venerdì 2 novembre 2012

in Italia si suicida un disoccupato al giorno.


 Record negativo in Lombardia

E' quanto emerge da un rapporto dell'Eures. Nel 2010 si sono tolte la vita 362 persone rimaste senza lavoro, superando così le 357 del 2009, che già rappresentavano una forte impennata rispetto alle 270 accertate in media nel triennio precedente

E’ in prevalenza la mancanza del lavoro o comunque di qualche prospettiva economica la ragione del dilagare dei suicidi in Italia, che ormai ogni giorno miete vittime soprattutto tra i disoccupati e tra i cosiddetti ‘esodati‘, tra coloro cioè che anche per ragioni anagrafiche nutrono meno speranze di altri di trovare un’altra occupazione. A livello territoriale, al di là delle ragioni più strettamente legate al lavoro, è il Centro-Nord a detenere il triste scettro dei casi di suicidio, con la Lombardia al primo posto. Il fenomeno dei tanti che quotidianamente compiono il gesto estremo è però riconducibile, racconta il Secondo Rapporto dell’Eures (‘Il suicidio in Italia al tempo della crisì), soprattutto alla figura maschile.
Nel 2010 sono stati 362 i suicidi dei disoccupati, spiega l’Eures, il portale europeo della mobilità professionale, superando così i 357 del 2009, che già rappresentavano una forte impennata rispetto ai 270 accertati in media nel triennio precedente. Il numero dei suicidi tra i disoccupati tra il 2008 e il 2010 si attesta complessivamente al 39,2% del totale, salendo al 44,7% tra quanti hanno perso il lavoro. Considerando la sola componente maschile, l’aumento dei suicidi dei senza lavoro appare ancora più preoccupante (da 213 casi nel 2008 a 303 nel 2009, a 310 nel 2010), attestandosi a +45,5% tra il 2008 e il 2010, confermando così la centralità della variabile occupazionale nella definizione dell’identità e del ruolo sociale degli uomini. Ma la crisi si fa sentire soprattutto sui cosiddetti ‘esodati’, vale a dire tra coloro che hanno tra i 45 e i 64 anni, con un incremento del 12,6% nel 2010 rispetto al 2009 e del 16,8% rispetto al 2008.
Ma la disoccupazione, informa l’Eures, è anche alla base dei suicidi nelle fasce di età tra 45 e i 54 anni, aumentati del 13,3% rispetto al 2009, e in quella 55-64 anni (+10,5%); il tutto a fronte di una crescita complessiva dell’8,1%. .............................

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