necessario, pertanto, valutare:
  1. quale prodotto/servizio si vuole vendere;
  2. a chi lo si vuole vendere;
  3. quali bisogni si intende soddisfare;
  4. come si intende produrre il prodotto/servizio;
  5. come opera la concorrenza.
Il successo di un'impresa dipende, infatti, dalla sua capacità di soddisfare le richieste del segmento di mercato individuato. Spesso non si possono sostenere i costi di una vera e propria ricerca di mercato. Può essere, tuttavia, utile attingere alle informazioni disponibili presso le varie associazioni di categoria, nonché rivolgersi alla locale Camera di Commercio per verificare se siano già presenti sul territorio aziende che offrono un servizio analogo a quello che si vorrebbe avviare.

Informazioni generali sulla scelta della forma legale

Chi desidera avviare un'attività economica deve, innanzitutto, scegliere la forma legale in cui svolgere la propria attività. Nella scelta della forma legale di un'impresa bisogna considerare alcuni elementi:
  • il numero dei soci;
  • il volume di affari che si prevede di realizzare nel medio periodo;
  • gli obiettivi e i rischi dell'impresa;
  • l'entità dei capitali da investire;
  • il grado di responsabilità giuridica dell'imprenditore.

Impresa individuale

L'impresa individuale fa capo a un solo titolare, che ne promuove l'attività e che assume su di sé tutto il rischio d'impresa. In caso di fallimento o di debiti, il titolare ne risponde con tutto il suo patrimonio. Per avviare un'impresa sotto questa forma, non è necessario ricorrere a un notaio (come, invece, avviene per le società), bensì sono sufficienti l'apertura della Partita IVA, l'iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio e l'iscrizione a eventuali albi, registri o elenchi a seconda del tipo di attività da intraprendere. Date le sue caratteristiche, l'impresa individuale è adatta solo per attività di dimensioni limitate (es. di tipo artigianale e commerciale). Nello svolgimento delle sue funzioni il titolare può avvalersi di dipendenti e collaboratori.
Un tipo particolare di impresa individuale è l'impresa familiare, nella quale collaborano il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado. I familiari hanno diritto, in quanto collaboratori, al mantenimento e alla partecipazione agli utili in rapporto al lavoro prestato (al titolare spetta almeno il 51% dell'utile). I rischi della gestione restano in capo al titolare, che risponde con il suo intero patrimonio personale. L'impresa familiare si può costituire con una scrittura privata autenticata oppure con un atto pubblico.

Società di persone

Sono società di persone la SS - Società Semplice, la SNC - Società in Nome Collettivo e la SAS - Società in Accomandita Semplice. Con il contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi per l'esercizio in comune di un'attività di carattere economico allo scopo di dividerne gli utili. Nelle società di persone, i soci (a eccezione di quelli accomandanti della SAS) rispondono illimitatamente e solidalmente per qualsiasi debito contratto nell'esercizio dell'attività. Quindi, per i debiti contratti dalla società, i soci rispondono sia con il patrimonio privato sia con quello della società. L'unico tipo di tutela per i beni personali è rappresentato dal fatto che i creditori sociali possono rivalersi sui patrimoni dei singoli soci solo dopo che il patrimonio sociale si sia rivelato insufficiente allo scioglimento del debito.
La Società Semplice non è una forma molto comune e può esercitare solo attività non commerciali (es. agricola, professionale, gestione di proprietà mobiliare o immobiliare). Il contratto sociale può essere stipulato in qualsiasi forma, anche verbale, sia pure nel rispetto delle disposizioni previste in base alla natura dei beni conferiti, mentre è obbligatoria l'iscrizione della società al Registro delle Imprese.
Invece, le SNC e le SAS hanno come prerogativa l'esercizio di un'attività commerciale.
La Società in Nome Collettivo può essere costituita per mezzo di un atto pubblico o di una scrittura privata autenticata. Questo tipo di forma è indicata per le piccole realtà, ma non quando ci siano grossi rischi d'impresa o costi iniziali troppo elevati. Può esercitare sia attività commerciali sia attività non commerciali. Non è richiesto un minimo di capitale sociale da versare.
La Società in Accomandita Semplice si differenzia da quella in nome collettivo perché presenta due tipi diversi di soci: i soci accomandatari responsabili solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali e i soci accomandanti, che sono solamente apportatori di capitale, ma non partecipano all'amministrazione della società e rispondono solo per il capitale versato.

Società di capitali

Sono società di capitali la SRL - Società a Responsabilità Limitata, la SpA - Società per Azioni e la SAPA - Società in Accomandita per Azioni. Le società di capitali garantiscono che il rischio imprenditoriale è al massimo pari al capitale sociale; quindi, il patrimonio dei soci rimane distinto da quello della società. Mentre le SAPA e le SpA sono tipologie societarie utilizzate, generalmente, per realtà economiche medio-grandi, le SRL rappresentano la forma più diffusa.
Nella Società a Responsabilità Limitata il capitale sociale versato deve essere almeno di € 10.000 e la sua costituzione deve avvenire alla presenza di un notaio; allo stesso modo è necessario ricorrere al notaio per ogni cessione e trasferimento di quota della società. Diversamente dalle SpA la quota sociale non può essere rappresentata da azioni. La sua amministrazione è affidata a un Consiglio di Amministrazione o a un gruppo di amministratori, che devono essere dei soci.
La Società per Azioni è caratterizzata dalla responsabilità limitata dei soci e dal fatto che la partecipazione di questi al capitale sociale è rappresentato da azioni. Essa deve costituirsi per mezzo di un atto pubblico.
La Società in Accomandita per Azioni è sostanzialmente una società per azioni modificata dalla presenza di soci accomandatari con responsabilità patrimoniale illimitata, a cui è connesso il compito di amministrare la società.

Società cooperative

Le società cooperative hanno uno scopo mutualistico. In questo particolare tipo di società le persone si uniscono non per scopi di lucro, ma per fornire ai propri soci dei benefici, che possono consistere in beni, servizi o occasioni di lavoro, a condizioni più vantaggiose di quelle offerte dal mercato. Il capitale della società cooperativa è variabile, ossia non viene determinato in un ammontare prestabilito in modo da consentire il libero ingresso e la libera uscita dei soci. Si possono costituire sia come SCRL - Società Cooperative a Responsabilità Limitata, in cui la responsabilità dei soci è limitata al patrimonio della società, sia come Società Cooperative a Responsabilità Illimitata, in cui la responsabilità dei soci è illimitata e solidale. Per la costituzione di questo tipo di società è necessario l'intervento di un notaio. Il numero minimo dei soci è di tre per le società con responsabilità limitata, mentre è di nove per quelle a responsabilità illimitata.

Normativa di riferimento

  • Codice Civile, libro V del lavoro, titolo V delle società, artt. 2247-2510.
  • Decreto Legislativo 28 dicembre 2004, n. 310 "Integrazioni e correzioni alla disciplina del diritto societario ed al testo unico in materia bancaria e creditizia", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 305 del 30/12/2004.
  • Decreto Legislativo 17 gennaio 2003, n. 6 "Riforma organica della disciplina delle società di capitali e società cooperative, in attuazione della legge n. 366 del 3 ottobre 2001", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 17 del 22/01/2003.
  • Decreto Legislativo 17 gennaio 2003, n. 5 "Definizione dei procedimenti in materia di diritto societario e di intermediazione finanziaria, nonchè in materia bancaria e creditizia, in attuazione dell'articolo 12 della legge 3 ottobre 2001, n. 366", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 17 del 22/01/2003.
  • Legge 3 ottobre 2001, n. 366 "Delega al Governo per la riforma del diritto societario", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 08/10/2001.

