DOMENICA 22 LUGLIO 2012
da Cittagora' del Consiglio Comunale di Torino
orso castano : i diritti dei padri separati sono sconfessati dalla maggioranza di governo. Fassino e' d'accordo. Quanto riportato e' la sintesi di un'interpellanza fatta dal movimento 5 stelle a Torino. Leggete. Un bell'esempio di gestione "sinistra " del potere
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La detrazione è concessa solo nel caso in cui i figli dimorino abitualmente e risiedano anagraficamente nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
Nel caso di genitori separati, infatti, mantenendo l'attuale diretto collegamento della definizione di nucleo familiare con la residenza anagrafica si consolidano privilegi a vantaggio del genitore co-residente a la corrispondente penalizzazione dell'altro genitore.
Facendo un esempio pratico: oggi, se si considera una famiglia separata nella quale madre e padre hanno gli stessi redditi e ospitano i figli per tempi uguali, solo il genitore presso il quale il figlio ha la residenza potrà godere della detrazione inserendolo nel suo nucleo famigliare.
Questo è un tema sollevato anche da un movimento trasversale che sostiene e promuove da tempo la bigenitorialità, termine introdotto alcuni anni fa nel vocabolario italiano che definisce il diritto naturale del bambino ad avere due genitori e ad avere un rapporto stabile con entrambi, anche nel caso in cui essi siano divorziati e separati.
A fronte di questa iniquità, chiedevamo al governo di prendersi carico della situazione e intervenire con le iniziative che riteneva più opportune per rendere più equa la detrazione per i figli in caso di genitori separati.
Anche qui muro di gomma, la maggioranza, in blocco, ha votato no...............
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