domenica 28 luglio 2013

paradigma PNEI : Sclerosi Multipla ,


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Il secondo degli aggiornamenti sul congresso dell’Accademia Americana di Neurologia (American Academy of Neurology: AAN) è dedicato ai farmaci in sviluppo per la sclerosi multipla. Alcune sono molecole del tutto innovative e mai usate in precedenza in ricerca o in clinica, altre sono impiegate in altre malattie e, per le loro caratteristiche e per il loro meccanismo d’azione, vengono valutate ora nella sclerosi multipla.
Una ricerca eseguita negli Stati Uniti ha osservato una relazione fra tipo di eventi stressanti e rischio di comparsa di lesioni della sclerosi multipla localizzate al cervello, rilevabili alla risonanza magnetica (RMN).
Un gruppo di ricercatori canadesi ha analizzato l’evoluzione della disabilità, misurata con l‘EDSS, in oltre 5000 casi di sclerosi multipla. Ha rilevato che nella storia di alcuni di essi si sono verificati miglioramenti della disabilità non correlati al trattamento ed ha proposto di definire “innati” questi miglioramenti.
A questo quesito risponde il Dr. Eugenio Pucci, Dirigente Medico I° livello – U.O. Neurologia – Presidio Ospedaliero Macerata.
Le funzioni cognitive permettono al cervello di acquisire, analizzare, archiviare e incrociare fra loro informazioni che ad esso arrivano dall’ambiente esterno. Memoria, attenzione, percezione, riconoscimento e comprensione di informazioni provenienti dal mondo esterno, vengono utilizzate per modulare comportamenti, dare risposte, orientarsi nello spazio e nel tempo e per altri scopi ancora. La frequenza delle carenze (deficit) delle funzioni cognitive nella  SM oscilla tra il 43% ed il 72% dei casi.
l Gruppo di Lavoro Canadese per la Sclerosi Multipla (Canadian Multiple Sclerosis Working Group: CMSWG) ha pubblicato di recente delle raccomandazioni per la gestione clinica delle persone con sclerosi multipla. In particolare, è stato sviluppato l’aspetto della modulazione della terapia in base alla risposta individuale.
Un gruppo di ricercatori greci ha valutato una serie di funzioni del cervello, fra le quali quelle relative alla memoria, in persone affette dalla Sindrome Clinicamente Isolata (CIS), la forma più precoce di sclerosi multipla. Hanno rilevato che alcune delle funzioni studiate sono alterate.
Quattro gli studi presentati al congresso dell’Accademia Americana di Neurologia (American Academy of Neurology: AAN) sull’insufficienza venosa cerebrospinale cronica (Chronic Cerebrospinal Venous Insufficiency: CCSVI), dei quali tre eseguiti in Canada che, insieme all’Italia, è stato uno dei paesi nei quali la CCSVI ha suscitato più interesse.
Gli articoli che pubblichiamo sono certamente un piccolo fiore all’occhiello, di cui vi siamo grati. Il gradimento che ci avete espresso ci ha spinto a varare una vera e propria Top Ten. In questa maniera gli articoli a voi più graditi avranno una vita più lunga e sarà possibile per coloro che li hanno persi in prima battuta avere la possibilità di leggerli.
Il Comitato per i Prodotti Medicinali per uso Umano (Committee for Medicinal Products for Human Use: CHMP) ha formulato parere positivo sul farmaco dimetil-fumarato, raccomandandone la commercializzazione, come capsule da 120 e 240 mg, nel trattamento della sclerosi multipla recidivante remittente (Relapsing Remitting Multiple Sclerosis: RRMS).

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