mercoledì 3 agosto 2011

CATASTROFE UMANITARIA IN “corno d’Africa”

Nel cosiddetto “corno d’Africa” la situazione non è più sostenibile. 
Nessuno ne parlava, fino ai recenti appelli.Perché questa negligenza
da parte dei media internazionali? Forse siamo arrivati al punto in 
cui la morte di milioni di persone, soprattutto bambini, è diventata 
una triste abitudine, che non fa più notizia. Eppure siamo ancora in 
tanti a lavorare ogni giorno con impegno, per salvare vite in Somalia,
Kenya e Etiopia.La nostra associazione è attiva da oltre 40 anni 
nelle aree colpite dalla tremenda carestia. La situazione in Somalia 
sta precipitando. Sempre più famiglie stanno scappando a Mogadiscio 
e nelle aree circostanti, per trovare cibo e acqua.L’UNHCR parla di 4.800
persone accolte a luglio nel campo rifugiati di Dadaab nella parte
orientale del Kenya. Circa 1.000 persone sono accolte ogni giorno al 
campo di Doolow Ado, in Etiopia. Nel mese di giugno più di 54.000 persone sono fuggite in Etiopia e Kenia...............


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