Business plan

Caratteristiche, struttura e contenuti

Il business plan è un documento dettagliato e prospettico, che riassume in maniera organica ed efficace il progetto d'impresa per il quale si intende richiedere un finanziamento. Esso sviluppa in termini quantitativi gli obiettivi da raggiungere in un periodo medio-lungo, compreso tra tre e cinque anni, e analizza la loro compatibilità con le risorse di cui l'impresa dispone.
Ogni singolo elemento che compone il progetto viene analizzato nel dettaglio, esaminando le possibili conseguenze di diverse strategie finanziarie, competitive, produttive o commerciali.
L'analisi, che è alla base della redazione di questo documento, consente di determinare le risorse umane e finanziarie indispensabili per avviare e sviluppare una nuova impresa.
Deve avere una copertina sulla quale siano indicati il titolo, la denominazione dell'azienda, l'indirizzo della sede legale; deve possedere, inoltre, un indice e le pagine devono essere numerate. Per rendere il business plan più leggibile, è opportuno mettere in allegato i documenti che non sono essenziali alla spiegazione del progetto (es. i curricula dei soci, le tabelle, i progetti tecnici, gli studi di approfondimento, ...).
Il business plan deve essere costituito, indicativamente, dai seguenti punti:
LA PRESENTAZIONE
In questa sezione si può descrivere il progetto imprenditoriale e presentare l'azienda.
I punti da sviluppare possono essere:
  • descrizione e natura del progetto (tipo di attività e motivi per cui è stata prescelta, presentazione dei promotori e specificazione della forma legale dell'impresa);
  • individuazione degli obiettivi;
  • modalità di realizzazione;
  • persone coinvolte nel progetto e loro competenze/esperienze;
  • eventuali dipendenti.
IL PRODOTTO/SERVIZIO OFFERTO
In questa parte va evidenziata la conoscenza delle necessità dei clienti ai quali ci si rivolge e vanno analizzati tutti gli elementi che costituiscono il prodotto/servizio offerto.
I punti da sviluppare possono essere:
  • tipologia di cliente (consumatori finali o intermediari) e profilo a cui appartiene (età, reddito, area geografica, ...);
  • descrizione del bisogno da soddisfare;
  • descrizione del prodotto/servizio;
  • descrizione delle caratteristiche distintive dagli altri prodotti/servizi analoghi presenti sul mercato;
  • descrizione del prezzo (fascia prescelta), dell'immagine, dei tempi di consegna, delle garanzie;
  • eventuali brevetti/marchi depositati;
  • analisi dei punti di forza e di debolezza del proprio progetto d'impresa.
L'ANALISI DEL MERCATO
L'obiettivo di questa sezione è quello di collocare la nuova iniziativa imprenditoriale nell'ambito del mercato di riferimento.
I punti da sviluppare possono essere:
  • descrizione del mercato e dei suoi segmenti (condizioni generali e trend del settore, fattori di rischio, eventuali barriere all'entrata);
  • analisi della domanda e grado di competitività del settore (punti di forza e debolezze dei concorrenti);
  • fornitori.
LE SCELTE OPERATIVE
Il progetto deve descrivere:
  • scelte organizzative (previsione di dipendenti, mansioni, ...);
  • scelte produttive e strutturali (ubicazione, locali, allacciamento alle utenze, macchinari e attrezzature, personale);
  • scelte di marketing (piano delle vendite del prodotto/servizio offerto, distributori, previsioni e obiettivi di vendita);
  • scelte di finanziamento (indicazioni circa gli investimenti necessari e come si intende farvi fronte).
LE PREVISIONI ECONOMICO-FINANZIARIE
Consistono, in pratica, nella quantificazione di quanto descritto a livello qualitativo nelle sezioni precedenti. Questa parte deve contenere le previsioni dei bilanci relativi agli anni cui si riferisce il business plan (generalmente dai tre ai cinque anni).

Approfondimenti

Per approfondimenti puoi visitare i siti:

Informazioni pratiche per aprire un’impresa

Procedure per l'avvio dell'attività

La Legge 2 aprile 2007, n. 40 “Conversione in legge, con modificazioni del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7 recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 77 del 02/04/2007 - Supplemento ordinario n. 91, ha introdotto una significativa semplificazione delle procedure di avvio delle imprese. E' prevista, infatti, la compilazione di un unico modello introdotto dal Decreto Interministeriale 2 novembre 2007, "Approvazione del modello di comunicazione unica per la nascita dell'impresa", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 296 del 21/12/2007.
La ComUnica - Comunicazione Unica, divenuta obbligatoria a partire dal 1° aprile 2010, è una procedura che consente di assolvere contemporaneamente tutti gli adempimenti amministrativi previsti per l'iscrizione al Registro delle Imprese, ma anche quelli fiscali, previdenziali e assicurativi.
La domanda deve essere inviata per via telematica al Registro delle Imprese, che a sua volta la trasmetterà anche all'Agenzia delle Entrate, all'INPS e all'INAIL.
La compilazione degli appositi moduli informatici può essere effettuata utilizzando gratuitamente l'applicativoComUnicaStarWeb http://starweb.infocamere.it
I requisiti necessari sono:
PER INFORMAZIONI E CONTATTI:
Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito del Registro delle Imprese alla paginahttp://www.registroimprese.it/dama/comc/comc/IT/cu/.

I finanziamenti

Si possono in linea di massima individuare tre tipologie di finanziamenti o agevolazioni: comunitari, nazionali e regionali. Non è possibile ricorrere contemporaneamente a contributi previsti da leggi diverse per lo stesso progetto d'impresa. Per informazioni generali sulla normativa vigente in Italia consultare il sito del Ministero dello Sviluppo Economicohttp://www.sviluppoeconomico.gov.it (sezione Normativa).
Attenzione! Poter attingere a risorse finanziarie autonome è da considerarsi un prerequisito essenziale. L’alta mortalità progettuale è spesso causata dalla vaghezza dell’idea imprenditoriale e soprattutto dalla tendenza di molti potenziali imprenditori a infondere troppe speranze nell’aiuto statale, visto esclusivamente sotto forma di “sostanziosi” incentivi pubblici. Si deve essere consapevoli del fatto che, anche dove sia possibile accedere a fondi e sovvenzioni, questi sono di tipo straordinario, ovvero a copertura parziale, concessi in base a tempistiche e procedure specifiche, legati all’accertamento di determinati requisiti, e perlopiù disponibili solo dopo l’avvio di un’attività, mai in anticipo.

Agevolazioni comunitarie

I fondi strutturali sono il principale strumento finanziario utilizzato dall’Unione Europea per l’attuazione della cosiddettapolitica di coesione, che mira a riequilibrare i notevoli divari esistenti - a livello di sviluppo economico e di tenore di vita - tra le diverse regioni o categorie sociali dell’Unione. Dal dicembre 2007 è iniziata la nuova programmazione dei fondi strutturali (2007-2013). Tutte le informazioni, la modulistica e i settori per cui sono previsti finanziamenti sono reperibili al link http://www.to.camcom.it/Page/t08/view_html?idp=10917.
Per informazioni si consiglia di rivolgersi a:

Agevolazioni nazionali

Il Decreto Legislativo 21 aprile 2000, n. 185 rappresenta una sorta di testo unico, in cui vengono ridisegnati e accorpati gli incentivi all'autoimprenditorialità e all'autoimpiego previsti dalle precedenti leggi, definitivamente abrogate con l'entrata in vigore, il 21 ottobre 2004, del Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze 16 luglio 2004, n. 250"Regolamento recante criteri e modalità di concessione degli incentivi in favore dell'autoimprenditorialità, di cui al Titolo 1 del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185". Il provvedimento rende pienamente operativi gli articoli del Decreto Legislativo n.185/2000, stabilendo i criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni previste per la creazione e lo sviluppo di imprese costituite da giovani.
I DESTINATARI
Autoimprenditorialità
I giovani, che vogliono avviare una nuova impresa avvalendosi delle agevolazioni previste dalla legge, devono costituire una società che risponda a specifici requisiti:
  • la maggioranza assoluta deve essere detenuta da giovani di età compresa tra 18 e 35 anni compiuti, residenti nei territori di applicazione della legge;
  • la sede legale, amministrativa e operativa deve essere ubicata nei territori di applicazione della legge;
  • l'attività prevalente deve riguardare i settori della produzione di beni e della fornitura di servizi alle imprese.
Per accedere alle agevolazioni occorre formulare una domanda su apposito modulo, firmato dal rappresentante legale della società e corredato dal business plan e spedirla tramite raccomandata con ricevuta di ritorno a: Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - Funzione Impresa - via Calabria 46 - 00187 Roma. Ulteriori informazioni sui documenti da allegare si trovano sul sito di Invitalia nella sezione Presentare la domanda.
Autoimpiego
Il Decreto Legislativo n. 185/2000 gestisce anche le agevolazioni destinate all’autoimpiego, al fine di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di persone senza o in cerca di prima occupazione, tramite la creazione di imprese di piccola dimensione nei settori: produzione di beni, fornitura di servizi alle imprese, commercio.
Le iniziative per l’autoimpiego si suddividono in tre tipologie:
  1. lavoro autonomo, in forma di ditta individuale (ex Prestito d’Onore - L. 608/96 - art. 9 septies);
  2. franchising, in forma di ditta individuale o di società;
  3. microimprese, in forma di società di persone.
Per accedere alle agevolazioni occorre formulare una domanda, corredata dal business plan, che va spedita per mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno a: Invitalia Autoimpiego - via Boccanelli, 30 - 00138 Roma. I moduli si possono scaricare dal sito http://www.autoimpiego.invitalia.it.
COSA OFFRE IL DECRETO
Per favorire la creazione di una nuova impresa o l'autoimpiego, il Decreto Legislativo n. 185/2000 concede i seguenti benefici:
  • agevolazioni finanziarie per l'investimento sotto forma di contributi a fondo perduto e di mutui agevolati;
  • contributi a fondo perduto per le spese di gestione;
  • servizi di formazione, successivi alla presentazione della domanda, destinati alla crescita imprenditoriale dei giovani nelle nuove imprese;
  • servizi di assistenza tecnica e gestionale.
Per avere informazioni su territori di applicazione, entità delle agevolazioni previste, tipologie di progetti finanziabili e conseguenti limitazioni, è possibile consultare il testo di legge al linkhttp://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/00185dl.htm.
Per informazioni si consiglia di rivolgersi a:
  • Invitalia - Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - via Calabria 46 - 00187 Roma - numero azzurro 848886886 - Orario di risposta telefonica: lunedì-venerdì 9.00-18.00
    http://www.invitalia.it - E-mail: info@invitalia.it
    Il servizio è accessibile, previo appuntamento, presso la sede di via Boccanelli 30 nei seguenti orari: martedì e giovedì 10.30-12.30/14.30-15.30. Le richieste di appuntamento devono essere inviate via mail all'indirizzo sopra indicato.

