sabato 13 agosto 2011

UNA ITALO-SIRIANA RACCONTA I BLOGGER DEL CAIRO, FACEBOOK DIFFUSO IN EGITTO PRIMA CHE IN EUROPA.




Una ragazza italo-siriana racconta a Doha i blogger egiziani.
 Una triangolazione che racconta la relazione fra attivismo politico e web attraverso il documentario “Cairo Downtown” scelto da Aljazeera per aprire la Settima edizione dell’Aljazeera Documentary Film Festival.

Carolina Popolani era ad Alessandria d’Egitto nel 2007 quando ha incontrato Shahinaz Abdel Salam, il blogger al centro del documentario “Cairo Downtown”. Da qui inizia il racconto del mondo dei blogger egiziani, i maestri, insieme agli iraniani, dell’attivismo politico online.
Nel 2007 Facebook era ancora una novità in molti paesi europei. In Egitto invece Wael Abbas aveva già postato centinaia di video sul suo canale su Youtube, soprattutto documenti amatoriali che gli mandava la gente comune che non aveva il coraggio di esporsi. Nel 2006 era stato pubblicato così il video di un poliziotto egiziano che sodomizzava un detenuto e si filmava per umiliarlo ulteriormente, minacciandolo di inviare le riprese alla sua famiglia. Da qui è cominciato tutto. “È nato come un movimento spontaneo” spiega Popolani "lo sciopero del 6 aprile in Egitto è stato indetto dai blogger”.............
Carolina Popolani era ad Alessandria d’Egitto nel 2007 quando ha incontrato Shahinaz Abdel Salam, il blogger al centro del documentario “Cairo Downtown”. Da qui inizia il racconto del mondo dei blogger egiziani, i maestri, insieme agli iraniani, dell’attivismo politico online. Nel 2007 Facebook era ancora una novità in molti paesi europei. In Egitto invece Wael Abbas aveva già postato centinaia di video sul suo canale su Youtube, soprattutto documenti amatoriali che gli mandava la gente comune che non aveva il coraggio di esporsi. Nel 2006 era stato pubblicato così il video di un poliziotto egiziano che sodomizzava un detenuto e si filmava per umiliarlo ulteriormente, minacciandolo di inviare le riprese alla sua famiglia. Da qui è cominciato tutto. “È nato come un movimento spontaneo” spiega Popolani "lo sciopero del 6 aprile in Egitto è stato indetto dai blogger”.............

orso castano : corruzione a gogo' , violenze + ricatti usando i filmati delle violenze stesse, da qui' gli egiziani sono partiti per combattere per la liberta' ed i diritti civili. La rete ha fatto da amplificatore e coagulatore delle lotte. Credo che gli egiziani sappiano bene cosa vuol dire un paese libero nei diritti civili. Lo dovrebbero spiegare agli occidentali, a chi guarda i barconi carichi din profughi e disperazione come rompiscatole. Ame certi racconti ricordano "sequesto e' un uomo" del compianto (mai abbastanza) Primo Levi.

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