domenica 18 novembre 2012

Montezemolo e la nuova DC :l'interclassismo centrista e casiniano. Speriamo producano innovazione a tutti i livelli !


orso castano : ed ecco ricomparire sulla scena la nuova DC, stessi ingredienti , stessa composizione sociale interclassista, stesse benedizioni ecclesiastiche, quasi quasi gli stessi imprenditori (ma almeno ci sono, a casa le super SUV, largo ai pulman per apparire "popolari"; sembravano "azzerati" dal Prof. Bocconi-Monti). Una bella botta per Renzi che sperava di accaparrarsi questa fetta di elettorato e che dovra' contentarsi dell'elettorato cattolico di sinistra , piu' ridotto numericamente. Altro che rottamazione . Renzi non ha compreso che la Politica e' una ccosa difficile sopratutto nel nostro paese ed ogni faciloneria si paga cara. 

......................Ma un politico di lungo corso come l’ex segretario del Ppi Pier Luigi Castagnetti, venuto qui soltanto a curiosare, dà una lettura diversa: «Di questi tempi è molto, molto difficile “cammellare”...». Gente normale, arrivata di sua volontà e con le sue gambe, dunque. Ed attraversando le file, guardando in faccia le persone e come sono vestite, ma soprattutto, ascoltando i discorsi dal palco, si chiarisce meglio la sorpresa: non è liberista ma semmai interclassista e con una ambizione popolare il «partito» di Luca Montezemolo e Andrea Riccardi, della Cisl, delle Acli e della Comunità di Sant’Egidio.  

Eloquenti alcuni passaggi dell’intervento di apertura di Montezemolo: «La crescita non la porta la cicogna, ma le imprese e chi lavora nelle imprese»; «il più grande patrimonio delle aziende sono le donne e gli uomini che ci lavorano» (e in platea il leader della Cisl Raffaele Bonanni applaude); «occorre ripensare il Welfare in chiave di crescita e solidarietà»; «oggi più che mai chi lavora e chi produce sta sulla stessa barca»; «oggi iniziamo a costruire un movimento civico, liberale, popolare e riformista». Certo, il messaggio forte della Convention è quello che riguarda il governo Monti, un messaggio subliminale che - dagli interventi di Montezemolo e Riccardi - si sintetizza così: chi ha apprezzato quella esperienza, voti per questa Lista. Certo, i principali interventi hanno battuto tutti sulla rottura con «venti anni di politica senza scelte», ma con una costante connotazione interclassista (come si diceva ai tempi della Dc) che ha attraversato anche gli interventi dei leader degli altri due movimenti, Comunità di Sant’Egidio e Acli, che in attesa della Cisl hanno veicolato la gran parte delle persone presenti. Il presidente delle Acli Andrea Olivero ha detto: «Siamo per riformare il Welfare non per smantellarlo». E il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi: «Vorremmo che questa Repubblica fosse capace di coniugare la crescita economica con la solidarietà, perché la prima non esiste senza la seconda». E quanto al leader della Cisl Raffaele Bonanni stavolta ha preferito non intervenire, immaginandosi come un ponte verso l’Udc di Casini, tanto è vero che è restato a braccia conserte quando Montezemolo ha scandito: «Non potremo accettare gattopardismi!». ....................

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