Agevolazioni regionali

I finanziamenti regionali, qualora vengano accordati, hanno tempi di erogazione lievemente più rapidi rispetto alle altre forme di incentivi pubblici all'imprenditorialità giovanile e femminile: in media, intercorre all'incirca un anno tra il momento della richiesta e quello dell'erogazione.
Si possono, in linea di massima, individuare alcune caratteristiche che accomunano le leggi regionali. Innanzitutto, ne sono destinatari principali i giovani, le donne, i cassaintegrati, i lavoratori in lista di mobilità o licenziati, i portatori di handicap e, in alcuni casi, persone non comunitarie che desiderano mettersi in proprio.
Per usufruire delle agevolazioni occorre rivolgersi alla Regione oppure consultare il Bollettino Ufficiale, che è la fonte primaria di conoscenza delle leggi e dei regolamenti a carattere regionale, per sapere se i fondi sono ancora disponibili (spesso, infatti, alcune leggi non vengono rifinanziate) e per accertare che la propria azienda abbia le caratteristiche richieste. Infatti, le Regioni pongono spesso alcune condizioni per poter accedere all'erogazione dei fondi; tali condizioni possono riguardare, ad esempio, la forma giuridica della neoazienda (permettendo l'accesso ai finanziamenti solo alle ditte individuali, alle società di persone o alle cooperative) o la sede legale, amministrativa e produttiva, che deve essere ubicata nella regione presso la quale si fa richiesta dei finanziamenti. Di solito queste informazioni possono essere richieste alle associazioni di categoria o all'assessorato competente. Pertanto, si consiglia di rivolgersi sempre agli uffici della propria Regione.
FONDO DI GARANZIA PER L'ACCESSO AL CREDITO A FAVORE DELL'IMPRENDITORIA FEMMINILE E GIOVANILE ISTITUITO DALL'ARTICOLO 8 DELLA LEGGE REGIONALE 18 MAGGIO 2004, COME SOSTITUITO DALL’ART. 33 DELLA LEGGE REGIONALE 4 DICEMBRE 2009 N. 30
L.R. 18 maggio 2004, n. 12, art. 8 - B.U. Regione Piemonte 20/05/2004, n. 20
L.R. 4 dicembre 2009, n. 30, art. 33 - B.U. Regione Piemonte 07/12/2009, n. 48
La Giunta regionale ha approvato con D.G.R. n. 17 - 1180 del 07/12/2010, nuovi criteri di utilizzazione del fondo di garanzia regionale a favore dell’imprenditoria femminile e giovanile. E' possibile presentare domanda dal 08/03/2011.
DESTINATARI
Possono accedere ai benefici di questo fondo di garanzia le piccole imprese femminili e giovanili operanti nei settori ammessi dal Regolamento n. 1998/2006 ("De minimis"), iscritte al Registro Imprese, attive da almeno 12 mesi e aventi sede legale e operativa nel territorio della regione Piemonte.
Le imprese a prevalente partecipazione femminile devono essere così formate:
  • imprese individuali: il titolare deve essere donna;
  • società di persone e cooperative: almeno il 60% dei soci devono essere donne;
  • società di capitali: almeno i 2/3 delle quote di capitale devono essere detenute da donne e l'organo di amministrazione deve essere composto da donne per almeno i 2/3.
Le imprese a prevalente partecipazione giovanile devono essere così formate:
  • imprese individuali: il titolare deve essere un giovane di età tra i 18 a 35 anni;
  • società di persone e cooperative: almeno il 60% dei soci devono essere giovani di età tra i 18 a 35 anni;
  • società di capitali: almeno i 2/3 delle quote di capitale devono essere detenute da giovani di età tra i 18 a 35 anni e l'organo di amministrazione deve essere composto da giovani di età tra i 18 a 35 anni per almeno i 2/3.
AGEVOLAZIONI
L'agevolazione regionale prevede la concessione di una garanzia sui finanziamenti concessi dalle banche convenzionate con FINPIEMONTE S.p.A., soggetto gestore del fondo, pari all’80% dell’esposizione sottostante il finanziamento erogato. Il fondo opera come garanzia “sostitutiva”, per cui la banca non può richiedere ulteriori garanzie al soggetto beneficiario. Il limite massimo di finanziamento è pari a € 40.000, il limite minimo a € 5.000. La durata del finanziamento è di 72 mesi. Si evidenzia che l’intervento è destinato a piccole imprese già operative con contingenti problemi di liquidità che rischiano di creare difficoltà alle medesime.
PROCEDURE
La domanda deve essere:
  • compilata su appositi moduli predisposti in conformità alla legge, alla deliberazione dei criteri, alla determinazione che stabilisce le modalità di attuazione del citato fondo e alla D.G.R. n. 43-6907 del 17.09.2007 relativa alle linee guida e agli orientamenti applicativi in materia di "de minimis" e inviata telematicamente tramite il sitohttps://www.finpiemonte.info;
  • confermata da originale cartaceo, sottoscritto dal legale rappresentante dell'impresa e corredato da tutti gli allegati obbligatori, che dovrà essere spedito esclusivamente tramite posta A/R o corriere, entro i cinque giorni lavorativi successivi all'invio telematico.
Le domande sono esaminate da un Comitato Tecnico costituito da rappresentanti della Regione Piemonte e della FINPIEMONTE, a cui è affidata la gestione delle risorse finanziarie della legge. Il Comitato esprime un parere sulla finanziabilità della domanda e sull'ammissibilità delle spese, verificando la sussistenza dei requisiti soggettivi e oggettivi. In caso di parere favorevole, FINPIEMONTE trasmette alla banca la richiesta di finanziamento, accompagnata dalla lettera di garanzia. La concessione della garanzia avviene in seguito all'approvazione del Comitato Tecnico e della banca prescelta.
Per informazioni si consiglia di rivolgersi a:
  1. Assessorato al Bilancio e Finanze, Risorse Umane e patrimonio e Pari opportunità della Regione Piemonte - Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro - Settore Promozione e Sviluppo dell'Imprenditorialità e della Cooperazione - via Magenta 12 - 10128 Torino - tel. 0114324885 - 0114323689 - Orario dello sportello informativo: lunedì-venerdì 9.30-12.30
    http://www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/index.htm
    E-mail: direzioneB15@regione.piemonte.it - istruzione-lavoro@cert.regione.piemonte.it
  2. FINPIEMONTE S.p.A. - Galleria San Federico 54 - 10121 Torino - tel. 0115717711 (per informazioni e contatti) fax 011532988
    E-mail: finanziamenti@finpiemonte.it
Pagine relative ai finanziamenti regionali sul sito della Regione Piemonte:
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
  • Legge Regionale 18 maggio 2004, n. 12, art. 8 "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2004", pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 20 del 20/05/2004.
  • Legge Regionale 4 dicembre 2009, n. 30, art. 33 "Assestamento al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e disposizioni di natura finanziaria", pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 48 del 07/12/2009.
La Giunta regionale sta per approvare nuovi criteri di utilizzazione del fondo di garanzia regionale a favore dell’imprenditoria femminile e giovanile.
FONDO DI GARANZIA PER IL MICROCREDITO A FAVORE DELL'IMPRENDITORIA FEMMINILE E GIOVANILE ISTITUITO DALL'ARTICOLO 8 DELLA LEGGE REGIONALE 18 MAGGIO 2004, COME SOSTITUITO DALL’ART. 33 DELLA LEGGE REGIONALE DEL 4 DICEMBRE 2009 N. 30
L.R. 18 maggio 2004, n. 12, art. 8 - B.U. Regione Piemonte 20/05/2004, n. 20
L.R. 4 dicembre 2009, n. 30, art. 33 - B.U. Regione Piemonte 07/12/2009, n. 48
PRINCIPI GENERALI
Favorire l’accesso al credito ai soggetti che non sono in grado di fare autonomamente ricorso al credito bancario ordinario (soggetti non bancabili).
DESTINATARI
Imprese di nuova costituzione
Imprese di nuova costituzione in forma giuridica di società di persone, società cooperative di produzione lavoro, incluse le società cooperative sociali, e ditte individuali operanti nei settori ammessi dal Regolamento n. 1998/2006 (“De minimis”). Le imprese devono essere interamente formate da soggetti non bancabili, devono presentare domanda di agevolazione entro 12 mesi dalla data di costituzione (per le ditte individuali dalla data di iscrizione al Registro imprese) e devono avere sede legale e operativa nel territorio della regione Piemonte.
Titolari di Partiva IVA
Soggetti non bancabili titolari di Partita IVA nella fase di avvio della attività, che abbiano sede operativa fissa in Piemonte e siano residenti in Piemonte. Le domande devono essere presentate entro 12 mesi dall’attribuzione della Partita IVA.
SPESE AMMISSIBILI
Spese sostenute dalla data di costituzione dell’impresa o di attribuzione della Partita IVA fino a 24 mesi dall’erogazione del finanziamento.
Imprese di nuova costituzione:
  • spese in conto gestione;
  • acquisto di brevetti, realizzazione di sistemi di qualità, certificazioni di qualità, ricerca e sviluppo;
  • opere murarie e ristrutturazioni;
  • impianti, macchinari e attrezzature, software, arredi funzionali;
  • investimenti per la sicurezza;
  • spese di intermediazione con gli operatori immobiliari per la nuova collocazione dell’impresa;
  • mezzi di trasporto, limitatamente ai casi in cui risultino indispensabili per l’attività;
  • sistemi informativi integrati per l’automazione, impianti automatizzati o robotizzati, software, realizzazione siti;
  • spese generali nel limite del 20% della spesa complessiva ritenuta ammissibile.
Titolari di Partiva IVA:
  • spese in conto gestione relative a locazione immobili, formazione e aggiornamento, servizi e materiali di consumo, pubblicità;
  • sistemi informativi integrati per l’automazione, impianti automatizzati o robotizzati, software, realizzazione siti;
  • attrezzature e arredi da ufficio.
Sono ritenuti ammissibili anche i beni usati. Non sono ritenute ammissibili i beni acquisiti o da acquisire mediante contratto di locazione finanziaria e le spese sostenute per l’utilizzo di un marchio in franchising. Sono escluse le spese di gestione relative al personale, nonché i rimborsi ai soci e le spese autofatturate. I corsi di formazione professionale devono essere forniti da operatori accreditati per l’erogazione di attività di formazione professionale dalla direzione regionale competente o da enti qualificati e non devono essere stati finanziati con altre agevolazioni pubbliche.
NATURA DELL’AGEVOLAZIONE
Concessione di una garanzia sui finanziamenti concessi dalle banche convenzionate con Finpiemonte S.p.A., soggetto gestore del predetto fondo, pari all’ 80% dell’ esposizione sottostante il finanziamento erogato. Il fondo rilascia garanzia “sostitutiva”, per cui la banca non può richiedere ulteriori garanzie al soggetto beneficiario. Il limite minimo di finanziamento è di € 3.000, il limite massimo è di € 25.000.
Durata del finanziamento:
  • 48 mesi (di cui 6 di preammortamento) per importi fino a un massimo di € 10.000;
  • 72 mesi (di cui 12 di preammortamento) per importi fino a un massimo di € 25.000.
OPERATIVITA’
E’ possibile presentare domanda dal 28/10/2010.
MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
La domanda deve essere:
  • compilata su appositi moduli predisposti in conformità alla legge, alla deliberazione dei criteri, alla determinazione che stabilisce le modalità di presentazione delle domande e alla D.G.R. n. 43-6907 del 17.09.2007 relativa alle linee guida e agli orientamenti applicativi in materia di "de minimis" e inviata telematicamente tramite il sitohttps://www.finpiemonte.info;
  • confermata da due originali cartacei (uno per gli istituti di credito), sottoscritti dal legale rappresentante dell'impresa o dal Titolare di Partita IVA e corredati da tutti gli allegati obbligatori, che dovranno essere spediti esclusivamente tramite posta A/R o corriere, entro i cinque giorni lavorativi successivi all'invio telematico.
ITER DELLA DOMANDA DI AGEVOLAZIONE
Le domande saranno esaminate da un Comitato Tecnico di Valutazione presso FINPIEMONTE, che esprimerà un parere sulla finanziabilità della domanda, sull’ammissibilità e sulla congruità dei costi dichiarati, verificando la sussistenza dei requisiti soggettivi e oggettivi e che determinerà le modalità di erogazione effettiva del finanziamento. La concessione della garanzia avviene in seguito all’approvazione del Comitato Tecnico e della banca prescelta.
TUTOR PER IL MICROCREDITO
Ci sarà un tutor ad accogliere, accompagnare e monitorare nelle fasi di istruttoria, avvio e consolidamento del progetto imprenditoriale, i soggetti destinatari del fondo regionale di garanzia per il microcredito. L’attività di accompagnamento al microcredito a favore dei “soggetti non bancabili” è messa a disposizione da una rete di istituzioni no profit, coordinate e rappresentate dalla Fondazione Don Mario Operti e da un’associazione temporanea di scopo che coinvolge otto associazioni datoriali, coordinata e rappresentata dalla Confcommercio Piemonte.
Per il tutor visionare i seguenti link regionali:
http://www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/imprendi/dwd/fondom/sportelliMicrocredito.pdf
http://www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/imprendi/dwd/fondom/sportelliATSmicrocredito.pdf
Per informazioni si consiglia di rivolgersi a:
  1. Assessorato al Bilancio e Finanze, Risorse Umane e patrimonio e Pari opportunità della Regione Piemonte - Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro - Settore Promozione e Sviluppo dell'Imprenditorialità e della Cooperazione - via Magenta 12 - 10128 Torino - tel. 0114324885 - 0114323689 - Orario dello sportello informativo: lunedì-venerdì 9.30-12.30
    http://www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/index.htm
    E-mail: direzioneB15@regione.piemonte.it - istruzione-lavoro@cert.regione.piemonte.it
  2. FINPIEMONTE S.p.A. - Galleria San Federico 54 - 10121 Torino - tel. 0115717711 (per informazioni e contatti) fax 011532988
    E-mail: finanziamenti@finpiemonte.it
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NORMATIVA DI RIFERIMENTO
  • Legge Regionale 18 maggio 2004, n. 12 art. 8 "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2004", pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 20 del 20/05/2004.
  • Legge Regionale 4 dicembre 2009, n. 30 art. 33 "Assestamento al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e disposizioni di natura finanziaria", pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 48 del 07/12/2009.
  • Regolamento (CE) n. 1998/2006 - De minimis.
MISURE A FAVORE DELL’AUTOIMPIEGO E DELLA CREAZIONE D’IMPRESA
L.R. 22 dicembre 2008, n. 34, art. 42 - B.U. Regione Piemonte 24/12/2008 n. 52
