sabato 13 agosto 2011

Crisi: Camusso, chi è più ricco deve pagare di più. La CGIL non starà ferma

......Società italiana depressa. Ma, secondo voi del sindacato, a che punto siamo del precipizio?
«Bisogna sempre considerare che in Italia resiste un sistema manifatturiero, solido, che esporta, che ha consentito la modesta crescita di questi anni. Altro punto di forza: il risparmio privato, alto, sicuramente, una diga che ha messo al riparo famiglie e soprattutto figli. Sono condizioni che avrebbero potuto permetterci di reagire prima e meglio degli altri. Invece siamo qui, affaticati, spaventati, in attesa ancora, traditi da tre anni di promesse e di annunci fantasiosi, tante parole a vuoto sulla crisi che non c’è e nessuna politica di sviluppo».......Tremonti ha aggiunto qualcosa a proposito di licenziamenti.
«Testualmente: diritto di licenziare. Un salto di qualità, dopo che i governi di destra hanno moltiplicato nel lavoro le figure precarie, rendendo difficile l’aumento o almeno la difesa della qualità del nostro sistema produttivo, che avrebbe bisogno di tanta professionalità».
E sulle tasse?
«Niente che faccia pensare a una seria azione contro l’evasione fiscale. Annunci e basta. Mentre una politica antievasione servirebbe non solo a far l’emergere il sommerso, a colpire la criminalità, ma diventerebbe condizione favorevole di dinamismo, di una competizione reale, frenata invece da clientele, favori, taglieggiamenti».....
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