lunedì 19 novembre 2012

Piemonte, Cuneo : cosa alcuni DG intendono per spending review : la desertificazione della SANITA' PUBBLICA


dalla rivista on line dell'ANAAO ASSOMED del Piemonte
orso castano : semmai la sinistra dovesse arrivare a governare l'Italia, dovra', come si fa per le montagne, ripopolare di "alberi" (leggi servizi) estese aree che con colpi di coda micidiali certi liberal-politici stanno , in questo fine legislatura, letteralmente desertificando , forse ( ma stiamo pensando al male) per lasciare libero spazio ai "costruttori privati", cioe' ai novelli , o vecchi, "palazzinari della sanita'". Questo dovra' essere fatto attraverso leggi nazionali ed in fretta, se non si vuole il  precipitare della sanita' italiana agli ultimi posti nel mondo. Purtroppo, al di la' di lunghi, ed a volte poco chiari discorsi , come ad esempio quelli che si vanno facendo (con argomentazioni profondamente filosofiche ed ingegneristiche) condite dai soliti lamenti, sulle famigerate "Cure Primarie, argomento quanto mai salottiero con i MMG che tengono di regola il "cordone" culturale, non sembra che il "Centrosinistra" si renda fino in fondo conto dei guasti irreparabili che si stanno producendo in questa fase, guasti che assumono la caratteristica della "irreversibilita'". Proporrei, nei vari convegni che i "sinistri" vanno facendo sullla sanita', di predistribuire a ciascun relatore, almeno 5 tazzine di caffe', prima che faccia il suo proloquio, onde fugare l'itervento sistematico di Morfeo. Ed ecco un esempio di desertificazione sanitaria:

Al Direttore Generale
Dott.ssa G. Briccarello
Torino, 06/11/2012

..............Nella premessa alla delibera si giustifica la necessità dell’atto con l'attuazione del nuovo assetto organizzativo così come delineato dal Piano Socio Sanitario Regionale, per la concretizzazione della messa in rete degli Ospedali all’interno delle rispettive Federazioni sovrazonali di afferenza; ma in mancanza di un disegno organico delle reti ospedaliere e del territorio e  dell’esplicitazione dei criteri utilizzati per la selezione delle strutture da cancellare, sembra che l’impegno di questa Direzione sia rivolto all’eliminazione indiscriminata (salvo eccezioni..) di strutture complesse e semplici, per la maggior parte territoriali, per il solo fatto di essere temporaneamente non coperte, senza una valutazione della reale complessità della attività svolta, né dell’impatto sull’organizzazione e sulla salute pubblica, e alla riconduzione dell’organizzazione territoriale alle due Federazioni,............Pur essendo strettissimi i tempi a disposizione per una disamina completa della bozza, di seguito 
elenchiamo, in grassetto,  alcune prime osservazioni specifiche: 
1. Soppressione della S.C. Unità Valutazione e Organizzazion e degli Screening (UVOS) con 
conseguente riallocazione delle risorse umane e dei compiti istituzionali alle dipendenze del 
Dipartimento Integrato della Prevenzione; - N.B: si occupa degli screening di Prevenzione 
Serena per tutta Torino – in collaboraz con le Molinette -
2. Soppressione della S.C. Anestesia Ospedale Valdese  con conseguente riallocazione delle 
risorse umane e dei compiti istituzionali alle dipendenze della S.C. Anestesia del Presidio 
Ospedaliero Oftalmico “Sperino”;    sembra prematura una riallocazione di strutture 
dell’Ospedale Valdese al di fuori di un contesto di riorganizzazione generale 
dell’Ospedale;
3. Soppressione della S.S. Senologia Ospedale Martini:  insieme alla soppressione del service di senologia del Valdese, elimina completamente in azienda le strutture che si 
occupano di tumore della mammella ;
4. Ridenominazione della S.C. Neuro Psichiatria Infantile Torino 1 Est in Neuro Psichiatria 
Infantile Asl Torino1, soppressione della S.C. NPI Torino 1 Ovest, soppressione della S.S. 
Rischio Psicoevolutivo e  e contestuale istituzione della S.S. Neuro Psichiatria Infantile 
Ospedaliera e del Rischio Psicoevolutivo: la NPI e’ struttura a valenza  medica, il rischio 
psicoevolutivo è un PDTA regionale di competenza psicologica ;
5. Soppressione della Struttura Semplice Dipartimentale Allergologia Ospedale Martini e 
contestuale riconduzione delle funzioni alla SSD Pneumologia: Le funzioni espletate 
dall’allergologia non possono essere ricondotte ad una disciplina che non è nemmeno 
equipollente 
6. Soppressione  della S.S. Igiene degli Alimenti e bevande con riconduzione delle relative 
funzioni alla S.C. Igiene degli Alimenti e Nutrizione : la soppressione risulta in contrasto 
con la specifica normativa di settore (D. M. Ministro Sanità 16 ottobre 1998); 
7. Riconduzione della S.S. Promozione della Salute alla S.C. Igiene e Sanità Pubblica
disciplina diversa da quella di primitiva origine – OSSB – non vacante;
8. Riconduzione della S.S. Medicina dello Sport alla S.C. Igiene e Sanità Pubblica contrario a 
quanto previsto dalla DGR 1-8611/2008  e DCR 167–14087/2012, che  prevede la sua 
collocazione  in staff al dipartimento;
9. Riconduzione della S.S. Igiene Edilizia Urbana alla S.C. Igiene e Sanità Pubblica: vista la 
complessità delle funzioni svolte potrebbe configurarsi come s .s.d;
10. Soppressione delle SS.CC. Distretto 1-8, Distretto 2; Distretto 3; Distretto 9-10 e contestuale 
istituzione delle SS.CC. Distretti 1-2-3 e Distretti  8-9-10 – Ambiti territoriali non 
rispondenti all’attuale normativa, sia per n. di residenti, sia per corrispondenza con 
Enti gestori dei servizi socio-assistenziali (circoscrizioni)
11. Trasformazione S.S. Geriatria Territoriale in Struttura Semplice a valenza Dipartimentale : è 
l’unica “valorizzata” dal provvedimento;
12. Istituzione della S.S. Percorsi di cura  Ospedale/Territorio afferente alla S.C. Geriatria: è
contraria a quanto previsto dalla DGR 27-3628/2012 che ne prevede l’afferenza alla 
Direzione Sanitaria di presidio
13. Ridenominazione della SSD Gestione Emergenza Interna in SSD Gestione della Sanità 
Penitenziale e dell’Emergenza (difficile capire la ratio dell’unificazione di queste due 
funzioni…. . 
Area Veterinaria: La proposta presentata risulta complessivamente inadeguata, in riferimento 
alla recentissima normativa (D.L. 185/2012  – decreto Balduzzi-) che prevede l’istituzione della 
nuova area denominata “Area di  Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza alimentare”,  nella 
quale devono essere  allocate strutture organizzative intese come centri di responsabilità e di 
costo, dotati di autonomia tecnico-funzionale e organizzativa, e che rispondono di obiettivi 
dipartimentali e aziendali.  In materia si allega parere pro veritate dello Studio Legale Zuccarello 
– Monacis.
Da considerare inoltre  il peculiare contesto operativo dei quattro servizi veterinari dell’ASL TO 
1, che assicurano in modo sovrazonale articolate attività di prevenzione estese ad un bacino 
d’utenza che equivale a circa ¼ della popolazione regionale.
  