L.R. 30 dicembre 2008, n. 35 - B.U. Regione Piemonte 02/01/2009 n. 53
L.R. 6 agosto 2009, n. 22 - B.U. Regione Piemonte 07/08/2009 n. 31
L.R. 4 dicembre 2009, n. 30 - B.U. Regione Piemonte 07/12/2009 n. 48
L.R. 3 agosto 2010, n. 19 - B.U. Regione Piemonte 05/08/2010 n. 31
PRINCIPI GENERALI
L’obiettivo della misura è quello di favorire la creazione di impresa e di sostenere il lavoro autonomo. L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato e in un contributo a fondo perduto ed è suddivisa in:
  • interventi per la nascita e lo sviluppo di “Creazione d’impresa”;
  • interventi per la nascita e lo sviluppo del “Lavoro autonomo”.
DESTINATARI
Creazione di impresa
Imprese individuali, società di persone e società di capitali nella cui composizione ci siano soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie, come definiti dalla determinazione n. 445 del 05/08/2010:
  • soggetti inoccupati e disoccupati in cerca di occupazione;
  • soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale;
  • soggetti occupati con contratti di lavoro che prevedono prestazioni discontinue, con orario e reddito ridotto;
  • soggetti occupati a rischio di disoccupazione;
  • soggetti che intendono intraprendere un’attività di autoimpiego.
La domanda di agevolazione deve essere presentata entro 15 mesi dalla data di costituzione (per le imprese individuali dalla data di iscrizione al Registro Imprese). Nelle società di persone, almeno il 60% dei soci e del capitale deve appartenere a una o più delle categorie sopraelencate. Nelle società di capitali, almeno il 60% dei soci deve appartenere a una o più delle categorie sopraelencate e almeno l’80% del capitale deve essere sottoscritto da soci nelle stesse condizioni.
Lavoro autonomo
I soggetti appartenenti a una delle categorie sopra menzionate che:
  • siano titolari di Partita IVA in tutti i settori merceologici e professionali, compresi quelli privi di Albo o Ordine Professionale;
  • abbiano ottenuto la Partita IVA a partire dal 1° gennaio dei due anni precedenti la data di presentazione della domanda.
AGEVOLAZIONI
Finanziamento agevolato:
  • investimenti in macchinari, attrezzature, arredi, automezzi;
  • attivazione e adeguamento dei locali e degli impianti tecnici necessari per l’esercizio delle attività.
Per la tipologia “Creazione di Impresa” gli investimenti devono avere un importo minimo di € 10.000; per la tipologia “Lavoro autonomo” gli investimenti devono avere un importo minimo di € 5.000.
Contributo a fondo perduto:
  • copertura delle spese generali di avviamento e di assistenza tecnica-gestionale connessa all’avvio dell’attività;
  • formazione professionale e manageriale.
Per la tipologia “Creazione di Impresa” gli le spese ammissibili a contributo devono essere comprese tra € 10.000 e € 30.000; per la tipologia “Lavoro autonomo” le spese ammissibili a contributo devono essere comprese tra € 10.000 e € 20.000.
Le domande per le due tipologie di agevolazione possono anche essere presentate separatamente.
AMBITI PRIORITARI DI INTERVENTO
Creazione di impresa
Investimenti di imprese a conduzione o prevalente partecipazione femminile. Nelle società di persone le donne devono costituire almeno il 60% dei soci. Nelle società di capitali i due terzi delle quote di capitale devono essere detenute da donne e l’organo di amministrazione deve essere composto per almeno i due terzi da donne.
Lavoro autonomo
Interventi a sostegno degli investimenti di domande presentate da donne.
NATURA DELL’AGEVOLAZIONE
Finanziamento agevolato fino al 100% delle spese ammissibili, così composto:
  • programmi di investimento prioritari: 60% fondi regionali a tasso zero; 40% fondi bancari a tasso fisso o convenzionato;
  • programmi di investimento non prioritari: 50% fondi regionali a tasso zero; 50% fondi bancari a tasso fisso o convenzionato.
L’intervento del fondo regionale non può superare € 60.000 per la tipologia “Creazione di Impresa” e € 30.000 per la tipologia “Lavoro autonomo”. La durata del finanziamento è di 72 mesi (di cui 12 di preammortamento), con rimborsi trimestrali per la tipologia “Creazione di Impresa” e di 48 mesi (di cui 6 di preammortamento), con rimborsi trimestrali per la tipologia “Lavoro autonomo”. Contributo a fondo perduto, nella misura massima del 40% delle spese ammissibili.
OPERATIVITA’
E’ possibile presentare domanda dal 13/09/2010.
PROCEDURE
La domanda deve essere:
  • compilata su appositi moduli predisposti in conformità alla legge, alla deliberazione dei criteri, alla determinazione che stabilisce le modalità di presentazione delle domande e alla D.G.R. n. 43-6907 del 17 settembre 2007 relativa alle linee guida e agli orientamenti applicativi in materia di "de minimis" e inviata telematicamente tramite il sitohttps://www.finpiemonte.info;
  • confermata da originale cartaceo, sottoscritto dal titolare dell’impresa, dal legale rappresentante dell'impresa o dal titolare di Partita IVA e corredato da tutti gli allegati obbligatori, che dovrà essere spedito esclusivamente tramite posta A/R, entro i cinque giorni lavorativi successivi all'invio telematico, all’Amministrazione provinciale territorialmente competente.
In caso di esito favorevole dell’istruttoria tecnica esperita dall’Amministrazione provinciale territorialmente competente, la domanda verrà esaminata da un Comitato tecnico istituito presso FINPIEMONTE S.p.A. che esprimerà la valutazione della stessa. Il Comitato Tecnico è costituito da rappresentanti delle Province e di FINPIEMONTE S.p.A. Il parere del Comitato Tecnico è espresso in 90 giorni.
Per informazioni si consiglia di rivolgersi a:
  1. Assessorato al Bilancio e Finanze, Risorse Umane e patrimonio e Pari opportunità della Regione Piemonte - Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro - Settore Promozione e Sviluppo dell'Imprenditorialità e della Cooperazione - via Magenta 12 - 10128 Torino - tel. 0114324885 - 0114323689 - Orario dello sportello informativo: lunedì-venerdì 9.30-12.30
    http://www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/index.htm
    E-mail: direzioneB15@regione.piemonte.it - istruzione-lavoro@cert.regione.piemonte.it
  2. FINPIEMONTE S.p.A. - Galleria San Federico 54 - 10121 Torino - tel. 0115717711 (per informazioni e contatti) fax 011532988
    E-mail: finanziamenti@finpiemonte.it
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NORMATIVA DI RIFERIMENTO
  • Legge regionale 22 dicembre 2008, n. 34, “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, della sicurezza e regolarità del lavoro”, art. 42 “Misure a favore dell’autoimpiego e della creazione d’impresa”, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 52 del 24/12/2008.
MISURE A FAVORE DELLA COOPERAZIONE
La Regione Piemonte ha predisposto diversi interventi a favore delle cooperative. Le cooperative possono accedere ai finanziamenti specifici e, in genere, anche ai finanziamenti previsti per i diversi settori di attività delle imprese (es. industria, commercio, artigianato, servizi, turismo, agricoltura).
DESTINATARI
Società cooperative a mutualità prevalente e loro consorzi, cooperative di consumo e cooperative edilizie di abitazione. I beneficiari devono avere sede legale, amministrativa e prevalente attività nel territorio piemontese.
AGEVOLAZIONI
Il programma regionale annuale degli interventi prevede la concessione di contributi a fondo perduto per:
  • copertura delle spese generali di avviamento e delle spese di assistenza tecnica-gestionale connesse all'attività (per cooperative/consorzi di nuova costituzione);
  • introduzione e sviluppo dei sistemi di certificazione di qualità e della rintracciabilità dei prodotti;
  • creazione di reti commerciali anche in via telematica;
  • formazione professionale e manageriale dei soci;
  • aumento di capitale sociale;
  • introduzione e consolidamento di sistemi di rendicontazione sociale (bilancio sociale, bilancio ambientale, bilancio di sostenibilità e controllo di gestione).
I contributi vengono liquidati dietro presentazione dei giustificativi di spesa. Si prevede la concessione del contributo a fondo perduto nella misura del 40% della spesa ammissibile (IVA esclusa), compreso tra un minimo di € 4.000 e un massimo di € 50.000.
Il programma regionale degli interventi prevede la concessione di finanziamenti agevolati per:
  • investimenti produttivi;
  • investimenti immobiliari;
  • aumenti di capitale sociale.
Il finanziamento agevolato prevede un tetto minimo regionale di € 15.000 ed è prevista la concessione del finanziamento nella misura del 100% delle spese ammissibili per un tetto massimo di € 350.000. Il finanziamento viene erogato in anticipo con modalità diverse, a seconda che gli interventi si riferiscano ad ambiti prioritari o non prioritari.
Vengono considerate prioritarie le domande di finanziamento presentate da società cooperative di nuova costituzione, da società cooperative che si impegnano a incrementare l’occupazione o a trasformare i contratti (di apprendistato e di durata temporanea), da società cooperative derivanti da trasformazione o fusione di società, da società cooperative iscritte alla sezione A e B dell’albo regionale previsto dalla l.r. 18/94, da società cooperative di abitazione che si impegnano nell’housing sociale, da società cooperative di consumo operanti nei comuni montani, da società cooperative costituite in ATI o ATS per la realizzazione di un progetto comune. In questi casi il 70% del finanziamento viene erogato tramite fondi regionali a tasso zero e il 30% con fondi bancari a tasso convenzionato.
Per tutti gli altri ambiti, i finanziamenti vengono erogati al 50% con fondi regionali a tasso zero e per il restante 50% in fondi bancari a tasso convenzionato.
Il piano di rientro dei finanziamenti per gli investimenti immobiliari, può avere durata di 10 o 15 anni (senza preammortamento). E' invece ridotto a sei anni (di cui un anno di preammortamento) per investimenti produttivi e per opere murarie e impianti per un importo complessivo inferiore a € 50.000.
Sono previsti finanziamenti a tasso agevolato anche nel caso di incremento del capitale sociale (da un minimo di € 15.000 a un massimo di € 350.000) o contributi a fondo perduto, nella misura del 40% dell'aumento (da un minimo di € 4.000 a un massimo di € 100.000); l'incremento del capitale sociale deve essere collegato alla realizzazione di un programma d'investimenti.
Le agevolazioni di cui al presente programma degli interventi sono soggette al regime "de minimis", secondo la normativa comunitaria in materia di aiuti di stato. L' importo complessivo degli aiuti "de minimis" concessi a un soggetto beneficiario non può superare i 200.000 euro nell'arco di tre esercizi finanziari, mentre l'importo complessivo degli aiuti "de minimis "concessi a un soggetto beneficiario attivo nel settore del trasporto di merci su strada non può superare i 100.000 euro nell'arco di tre esercizi finanziari. Tutte le agevolazioni non possono essere concesse per iniziative coperte con altre agevolazioni pubbliche.
PROCEDURE
La domanda di finanziamento e contributo deve essere compilata su appositi moduli predisposti in conformità alla legge, al programma di interventi e agli orientamenti predisposti dall'Amministrazione regionale sull'osservanza del regolamento "de minimis" vigente e inviata telematicamente tramite il sito della Finpiemonte. La domanda viene confermata dall'originale cartaceo, sottoscritto dal legale rappresentante del soggetto beneficiario e corredata da tutti gli allegati obbligatori. La documentazione cartacea deve essere spedita, esclusivamente tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno, entro i cinque giorni lavorativi successivi all'invio telematico.
Finpiemonte ha istituito il Gruppo Tecnico di Valutazione con il compito di fornire pareri sulla finanziabilità delle domande di ammissione ai benefici della legge regionale 23/2004 e sull'ammissibilità delle spese. Il parere è espresso entro 90 giorni.
Per informazioni si consiglia di rivolgersi a:
  1. Assessorato al Bilancio e Finanze, Risorse Umane e patrimonio e Pari opportunità della Regione Piemonte - Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro - Settore Promozione e Sviluppo dell'Imprenditorialità e della Cooperazione - via Magenta 12 - 10128 Torino - tel. 0114324885 - 0114323689 - Orario dello sportello informativo: lunedì-venerdì 9.30-12.30
    http://www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/index.htm
    E-mail: direzioneB15@regione.piemonte.it - istruzione-lavoro@cert.regione.piemonte.it
  2. FINPIEMONTE S.p.A. - Galleria San Federico 54 - 10121 Torino - tel. 0115717711 (per informazioni e contatti) fax 011532988
    E-mail: finanziamenti@finpiemonte.it
Pagine relative ai finanziamenti regionali sul sito della Regione Piemonte:
Per informazioni sulla Legge Regionale 9 giugno 1994, n. 18 "Norme di attuazione della legge 8 novembre 1991 n. 381 «Disciplina delle cooperative sociali»" (con successive modifiche e integrazioni) occorre rivolgersi alla Direzione Politiche Sociali - Ufficio Terzo Settore - Cooperazione Sociale - Associazioni di Promozione Sociale - corso Stati Uniti 1 - 10128 Torino - tel. 0114322908 - fax 0114325647
E-mail: ludovica.crolle@regione.piemonte.it.
Per consultare il testo di legge si consiglia la banca dati delle leggi regionali del Piemonte "Arianna"http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
  • Legge Regionale 13 ottobre 2004, n. 23 "Interventi per lo sviluppo e la promozione della cooperazione", pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 41 del 15/10/2004.
  • Regolamento C.E. 15 dicembre 2006, n. 1998/2006 relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d'importanza minore ("de minimis"), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Unione Europea L 379 del 28/12/2006.
  • Legge Regionale 30 settembre 2008, n. 28 "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008 e disposizioni finanziarie", pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 40 del 06/10/2008.
  • Legge Regionale 4 dicembre 2009, n. 30 "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009 e disposizioni di natura finanziaria", in particolare Art. 32 «Modifiche alla legge regionale 9 giugno 1994, n. 18» e Art. 33, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 48 del 07/12/2009.

