domenica 18 novembre 2012

Camusso : su produttività ancora punti critici


orso castano : riprende il confronto dialettico tra capitale e lavoro. Era ora, finora un blocco assurdo aveva  lasciato questo spazio immenso alla finanza che lo aveva rapacemente occupato tutto distruggendo , alla sua maniera, il tessuto produttivo, il capitale di rischio, l'innovazione tecnologica , mettendo al primo posto la speculazione finanziaria. Speriamo bene . I finanzieri o esperti di finanza , che dir si voglia, non sono dei politici e non sanno fare questo mestiere. E' ora che si facciano da parte.

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Roma, 16 nov. (Labitalia) - Il leader Cgil, Susanna Camusso, scrive alle imprese per "formalizzare" i nodi ancora aperti sull'accordo per la produttività "non risolti dalle risposte ricevute nell'incontro della settimana scorsa". Un confronto, quello sulla produttività, scrive ancora Camusso, "che è nato male, non tiene conto delle relazioni sindacali e di svolgimento della stagione contrattuale, proposto dal governo che continua per contro a non attivare politiche per la crescita". Cinque comunque i nodi ancora da sciogliere e che la Cgil ripropone "nell'esercizio di responsabilità che la stagione richiede e che la Cgil ha sempre praticato": democrazia e rappresentanza; tutela del potere d'acquisto; strutturalità delle risorse; demansionamento; controllo a distanza, oltre alla "preoccupazione" per l'imminente legge delaga sulla partecipazione.Sulla democrazia e la rappresentanza, si legge, la Cgil chiede in sostanza un "avanzamento dell'accordo del 28 giugno", senza rinvii sui criteri per la certificazione degli iscritti nonché di quelli relativi al voto dei rappresentanti in forma proprozionale delle Rsu. La questione, prosegue la lettera, "permetterebbe la riparazione di un vulnus all'accordo stesso" determinato dall'esclusione della Fiom da tavolo delle trattative con Federmeccanica per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Le risorse che il governo farà affluire sulla produttività, inoltre, dovranno essere "strutturali" anche se di questo tema, denuncia ancora la Cgil, "non si trova nella discussione parlamentare in atto". Camusso esprime "grande preoccupazione" sulle condizioni "peggiorative" e di "riduzione di diritti" che il testo dell'accordo, così come delienato dalle imprese, potrebbe produrre su demansionamento e controllo a distanza.Tutti temi, questi, che riguardano "aspetti non marginali o lessicali del testo, ma di sostanza delle relazioni", scrive ancora Camusso, che nella lettera torna a chiedere per riparare al vulnus di democrazia e rappresentanza, ...............Quanto alla politica salariale, si legge ancora nella lettera inviata a Abi, Ania, Rete imprese Italia, Alleanza per le Cooperative e Confindustria, questa "deve trovare una sua composizione con la tutela del potere d'acquisto funzione essenziale del contratto nazionale di lavoro che trova espressione nei minimi contrattuali". Un tema, questo, conclude Camusso, "ancor più rilevante in presenza della crisi, della diminuzione dei consumi e di un'assenza di politica dei redditi". E avverte: "Ci parrebbe grave che una nuova rottura si producesse mentre ci apprestiamo ad affrontare un 2013 ancora più pesante nei suoi effetti sul lavoro e sulle imprese, di quanto già visto nei 4 anni di crisi alle nostre spalle".

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