In conclusione:
- alcune strutture, ancorchè vacanti e duplici, non sono state né  “ricondotte” né eliminate: 
perché ?? (es. Med. Legale )
- è evidente il diverso livello di attenzione della Direzione per i minori (penalizzati con 
l’eliminazione di una SC – NPI e l’istituzione di una ss a valenza ibrida clinico-psicologica ), 
per le donne (eliminazione di entrambe le strutture che si occupano di senologia, una ss del 
Martini e il service del Valdese, oltre che dell’UVOS  – Prevenzione Serena del Ca
Mammella e Cervice uterina) rispetto agli anziani, con la “valorizzazione” delle strutture che 
se ne occupano (una ss che diventa ssd; istituzione di una  nuova  ss che si occupa di percorsi di cura ospedale/territorio che anziché essere articolazione della Direzione 
Ospedaliera, è inserita nella geriatria: si occuperà anche dei percorsi inerenti le altre unità 
operative, diventando di fatto una seconda direzione sanitaria?)
- è altrettanto evidente un disegno complessivo rivolto alla progressiva riduzione/ 
depauperamento del servizio pubblico, con conseguente dirottamento della popolazione 
verso le strutture private convenzionate, che erogano le prestazioni richieste dall’utenza 
non più effettuabili dall’Azienda. 
Le scriventi OO.SS. Dirigenza Medica chiedono formalmente di  sospendere l’iter di 
approvazione del provvedimento presentato, in attesa delle emanande linee guida regionali 
sull’organizzazione aziendale,  ritenendolo non rispondente alle vigenti norme in materia di 
sanità regionale e nazionale, e di attivare i necessari percorsi di discussione/condivisione sia a 
livello aziendale, che extra aziendale ( circoscrizioni, regione,  altri stakeholders ) per la 
predisposizione di un nuovo piano di organizzazione rispondente sia a criteri di economicità e 
valorizzazione delle risorse umane aziendali, sia di risposta corretta e appropriata alla 
domanda di salute dei nostri cittadini.
Distinti saluti. 
CIMO ASMD  Dr. Francesco Zurlo e Dr. Roberto Remondino (firmato in originale) 
ANAAO ASSOMED  Dr. Giuseppe Avogliero e Dr.ssa M. Antonella Arras (firmato in originale) 
F. V.M.       Dr. Riccardo De Luca e Dr. Guido Massimello (firmato in originale) 
FESMED  Dr.ssa Marinella Fammartino (firmato in originale) 
CISL Medici  Dr. Raffaele Massimo De Caro (firmato in originale) 
CGIL Medici FP  Dr. Roberto Dosio e Dr. A. Colzani  (firmato in originale)

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