Comune di Torino

Grazie alla Legge n. 266/1997 Torino riceve da alcuni anni dal Ministero delle Attività Produttive finanziamenti per realizzare programmi a favore delle imprese che operano o intendono collocarsi nelle aree degradate, ossia le zone più deboli economicamente e socialmente della città.
Tra i finanziamenti segnaliamo il programma di microcredito, che prevede la possibilità per le piccole imprese di richiedere un prestito garantito. I candidati devono fissare un appuntamento presso il Servizio Sviluppo Locale e Microimprese. Dopo la valutazione del progetto da parte dei tecnici del Comune di Torino, nel caso di un riscontro positivo, l’istituto di credito convenzionato procede all'erogazione del finanziamento.
DESTINATARI: imprese artigiane, industriali, commerciali e di servizi; cooperative di produzione e lavoro con sede operativa nei confini del Comune di Torino; titolari di Partita IVA. Le imprese devono risultare costituite dopo il 1° gennaio 2010, mentre la Partita IVA deve essere stata aperta dopo il 1° gennaio 2009.
ENTITA' DEI FINANZIAMENTI: da un minimo di € 1.000 a un massimo di € 10.000.
RESTITUZIONE DEL CREDITO: 36 o 48 rate. Periodo di pre-ammortamento di tre mesi. Tasso di interesse alle migliori condizioni di mercato.
PER INFORMAZIONI E CONTATTI:

