venerdì 5 luglio 2013

Far ricrescere il fegato grazie alle cellule staminali

orso castano : la ricerca sulle staminali va avanti , nonostante le polemiche. La "medicina rigenerativa" punta a ricostruire organi non necessariamente situati nella stessa collocazione anatomica della nascita. E' una sfida gigantesca che , al di la' dei  risultati che tutti si augurano positivi, comunque rivoluzionera' il modo di intendere la terapia di malattie davvero terribili.

Scienziati giapponesi adottano nuova tecnica (da salute 24ore)

Servono organi per i trapianti. E le staminali potrebbero essere una risposta alle liste d'attesa. Dopo il rene, anche il fegato entra nell'elenco degli organi che è possibile far ricrescere a partire da staminali pluripotenti indotte (iPS), cellule “germinali” create a partire da cellule adulte, come quelle della pelle, riprogrammate in laboratorio affinché si sviluppino nelle linee cellulari volute. I ricercatori dell'Università di Yokohama, in Giappone, hanno sperimentato nei topi la possibilità di rigenerare il fegato, organo che in natura ha già una caratteristica rara, quella di poter ricrescere. Tanto che la chirurgia consente oggi di asportare fino al 75% della sua massa, conservando la funzionalità della ghiandola chiave per molte funzioni dell'organismo, dalla digestione al controllo degli zuccheri, fino alla depurazione di sostanze tossiche. Ma il fegato è anche un organo fittamente vascolarizzato e questa condizione è la vera sfida per gli scienziati e per la Medicina rigenerativa. I ricercatori giapponesi hanno sviluppato in principio delle staminali differenziate nell'endoderma, il “foglietto” di cellule interne che attraggono la struttura dei vasi sanguigni. Su questa struttura iniziale hanno seminato cellule endoteliali ottenute da cordone ombelicale o dal midollo osseo, ritenute tra le più adeguate alla riprogrammazione “staminale”. Questo mix si è dimostrato in grado di auto-organizzarsi per permettere al fegato di svilupparsi. I ricercatori stanno, tuttavia, testando le diverse opzioni per permettere l'attecchimento dei fattori di crescita e delle staminali nell'addome.
“l prossimo passo sarà quello di provare a infondere le gemme attraverso il flusso sanguigno”, spiega Takanori Takebe, che ha coordinato la ricerca. “Il trapianto di 'gemme' epatiche può essere una soluzione per l’insufficienza epatica – aggiunge Takebe –. Questa stessa tecnica si potrà sperimentare per pancreas, reni e polmoni”.
Il numero di casi di Epatite C, intanto, è sempre critico. La malattia è una delle cause prevalenti di danni permanenti al fegato. L'Italia detiene il record in Europa di persone infette dal virus, 1.6 milioni di persone, pari al 3% della popolazione.

di Cosimo Colasanto (04/07/2013)

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