mercoledì 10 agosto 2011

ADOLESCENTI E COMPORTAMENTI A RISCHIO


INTERAZIONE FRA SVILUPPO CEREBRALE, COMPORTAMENTO E CONTESTO SOCIALE , clicca x link Paola Capra e Mariella Di Pilato, dal sito DoRS  della Regione Piemonte  Sintesi in lingua italiana La guida di un veicolo richiede un insieme complesso e contemporaneo di abilità e competenze di tipo bio/fisiologico, cognititivo, psicomotorio, percettivo e psicosociale, che si acquisiscono nel corso dello sviluppo, soprattutto tra gli 11 e i 30 anni. Un adolescente di 16-18 anni non ha ancora maturato tutte le abilità e le competenze necessarie a mettere in atto un comportamento di guida sicuro, soprattutto in contesti in cui è più facile perdere l’attenzione e la concentrazione (i cosiddetti “contesti distraenti” ad es. guidare con la musica alta o mentre si mangia o si parla con coetanei), o in contesti in cui è forte l’influenza dei pari. Gli interventi per la riduzione del rischio in adolescenza devono partire dalla considerazione e comprensione dei fattori sopra citati, che in sintesi riguardano:  --lo sviluppo del pensiero astratto: che permette all’adolescente di considerare i diversi e contemporanei effetti delle proprie azioni e decisioni e di valutare ipotetiche e potenziali conseguenze di eventuali scelte; --lo sviluppo della percezione del rischio, legato non solo alla capacità di valutare il rischio stesso ma anche ad altri fattori come il “considerarsi invulnerabili” o il decidere deliberatamente di “correre il rischio” per ottenere altri “benefit” come l’approvazione del gruppo dei pari o ----    ---l’eccitazione derivante dal mettere in atto un comportamento pericoloso; --lo sviluppo della competenza regolatoria, che concerne la capacità di saper guidare in sicurezza anche in contesti altamente disturbati, poiché si è in grado di controllare contemporaneamente attenzione ed emozioni o in condizioni di particolare stanchezza legata a “carenza di sonno”; --lo sviluppo della corteccia pre-frontale: area del cervello deputata al governo e al controllo delle funzioni emotive, cognitive e sociali.
Lo studio di Dahl prende in esame l’ambito ancora poco esplorato dello sviluppo neurocomportamentale, ponendo l’accento sullo sviluppo dell’auto-regolazione sui comportamenti e sulle emozioni e ne sottolinea la rilevanza rispetto alla guida rischiosa in adolescenza. In specifico sono due i concetti chiave individuabili: a) la correlazione e interazione fra cervello, sistema cognitivo, comportamento e contesto sociale in adolescenza con le principali implicazioni sul comportamento di guida. b) l’approfondimento del rapporto sonno/veglia in adolescenza e l’impatto della carenza di sonno quando si è al volante.  Per quanto riguarda il primo punto, in adolescenza le strutture e le funzioni del Sistema Nervoso Centrale subiscono notevoli cambiamenti: in particolare la corteccia prefrontale, area del cervello che governa la capacità autoregolatoria di controllare l’impulsività, le emozioni e di pianificare un comportamento è ancora in una fase di maturazione (come dimostrano numerosi studi compiuti con il ricorso a metodologie quali i Potenziali Evocati e le Immagini di Risonanza Magnetica). Ciò suggerisce che gli adolescenti quando prendono una decisione sono condizionati da un’ immaturità non solo legata all’età ma anche ad uno stadio di sviluppo del cervello, o meglio di alcune sue parti, che riduce molte capacità tipiche dell’età adulta: l’autocontrollo del comportamento, la conseguente abilità ad affrontare con maggiore attenzione e consapevolezza situazioni complesse e potenzialmente pericolose, la maggiore facilità e velocità a correggere gli errori commessi, adeguando l’azione. Inoltre i meccanismi che presiedono le capacità di decidere, anche in situazioni di rischio, mostrano molte somiglianze ma alcune significative differenze fra adulti e adolescenti: negli adolescenti prevale la ricerca della ricompensa e del piacere immediati e negli adulti la paura e la tendenza ad evitare il pericolo.  Infine l’adolescente è fortemente condizionato nelle sue scelte, nei suoi interessi e comportamenti da una ricerca di autonomia, sperimentazione e ribellione che hanno la loro origine nello sviluppo puberale; non meno importante inoltre è l’influenza esercitata dal gruppo dei pari, considerato dagli adolescenti contesto sociale elettivo in cui ricercare l’approvazione e l’affermazione di se.   In conclusione l’interdipendenza e la sinergia tra fattori biologici, neuropsicologici, cognitivi e sociali gioca un ruolo fondamentale rispetto ai comportamenti a rischio in adolescenza. Un esempio concreto è rappresentato dal rapporto sonno / veglia che, in adolescenza, è legato allo stadio evolutivo, alla fase di maturazione e alle influenze biologiche e sociali.  L’adolescenza è caratterizzata da una vulnerabilità rispetto al sonno: il sonno notturno diventa più leggero e interrotto, la sonnolenza durante le ore diurne aumenta in pubertà, come conseguenza della rapida crescita fisica, dello sviluppo cognitivo e dei mutamenti emotivi, i tempi del sonno si spostano, con una preferenza ad andare a letto più tardi e a svegliarsi più tardi. Inoltre il minore controllo che i genitori esercitano sull’orario a cui andare a dormire, l’interazione sociale con i pari, sport, impiego del tempo libero, uso di videogiochi e di internet sono fattori sociali che contribuiscono a ritardare l’ora del riposo notturno e a causare una carenza di sonno che diventa cronica.  Questa carenza di sonno incide sul comportamento dell’adolescente al volante in quanto:  riduce la capacità di attenzione riduce la capacità di valutazione, di giudizio e di decisione crea una sinergia negativa con l’ alcol, assunto anche in basse quantità aumenta le reazioni aggressive che inducono ad agire con impulsività o spericolatezza Lo studio sottolinea l’importante contributo dell’approccio neurocomportamentale nella comprensione di processi quali il decision-making, l’auto-regolazione, la ricerca di rischi in adolescenza e può rappresentare uno spunto di riflessione per la progettazione di interventi preventivi mirati rivolti a questa fascia di età.

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