Microcredito privato

DIECITALENTI
Diecitalenti rappresenta una concreta opportunità di finanziamento per quanti intendano avviare attività imprenditoriali e siano sprovvisti di risorse autonome o di garanzie patrimoniali per ricorrere al credito bancario.
L'erogazione delle agevolazioni non è subordinata al possesso di requisiti particolari (non esistono vincoli di età, sesso, nazionalità), ma viene concessa a chiunque dimostri di avere un buon progetto o business plan e possegga i "talenti" necessari a operare con successo (capacità organizzative e imprenditoriali, professionalità, esperienza nel settore, buona volontà).
  • DESTINATARI:
    • persone fisiche;
    • ditte individuali;
    • piccole cooperative;
    • Partite IVA.
  • ENTITA' DEI FINANZIAMENTI - IMPORTI MASSIMI EROGATI:
    • da un minimo di € 3.000 a un massimo di € 25.000.
  • SERVIZI EROGATI:
    • microcredito;
    • formazione;
    • supporto e accompagnamento all'avvio dell'impresa fino alla restituzione del finanziamento.
  • RESTITUZIONE DEL CREDITO:
    • il rimborso del credito avviene tramite rate mensili costanti (comprensive di capitale e interessi).
L’iniziativa è promossa proposta dalla Regione Piemonte, in collaborazione con la Fondazione Don Mario Operti Onlus el'Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro
PER INFORMAZIONI E CONTATTI:
PERMICRO
PerMicro è una società specializzata nel microcredito alle imprese e alle famiglie, che opera su tutto il territorio italiano con l'obiettivo di favorire l'inclusione finanziaria di soggetti privi di garanzie reali e offrire sostegno a percorsi di sviluppo individuale o familiare.
I soggetti, che intendono avviare una piccola attività imprenditoriale, possono accedere al credito se:
  • hanno una buona idea d'impresa;
  • possiedono capacità tecniche e professionali;
  • fanno parte di una rete di riferimento (associazioni, parrocchie, centri di aggregazione, comunità etniche) disposta a garantirli moralmente e ad accompagnarli durante lo sviluppo dell'attività imprenditoriale.
ENTITA' DEI FINANZIAMENTI - IMPORTI MASSIMI EROGATI: fino a un massimo di € 15.000.
SERVIZI EROGATI:
  • microcredito;
  • formazione;
  • supporto e accompagnamento all'avvio dell'impresa fino alla restituzione del finanziamento.
RESTITUZIONE DEL CREDITO: piano di rimborso personalizzato.
PER INFORMAZIONI E CONTATTI:
  • PerMicro - via Cavour 30 - 10123 Torino - numero verde 800135953 - tel. 011658778 fax 0110960546
    http://www.permicro.it

Sostegno alla creazione d’impresa

Oltre agli incentivi finanziari esiste un altro tipo di sostegno pubblico all’impresa, e cioè quello erogato sotto forma diservizi reali quali, ad esempio, l’accompagnamento, la consulenza, l’orientamento o la formazione necessaria per coprire eventuali lacune nella preparazione dei candidati (es. per la gestione contabile/amministrativa di un’azienda). Riteniamo importante valorizzare l’esistenza di tali opportunità, soprattutto nel caso in cui i lettori siano giovani, poco o per nulla informati sull’argomento, oppure orientati all’autoimprenditorialità perché in cerca di occupazione.

Centro Lavoro Torino

Il Centro Lavoro Torino è uno spazio, gestito dalla  Divisione Lavoro Formazione e Sviluppo Economico del Comune di Torino, che offre ascolto, informazioni e orientamento su percorsi lavorativi, professionali e formativi. Il servizio è gratuito e rivolto a tutti i cittadini. In particolare, per l'autoimpiego e le microimprese, viene fornita consulenza sugli strumenti di finanziamento esistenti nel settore (leggi regionali e nazionali).
PER INFORMAZIONI E CONTATTI:

MIP - Mettersi in Proprio (Provincia di Torino)

Il MIP, acronimo di Mettersi In Proprio, è un servizio della Provincia di Torino attivo dal 1994 nell’ambito delle iniziative comunitarie (POR FSE 2000/2006 e 2007/2013) che prevedono la creazione, appunto, di servizi di consulenza e di strumenti finanziari per l’avvio di nuove attività economiche. È completamente gratuito in quanto utilizza risorse del FSE (Fondo Sociale Europeo), del Ministero del Lavoro e della Regione Piemonte. Nel corso degli anni ha contribuito all’apertura di un migliaio di ditte operanti in diversi settori (dal commercio, all’artigianato, all’ICT e al design). Oltre a fornire servizi di consulenza, tutoraggio, orientamento, assistenza e formazione, il MIP supporta le imprese nella delicata fase dello start up, per i primi 36 mesi dall'avvio delle stesse. Possono accedere al servizio uomini e donne, inoccupati e occupati, italiani e stranieri, privi di Partita IVA o di iscrizione alla Camera di Commercio nel settore della nuova impresa, residenti o domiciliati nella Regione Piemonte, che intendano realizzare un'attività imprenditoriale e siano interessati a valutarne la fattibilità. Per quanto riguarda i cittadini stranieri, il solo limite è dato da quelle leggi che prevedono la cittadinanza italiana come requisito per l'avvio di un'attività.
Lo sportello riceve esclusivamente su appuntamento, da concordare attraverso il numero verde o da richiedere compilando l'apposito modulo disponibile sul sito.
Ricordiamo che ogni anno viene organizzato il concorso Premia l’Impresa Mip, giunto nel 2011 alla sesta edizione, riservato alle attività imprenditoriali avviate con il supporto del MIP. Per informazioni sulle modalità di svolgimento si consiglia di consultare il sito del MIP alla pagina http://www.mettersinproprio.it/concorsi.php.
PER INFORMAZIONI E CONTATTI:
SPORTELLI MIP ATTIVI IN TORINO E PROVINCIA:
  • Provincia di Torino, corso Inghilterra 7/9
  • Provincia di Torino c/o Centro per l'Impiego, via Bologna 153
  • Comune di Torino c/o Centro Lavoro, via Carlo del Prete 79
  • Comune di Chieri, via Palazzo di Città 10
  • Comune di Chivasso c/o Palazzo Einaudi, via Lungo Piazza D'Armi 6
  • Comune di Ivrea, via Cardinal Fietta 3
  • Comune di Moncalieri, via Santa Croce 12
  • Comune di Pinerolo, viale Giolitti 7
  • Comune di Rivoli c/o Centro Congressi, via Dora Riparia 2/C
  • Comune di Settimo Torinese, piazza della Libertà 4

Pratika a Barriera

Il servizio è rivolto ai giovani di età compresa tra 18 e 35 anni, residenti o meno nel quartiere di Barriera di Milano a Torino, che intendono aprire o che sono già possessori di una Partita IVA per un’attività da esercitare o esercitata nel quartiere.
Offre i seguenti servizi gratuiti:
  • informazioni fiscali, societarie e previdenziali per la propria attività autonoma;
  • assistenza personalizzata nell’ambito della sostenibilità economica e finanziaria del progetto, del marketing operativo e della profilazione del prodotto o del servizio;
  • accompagnamento al credito e/o ai finanziamenti pubblici.
PER INFORMAZIONI E CONTATTI:

Servizio Sviluppo Locale e Microimprese

Presso il Comune di Torino è operativo dal 2002 lo Sportello Sviluppo Locale e Microimprese, ex Sportello Unico delle Attività Produttive, creato con lo scopo di facilitare la creazione e l’avvio (start up) di nuove imprese. Lo Sportello si avvale della collaborazione dei vari attori presenti sul territorio: Camera di Commercio di Torino, Politecnico di Torino e MIP. Oltre a fornire supporto per la compilazione delle pratiche, orientamento sulle leggi di finanziamento (regionali, nazionali ed europee), offre consulenza sull'istruzione delle pratiche di microcredito (numero verde 800300194 - Orario: lunedì-giovedì 8.30-16.00; venerdì 8.30-12.30. Si riceve solo previo appuntamento telefonico). Si occupa di accompagnare alla predisposizione delle domande relative all'erogazione dei contributi previsti dall'ex articolo 14 della Legge n. 266/1997 e dal Decreto Ministeriale n. 267/2004, destinati alle imprese collocate nelle aree degradate della città (programma ACCEDO). Gestisce, inoltre, il progetto FACILITO, che prevede una serie di azioni finalizzate a favorire l’incremento quantitativo e qualitativo delle attività imprenditoriali nelle zone di Barriera di Milano e Basso San Donato.
PER INFORMAZIONI E CONTATTI:

