lunedì 15 luglio 2013

la Lobby avvocatizia si e' mossa ed il governicchio Letta comincia ad aprirsi e rinnegarev la Mediazione Obbligatoria !!

orso castano : finalmente una prima apertura per la povera lobby avvocatizia, che povera in canna, vuole offrire gratis una mediazione ad hoc, chiamata "negoziazione assistita". Parola di Gato e Volpe , sara' gratuita ed assolutamente a favore dei poveri cristi. Via il sociale! Via la Mediazione degli incompetenti!! Il governicchio Letta restituisce alla casta avvocatizia il potere di cui ha sempre goduto! questo e' lo Stato ed il Governo Italiano. Viva le lobby!!

Mediazione: da Comm. Giustizia temperamenti a obbligatorietà e onerosità
CNF, comunicato 11.07.2013
Decreto del fare, la commissione giustizia apre alla negoziazione assistita. Temperamenti a obbligatorietà e onerosità della mediazione. Il CNF: “Un primo passo avanti. Ma è opportuno un cambio di rotta”
Una osservazione di metodo e tante di merito, molte delle quali richiamano anche testualmente le richieste avanzate dal Consiglio Nazionale Forense.
Si tratta delle raccomandazioni e delle condizioni che ha posto la Commissione giustizia della Camera che, nella seduta di martedì 9 luglio, ha dato il suo parere sul testo del decreto “del fare”, pubblicato nel Bollettino delle Commissioni di ieri


Un parere che il CNF giudica un primo passo avanti, di cui dare atto al Parlamento, pur chiedendo l'immediata correzione di rotta sull’utilizzo della decretazione d’urgenza e verso la predisposizione di un disegno di legge organico in materia di giustizia non è avvenuto.

Il CNF ribadisce l’inopportunità politica e costituzionale di trattare la materia della giustizia con decreti legge e chiede che sia data immediata attuazione al richiamo della commissione giustizia di una limitazione drastica da parte del Governo della decretazione d’urgenza, in modo che-dice il parere- “le prossime iniziative in materia di giustizia, affinché possano essere esaminate dalla Commissione Giustizia in sede referente e con tempi adeguati alla loro complessità, siano adottate dal Governo facendo ricorso a provvedimenti circoscritti a tale materia, utilizzando lo strumento della decretazione d'urgenza solo nei casi in cui sia strettamente necessario”.
Dal punto di vista della efficiente amministrazione della giustizia, infatti, è necessario ricostituire un quadro complessivo coordinato organico e sistematico della disciplina per far sì che gli operatori – magistrati e avvocati – e i cittadini che si rivolgono al giudice possano contare su norme chiare, precise, e non introdotte con provvedimenti d’urgenza, frutto di improvvisazione e privi di concertazione con le categorie interessate.

Anche per favorire una riflessione attenta da pare del Parlamento, l’Avvocatura chiede con convinzione lo stralcio delle norme relative dal dl.

Il CNF valuta con favore il richiamo espresso alla necessità di introdurre la negoziazione assistita dagli avvocati, come ulteriore sistema di risoluzione alternativa delle controversie.
E anche la previsione di una maggiore tecnicalità nel procedimento di mediazione, anche con l’assistenza obbligatoria dei legali in tutta la procedura.

Le altre modifiche suggerite dalla Commissione giustizia in tema di mediazione vengono incontro alle richieste minime dell’Avvocatura.
In questo senso, non solo resta in piedi la ferma critica alla obbligatorietà- non prevista dalla direttiva comunitaria e sostanzialmente sconosciuta nel resto d'Europa-, ma la sualimitazione temporale dovrebbe essere più accentuata: tre anni sono troppi tenendo conto del fatto che l'istituto è stato già a lungo sperimentato.
Condivisibile è la tendenza alla gratuità, totale nei primi sei mesi e con riferimento al primo incontro di programmazione a regime; e la richiesta di eliminare o limitare le conseguenze "sanzionatorie" del contegno assunto dalle parti durante il procedimento.
Preoccupa invece la richiesta di ampliamento delle materie da portare in mediazione.

Sullo smaltimento dell’arretrato, fa bene la commissione a ricordare che sono necessari “nuovi e più razionali investimenti in materia di informatizzazione, risorse umane e di organizzazione, volti a garantire un organico di personale togato ed amministrativo adeguato, sia in termini numerici che professionali”, come sostiene il CNF.
Ed è condivisibile la richiesta di modificare l’utilizzo degli stanziamenti del Fondo unico Giustizia in modo che aumenti la quota del Fondo (oggi non inferiore ad un terzo) spettante al Ministero della Giustizia.

Anche sulla motivazione breve delle sentenza, è apprezzabile lo sforzo della commissione volto a eliminare il riferimento ai precedenti conformi o al rinvio a scritti difensivi e altri atti di causa, che non è sufficiente a garantire il diritto di difesa che sarebbe compromesso sotto il profilo della impugnazione.

Come esplicitamente richiesto dal CNF, il parere suggerisce anche la soppressione delle norme su Fori per le società estere e quella norma, assolutamente fuori tema, che vorrebbe modificare la composizione delle commissioni di esame per l’abilitazione forense.

Il CNF verificherà l’andamento dei lavori e auspica che in sede di approvazione degli emendamenti presentati nelle commissioni di merito, affari costituzionali e bilancio di Montecitorio, possano compiersi passi avanti più significativi.
(CNF, comunicato 11 luglio 2013)

Nessun commento: