mercoledì 10 luglio 2013

Saccomanni, le decisioni di Standard&Poor's destabilizzano

10 LUG 2013 "E' aperto il dibattito nelle sedi ufficiali sul ruolo delle agenzie di rating nell'orientare le scelte e le aspettative dei mercati finanziari internazionali". Standard & Poor's, ha spiegato Saccomanni, "basa la sua decisione su due fattori: un indebolimento della crescita e la disfunzione del meccanismo di trasmissione monetaria". Sul primo fattore, ha osservato il ministro, l'analisi di S&P "poggia essenzialmente sugli andamenti dello scorso decennio e del primo trimestre del 2013. Si ignorano totalmente i dati recenti sulla congiuntura, gli effetti delle misure di stimolo e di riforma gia' assunte, come pure le valutazioni di istituzioni ufficiali, come l'Unione Europea e il Fondo monetario internazionale, che hanno certificato il consolidamento delle finanze pubbliche e che prevedono una ripresa dell'economia dal quarto trimestre del 2013 e nel 2014". Sul secondo fattore, ha aggiunto il ministro, "si ipotizza una permanenza di disfunzioni che sono di valenza europea e che sono state oggetto di interventi da parte delle Autorita' italiane e di istituzioni europee come la Commissione, la Banca europea per gli investimenti e la Banca centrale europea". "La decisione appare basata sull'estrapolazione meccanica di dati e della situazione del passato, con minima o nulla considerazione per le misure gia' prese o in corso di attuazione", ha poi sottolineato il ministro. "Il futuro e' valutato sulla base di una percezione di rischi che tengono conto degli scenari peggiori". L'Italia "ha il potenziale per invertire il ciclo sfavorevole durato troppo a lungo, a patto di sfruttare tutti i margini", ha aggiunto Saccomanni, ricordando che siamo "in una fase cruciale della vita economica dell'Italia" e dobbiamo "tenere la barra ferma sul risanamento. Alla fine quello che conterra' sara' la decisione degli investitori di investire nel nostro paese". Quanto all'Imu e all'Iva, Saccomanni ha spiegato che "il Governo fin dal suo insediamento ha chiesto tempo per affrontare" le questioni "aperte" su Imu e Iva "in modo ponderato" ed e' impegnato a trovare "soluzioni condivise dalla maggioranza. La mia posizione personale - ha proseguito Saccomanni - non si e' discostata di un millimetro da questa linea. Ritengo interesse primario dell'economia italiana rimuovere al piu' presto dal dibattito politico una questione che non puo' piu' essere fonte di incertezza per famiglie, risparmiatori e investitori". (AGI)g 

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