sabato 13 luglio 2013

SKILL UPGRADING AND EXPORTS (ESPORTAZIONI E CAPITALE UMANO)

da Torna all'Home page di Banca d'Italiaorso castano :qualche buona notizia
Antonio Accetturo (Banca d’Italia), Matteo Bugamelli (Banca d’Italia)
e Andrea Lamorgese (Banca d’Italia)
Tema di discussione n. 919, luglio 2013
Classificazione JEL: F12, J23, J24 – Parole chiave: commercio internazionale,
domanda di lavoro, scolarizzazione, migrazione,
composizione della forza lavoro.
Sommario non tecnico
I lavori pubblicati nella collana Temi di discussione intendono contribuire al dibattito scientifico nei diversi campi di interesse dei ricercatori della Banca d'Italia. Le opinioni espresse nei lavori sono attribuibili esclusivamente agli autori e non impegnano in alcun modo la responsabilità dell’Istituto. Nel citare i temi, non è, pertanto, corretto attribuire le argomentazioni ivi espresse alla Banca d’Italia o ai suoi Vertici.
A partire dagli anni novanta la progressiva riduzione delle barriere commerciali e
l’accesso ai mercati internazionali di paesi a
basso costo del lavoro hanno alimentato un acceso dibattito sulle possibili ricadute sui livelli
occupazionali e salariali nelle economie avanzate. Mentre gran parte della letteratura si è
concentrata sugli effetti delle importazioni, recenti sviluppi teorici hanno mostrato come anche le esportazioni possano avere conseguenze
sulla domanda di lavoro delle imprese; i processi di innovazione e di miglioramento della
qualità dei prodotti che generalmente si associano a una maggiore presenza sui mercati internazionali possono infatti aumentare la produttività dei lavoratori più qualificati e la loro
richiesta da parte delle imprese.
Utilizzando i dati sulle esportazioni delle
province italiane e quelli dell’indagine sulle
forze di lavoro, che riporta informazioni dettagliate sul livello di istruzione e sulla qualifica
funzionale del singolo lavoratore, lo studio si
pone l’obiettivo di identificare se nel periodo
2000-06 l’andamento delle esportazioni abbia
comportato, a livello di settore e provincia,
una modifica della domanda di lavoro differenziata per tipologia di lavoratore.
I risultati mostrano come nei settori e
nelle province in cui l’espansione delle vendite
all’estero è stata più significativa si sia registrato un più forte aumento della domanda di
forza lavoro qualificata. In termini quantitativi,
a un aumento del valore delle esportazioni pari
al 10 per cento avrebbe corrisposto, nella stessa provincia e settore, un incremento del livello medio di scolarizzazione degli occupati dello 0,7 per cento; la crescita della quota di impiegati e dirigenti (cosiddetti colletti bianchi)
attribuibile alle esportazioni sarebbe risultata
pari, complessivamente, a circa un punto percentuale. In base a queste stime, le maggiori
vendite all’estero registrate nel periodo 2000-
06 avrebbero contribuito per circa un quarto
all’incremento totale della domanda di lavoratori qualificati osservato in quel periodo

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