Settore Nuove Imprese

E' uno sportello di informazione e orientamento per coloro che vogliono avviare un'attività d'impresa. Nello specifico, si occupa di fornire consulenza sulle procedure di avvio di un'attività d'impresa (adempimenti amministrativi, atti autorizzativi da richiedere, enti abilitati al rilascio, riferimenti normativi), orientamento sulla scelta della forma giuridica, informazioni sulle principali leggi di finanziamento pubblico a livello nazionale e regionale. Organizza, inoltre, corsi, convegni e seminari su tematiche specifiche, volti a fornire idonei strumenti di formazione agli aspiranti imprenditori, ai professionisti ed alle imprese di piccole e medie dimensioni. Il servizio è gratuito.
PER INFORMAZIONI E CONTATTI:
  • via San Francesco da Paola 24 - 10123 Torino - tel. 0115716351 - 0115716352 - 0115716353 - 0115716355 fax 0115716356 - Orario: lunedì-giovedì 9.00-12.15/14.30-15.45; venerdì 9.00-12.15. Si riceve solo previo appuntamento telefonico
    http://www.to.camcom.it/nuoveimprese - E-mail: nuove.imprese@to.camcom.it

Sportello Impresa Giovani

Lo Sportello Impresa Giovani, attivo presso il Centro InformaGiovani di Torino, è un servizio gratuito di informazione e orientamento per l'avvio di un'impresa o di un'attività autonoma. Si rivolge ai giovani di età compresa tra 18 e 35 anni che siano interessati a mettersi in proprio.
SERVIZI:
  • fornisce una prima informazione orientativa sul percorso da seguire per mettersi in proprio, mediante colloqui con operatori specializzati;
  • facilita i giovani nel reperimento di canali utili per poter avviare un'attività di lavoro autonomo o un'impresa;
  • individua risorse, strumenti, servizi e competenze già presenti sul territorio che accompagnano i giovani all'avvio di imprese;
  • promuove l'imprenditoria giovanile e genera interesse verso l'attività autonoma come alternativa al lavoro dipendente;
  • organizza seminari e attività ludico-formative sul tema dell'imprenditoria.
Al link http://www.comune.torino.it/infogio/impresa_giovani/guida_impresa.pdf è possibile consultare la guida Impresa Giovani. Guida pratica per avviare un'attività imprenditoriale.
Prima di recarsi allo sportello è consigliabile prendere un appuntamento telefonando al numero verde o inviando una mail.
PER INFORMAZIONI E CONTATTI:

Gli incubatori delle imprese innovative

Gli incubatori del Politecnico e dell'Università degli Studi di Torino e Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro sono società consortili, costituitesi allo scopo di promuovere e sostenere la creazione di nuove imprese innovative dal punto di vista tecnologico.
SERVIZI:
  • supportano le imprese con formazione alla gestione d’azienda;
  • forniscono consulenze tecniche, scientifiche, economiche, gestionali, commerciali;
  • mettono a disposizione uffici e laboratori attrezzati;
  • forniscono sostegno nella ricerca di investimenti.
MODALITA' DI EROGAZIONE: l'accesso agli incubatori è riservato a piccole società di persone o di capitali, di nuova costituzione o che non abbiano superato l'anno di vita e dimostrino di essere in grado di sviluppare progetti ad alta intensità di conoscenza. È previsto un periodo di pre-incubazione (dai tre ai sei mesi) al fine di valutare la reale fattibilità di alcuni progetti.
E' possibile accedere al programma d'incubazione delle imprese, che ha una durata di tre anni:
  • presentando domanda di ammissione corredata di business plan direttamente agli incubatori;
  • partecipando alla competizione regionale STAR CUP TORINO PIEMONTE, che mette in gara i progetti d'impresa più innovativi. I destinatari sono studenti, laureati e ricercatori, ma anche aspiranti imprenditori.
Il servizio è gratuito. Per ulteriori informazioni consultare le seguenti pagine web:
PER INFORMAZIONI E CONTATTI:
  • I3P - corso Castelfidardo 30/A - 10129 Torino - tel. 0110905127 fax 0110905733
    http://www.i3p.it - E-mail: info@i3p.it
    I3P, l’Incubatore delle Imprese Innovative del Politecnico di Torino, promuove e sostiene la creazione di nuove imprese hi-tech, aiutando chiunque voglia creare un’impresa, che abbia una forte base tecnologica o di conoscenza: studenti, ricercatori, docenti del Politecnico o degli Enti Pubblici di Ricerca, ma anche persone esterne al mondo accademico, come ad esempio aziende interessate a creare una spin off. L’Incubatore seleziona le idee imprenditoriali con un elevato potenziale di crescita, offre assistenza gratuita a chi intende intraprendere un’iniziativa imprenditoriale ad alto contenuto di conoscenza e sostiene le imprese nei primi difficili anni dello start-up.
  • 2I3T - via Quarello 11/A - 10135 Torino - tel. 0116706343 fax 0116706351
    http://www.2i3t.it - E-mail: info@2i3t.it
  • STAFF CULTURA D'IMPRESA E DEL LAVORO - via Maria Vittoria 38 - 10123 Torino - tel. 0116703078 fax 0116703138
    http://www.unito.it/unitoWAR/page/istituzionale/servizi_studenti1/orienta_lavoro1 - E-mail: incubatore@unito.it
    Staff Cultura d'Impresa e del Lavoro e 2I3T sono i principali soggetti che all'interno dell'Università degli Studi di Torino hanno il compito di gestire il sistema incubatore dell'Ateneo. 2I3T sostiene la creazione di nuove imprese accompagnando ricercatori, docenti e studenti nella stesura del piano d’impresa e affiancando alle competenze tecnologiche quelle gestionali, aziendali, economiche e giuridiche necessarie per affrontare la competizione sul mercato.
  • N3 - via Bovio 6 - 28100 Novara - tel. 03211814719 fax 03211691955
    http://www.enne3.it - E-mail: info@enne3.it
    N3, l'Incubatore d'Impresa del Polo di Innovazione di Novara, promuove lo sviluppo di progetti d'impresa innovativi, offrendo a studenti e ricercatori la possibilità di scegliere una via alternativa alla carriera accademica, pur continuando a coltivare gli interessi per la ricerca. A N3 si può rivolgere anche chiunque abbia un'idea innovativa che sviluppi un prodotto o un servizio adatto al mercato. Privati, imprese già costituite da non più di 18 mesi, imprese costituite anche da oltre 18 mesi che hanno formalizzato collaborazioni con l'Università, gruppi promotori di progetti valutati positivamente nell'ambito di Start Cup sono soggetti ammessi alla selezione per accedere al processo di incubazione.

Associazioni di categoria

A seconda del settore merceologico a cui appartiene l’impresa che si vuole avviare, ricordiamo che è possibile rivolgersi anche alle associazioni di categoria. Tramite il pagamento di un’iscrizione annuale o di una quota associativa, che varia da ente a ente, queste garantiscono generalmente ai propri associati assistenza nelle fasi di avvio dell’impresa e forniscono agevolazioni finanziarie, grazie all’esistenza di convenzioni con gli Istituti di credito nazionali. Talvolta organizzano corsi di aggiornamento professionale sul tema della creazione d’impresa.
Ecco alcuni indirizzi:
  • AGCI - Associazione Generale delle Cooperative Italiane - Sede Regionale del Piemonte - corso Traiano 24/10 - 10135 Torino - tel. 0115184025 fax 0115186101 - Orario: lunedì-giovedì 9.00-13.00/13.30-17.30; venerdì 9.00-13.00
    http://www.agcipiemonte.it - E-mail: info@agcipiemonte.it
    Nata nel 1952, l'AGCI è un'associazione libera e indipendente che ha come fine istituzionale la rappresentanza, l'assistenza e la tutela del movimento cooperativo. Ha attivato diversi sportelli rivolti sia alle cooperative aderenti sia a quelle non aderenti:
    • sportello Impresa, che offre orientamento e consulenza per la costituzione di una cooperativa;
    • sportello Qualità e finanziamenti, che offre in particolare informazioni sui finanziamenti;
    • sportello Imprenditorialità femminile, che offre orientamento e consulenza relativamente a forme di imprenditorialità femminile.
  • API - Associazione Piccole e Medie Imprese di Torino e provincia - via Pianezza 123 - 10151 Torino - tel. 0114513111 fax 0114513227 - Orario: lunedì-venerdì 9.00-13.00/14.00-18.00
    http://www.apito.it
     - E-mail: apito@apito.it
    L'associazione, costituitasi nel 1949, ha lo scopo di tutelare le piccole e medie imprese nel campo sindacale, economico, tecnologico e ambientale, assumendone la rappresentanza unitaria nei confronti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, di qualsiasi autorità amministrativa, di enti e di associazioni in Italia e all'estero.
    • Gruppo Giovani Imprenditori - tel. 0114513337 - E-mail: ggi@apito.it
  • ARCUP - Associazione Regionale Cooperazione UNCI Piemonte - piazza Statuto 10 - 10122 Torino - tel. 0115217153 fax 0114361654 - Orario: lunedì-venerdì 9.00-13.00/14.00-18.00
    http://www.unci-piemonte.it - E-mail: segreteria@unci-piemonte.it
    L'Unione Nazionale Cooperative Italiane, costituita nel 1971, è una delle cinque associazioni nazionali di rappresentanza, tutela, assistenza e revisione del movimento cooperativo. Tra i suoi obiettivi principali c'è quello di promuovere l'occupazione attraverso la creazione di nuove imprese.
  • ASCOM TORINO - via Massena 20 - 10128 Torino - tel. 0115516111 fax 0115516289 - Orario: lunedì-giovedì 8.30-12.30/13.30-17.30; venerdì 8.30-12.30/13.30-16.30 (segreteria)
    http://www.ascomtorino.it - E-mail: info@ascomtorino.it
    Tramite la cooperativa Ascomfidi garantisce finanziamenti agevolati alle imprese socie grazie a una rete di convenzioni con i principali istituti creditizi della provincia di Torino.
  • ASPLI - Associazione per lo Studio dei Problemi del Lavoro e dell’Innovazione - corso IV Novembre 110/D - 10136 Torino - tel. e fax 011363148 - Orario: lunedì-venerdì 9.00-12.00/15.00-18.00
    E-mail: aspli@libero.it
    E’ un’agenzia nata nel 1987 per assistere e formare i giovani che vogliono aprire un’attività in proprio. Tramite il pagamento di una tessera annuale, che ha un costo di € 25, gli associati possono usufruire di numerosi servizi. Tramite lo Sportello informativo sui sostegni comunitari, nazionali e regionali per la nascita e lo sviluppo di impresefornisce informazioni e consulenza su tutte le problematiche connesse all'avvio di una nuova attività economica: stesura del business plan; contesto legislativo vigente; iter burocratico da seguire per avviare un'impresa; notizie necessarie per ottenere finanziamenti europei, nazionali e regionali; assistenza tecnico-manageriale per un anno.
  • CNA - Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa - Associazione Provinciale di Torino - via Millio 26 - 10141 Torino - numero verde 800812040 - tel. 0114617666 fax 0114617694 - Orario: lunedì-giovedì 8.30-13.00/14.00-17.00; venerdì 8.30-13.00-14.00-16.00
    http://www.cna.to.it
     - E-mail: infocna@cna-to.it
    Tramite lo sportello Creare Impresa offre un ampio servizio di informazione, orientamento e assistenza a tutti coloro che desiderano ideare o realizzare una nuova attività economica. Per i soci è previsto anche un servizio di consulenza gratuita fornito esclusivamente via mail su opportunità economiche e finanziarie e novità legislative e di mercato. Ulteriori informazioni sul sito di CNA alla pagina http://www.cna.to.it/CNA/articoli/articoli?idart=Doc24.
    CNA gestisce, inoltre, i seguenti sportelli specialistici:
    • Sportello WORLD DEDALO - corso Brescia 75 - 10152 Torino - tel. 0112487776 fax 0112359735 - Orario: lunedì-giovedì 8.30-13.00/14.00-17.00; venerdì 8.30-13.00/14.00-16.00 (su appuntamento)
      http://www.cna-to.it/CNA/servizi/Cat10/Ass1 - E-mail: progettodedalo@cna-to.it
      Lo sportello offre un aiuto concreto agli stranieri non comunitari, che intendono intraprendere un'attività di lavoro in proprio. Dall'analisi della sostenibilità del progetto, aiutando a risolvere i problemi che la burocrazia frappone alla creazione della nuova impresa, all'elaborazione di un business plan, il servizio si propone come supporto completo ai nuovi imprenditori. Il servizio è gratuito.
    • CNA Impresa Donna - via Sant'Ottavio 19 - 10124 Torino - tel. 0118177037 fax 011882561 - Orario: lunedì-giovedì 9.00-13.00/14.00-17.00; venerdì 9.00-13.00/14.00-16.00
      E-mail: Impresadonna@cnapiemonte.itAmarengo@cna-to.itBchiavarino@cna-to.it
      CNA Impresa Donna è nata nel 1989 per sostenere, qualificare e promuovere lo sviluppo di tutte le imprese costituite da donne.
  • CONFAGRICOLTURA TORINO - Unione Agricoltori della Provincia di Torino - corso Vittorio Emanuele II 58 - 10121 Torino - tel. 0115170085 - 0115170086 - 0115170087 fax 011546214 - Orario: lunedì e mercoledì 8.30-12.30; martedì, giovedì e venerdì 8.30-12.30/14.00-16.30
    http://www.torino.confagricoltura.it - E-mail: torino@confagricoltura.it
  • CONFARTIGIANATO TORINO - via Frejus 106 - 10139 Torino - tel. 0115062111 fax 0115062100 - Orario: lunedì-giovedì 8.30-13.00/14.00-17.30; venerdì 8.30-13.00/14.00-16.30
    http://www.confartigianatotorino.it - E-mail: info@confartigianatotorino.it
    Tramite i gruppi sociali Donna Impresa e Giovani Imprenditori fornisce assistenza e supporto allo sviluppo dell'imprenditorialità femminile e giovanile, consulenza relativa ai finanziamenti destinati a queste due categorie specifiche, programmi di formazione per giovani imprenditrici/imprenditori.
  • CONFCOOPERATIVE - Sede Provinciale di Torino - corso Francia 15 - 10138 Torino - tel. 0114343181 fax 0114342128
    http://www.torino.confcooperative.it - E-mail: torino@confcooperative.it
    Tramite appositi centri servizi fornisce tutte le informazioni relative alla costituzione di società cooperative.
  • CONFESERCENTI TORINO E PROVINCIA - corso Principe Eugenio 7/F - 10122 Torino - tel. 01152201 fax 0115214706 - Orario: lunedì-venerdì 8.30-12.30/13.30-17.30
    http://www.confesercenti-to.it - E-mail: segreteria@confesercenti-to.it
    Tramite il servizio Confesercenti Fidi garantisce a giovani, donne e, in generale, ai propri associati finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto (erogati dallo Stato e dalla Regione Piemonte) per l'acquisto, la ristrutturazione o il rinnovo dei locali della propria attività economica. Il CIF - Coordinamento Imprenditoria Femminile fornisce assistenza e consulenza alle imprenditrici.
  • LEGACOOP PIEMONTE - via Livorno 49 - 10144 Torino - tel. 0115187169 fax 0115178975 - Orario: lunedì-venerdì 9.00-13.00/14.00-18.00. Si riceve solo previo appuntamento.
    http://www.legacoop-piemonte.coop - E-mail: legacoop@legacoop-piemonte.coop
    Nella sezione Cooperazione del sito si trovano informazioni utili su come avviare una società cooperativa.
  • UN.I.COOP - Unione Regionale del Piemonte - via Alfonso Lamarmora 35 - 10151 Torino - tel. 0115096346 - Orario: lunedì-venerdì 9.00-13.00/14.00-18.00
    E-mail: consulenzacct@gmail.com
  • UNIONE INDUSTRIALE DI TORINO - via Manfredo Fanti 17 - 10128 Torino - tel. 01157181 fax 011544634
    http://www.ui.torino.it - E-mail: info@ui.torino.it

Altri possibili interlocutori

ASSOCIAZIONE S.O.L.E. - Sviluppo Occupazione Lavoro Economia - piazza Lagrange 1 - 10123 Torino - tel. 0112170452 fax 0112170455
http://www.soletorino.org - E-mail: info@soletorino.org
L'Associazione S.O.L.E. si rivolge a quanti stanno affrontando una fase di transizione nel mondo della scuola, del lavoro, delle professioni, delle imprese: co.co.pro, possessori di Partita IVA, piccoli imprenditori, professionisti, studenti, giovani. In particolare, offre a coloro che intendono avviare un'impresa o un'attività in proprio un incontro orientativo gratuito sugli aspetti societari, fiscali, amministrativi e di comunicazione legati allo start up.
  • http://www.giovaneimpresa.it - portale per l'imprenditoria giovanile a cura del Ministro della Gioventù che si pone come obiettivo quello di diffondere la cultura d’impresa tra i giovani, quale presupposto indispensabile per incentivare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali e creare nuove opportunità di lavoro. E' possbile trovare informazioni su business plan, forma legale, procedure di avvio, finanziamenti, ...
  • http://www.impresainungiorno.gov.it - è il servizio telematico nazionale che si pone come obiettivo quello di facilitare le comunicazioni tra le imprese e la pubblica amministrazione, al fine di rendere le relazioni e i procedimenti, tra tutti i soggetti e gli enti interessati, più efficienti, chiari e meno costosi.
  • http://www.impresa.gov.it - portale italiano al servizio delle imprese che vede coinvolti enti e amministrazioni pubbliche nell'intento di rendere più semplici ed efficaci i rapporti tra la pubblica amministrazione e il sistema produttivo.
  • http://www.impresadonna.it - sito del CNIF - Coordinamento Nazionale Imprenditoria Femminile. Si trovano informazioni su erogazione di contributi, normativa, mercato del lavoro, corsi di formazione.

Glossario

Differenza tra lavoratore autonomo e imprenditore.
Sono lavoratori autonomi i cosiddetti liberi professionisti, per alcuni dei quali l’esercizio dell’attività è subordinato all’iscrizione ad appositi Albi (ad esempio: notai, avvocati, architetti, ingegneri, chimici, giornalisti).
L’imprenditore, invece, è “chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi” (art. 2082 del Codice Civile). In particolare, gli artigiani, i piccoli commercianti, i coltivatori diretti e chi esercita un’attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei famigliari sono piccoli imprenditori.
Per l'aggiornamento della scheda la redazione si è avvalsa della collaborazione del Dott. Marco Manero della Provincia di Torino.

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